Armando Perna simbolo di questo nuovo corso del Modena. Alzi la mano chi se lo sarebbe aspettato, probabilmente davvero in pochi. Capitano e bandiera, se così possiamo definirlo vista la sua lunga militanza in gialloblù, il difensore sta stupendo tutti e sta anche facendo ricredere i più scettici con un rendimento costante ad altissimi livelli in qualunque posizione venga schierato.
Eppure sembrava irrimediabilmente incrinato il rapporto, quantomeno con una parte del pubblico del Braglia, a causa di qualche (così detta) “pernata” di troppo sul campo e di esternazioni poco felici che ormai risalgono a svariate stagioni fa e più in particolare al passaggio, per sei mesi, al Parma assieme a Stefano Pioli. Non è un mistero, infatti, che tanti sognassero un passaggio della fascia di capitano sul braccio di Riccardo Nardini (foto a destra) che, in pochi mesi, aveva conquistato tutti grazie alla sua grande generosità in campo e, ovviamente, alle sue origini che in gioventù lo avevano portato ad essere presenza fissa in curva Montagnani. Con il cambio a livello societario di questa estate, poi, il tempo di Perna sotto la Ghirlandina sembrava essere ad un passo dal concludersi ed alla vigilia del match di Coppa Italia contro la Reggina sembrava ad un passo lo scambio con il Novara che avrebbe riportato in gialloblù un’altra vecchia conoscenza: Alex Pinardi.
Il difensore non fu nemmeno convocato per quella sfida, ufficialmente per infortunio, ma alla fine nulla di tutto ciò si è concretizzato e per ovviare alla grande disponibilità di centrali difensivi di livello Dario Marcolin (foto a sinistra) ha ripudiato, almeno momentaneamente, parte del lavoro svolto in estate passando dal 4-3-3 al 3-4-3. La scelta ha premiato lui e ha premiato chi, alla fine, non ha portato a conclusione la cessione del capitano che partita dopo partita si è conquistato e si sta riconquistando la stima di tutti. Di queste due ultime giornate, poi, il segnale che davvero fino a quest’oggi la sua è stata una stagione praticamene perfetta. Tornati alla difesa a quattro dal secondo tempo contro la Juve Stabia e dirottato sulla corsia sinistra per l’infortunio di Minarini e le prestazioni ancora non esaltanti di Nikola Gulan, Perna ha risposto ancora una volta alla grande. In un ruolo certamente non suo ha saputo destreggiarsi alla grande limitando i rischi e mettendo in campo tutta l’esperienza maturata nel corso delle stagioni. Certamente i precedenti, anche se risalgono alla preistoria, non deponevano a suo favore. Ora, però, responsabilizzato, maturato e con tanta voglia di guadagnarsi un rinnovo il palermitano potrebbe aver aperto una nuova pagina della sua avventura in maglia canarina.
Una pagina che certamente contribuirà a riscrivere in toni decisamente più lusinghieri la carriera di un giocatore il cui nome, visti i numeri legati alle sue presenze, rimarrà impresso a vita nella storia del club.