Questa mattina il Presidente del Carpi Claudio Caliumi ha gentilmente rilasciato per i lettori del Mostardino un’intervista esclusiva parlando del Carpi a 360°.
Presidente Caliumi, lo scorso Giugno, a fine stagione, dopo la partita con la Pro Vercelli si parlava di salvezza come obiettivo stagionale, alla luce dei risultati fino ad ora raggiunti gli obiettivi sono cambiati?
“L’amarezza era davvero tantissima allora per aver mancato l’obbiettivo di un soffio, ma il pensiero era davvero quello di costruire una squadra giovane che si salvasse senza troppi patemi per poi provare a togliersi qualche soddisfazione a obiettivo raggiunto. Non potevamo immaginare che tutti gli innesti e i giocatori confermati rendessero a questo livello e sinceramente ancora non sappiamo dove possono arrivare”.
Il Ds Giuntoli nonostante la tanto acclamata riduzione del budget è riuscito a mettere a disposizione della coppia di allenatori Cioffi-Tacchini un organico completo in ogni reparto. Questa è la dimostrazione che in tanti casi conta più la competenza degli addetti ai lavori rispetto alla disponibilità economica?
“Come ho sempre dichiarato il nostro vero colpo è stato quello di trattenere e rinnovare per altri due anni il contratto al nostro Ds Giuntoli che è preparatissimo e ogni anno che ha lavorato qui ha sempre costruito squadre da vertice spendendo relativamente poco e scovando giovani, magari sconosciuti, ma di valore certificato dalle ottime prestazioni. Ne sono la prova parlando dell’anno scorso i vari Bastianoni e Eusepi passati al Varese, Laurini all’Empoli e Memushaj in forza alla attuale capolista Lecce. Tutti rimpiazzati alla grande con gli innesti di Sportiello dal Poggibonsi, Letizia dall’ Aversa normanna, Bianco dallo Spezia (via Juventus) e Arma proveniente dalla fallita Spal.
Inoltre abbiamo voluto trattenere l’ex capitano Cioffi, che ora siede in panchina e che sta sorprendendo tutti lavorando benissimo e duramente durante la settimana coadiuvato da uno staff tecnico di primo livello (tra cui figura Andrea Nuti ex olimpionico che ha lavorato tre anni con Mourinho all’Inter) che mette la squadra in condizione di essere atleticamente superiore rispetto agli avversari”.
L’età media dei giocatori che compongono la rosa del Carpi è di circa 23 anni, la più bassa della categoria. E’ la dimostrazione di come si possa lottare al vertice con dei ragazzi giovani ma di sicura prospettiva?
“Si. Abbiamo abbassato ulteriormente l’età media della squadra rispetto alla passata stagione e ora siamo tra le squadre più giovani di tutta la Lega Pro. Abbiamo a disposizione una rosa di 21-22 giocatori, che ci tengo a precisare, è composta da moltissimi elementi di nostra proprietà, cosa che non è così comune in queste categorie, segnale che il Carpi è una realtà solida non solo a livello di finanze societarie ma anche a livello di struttura di squadra”.
In settimana ai nostri microfoni, il centrocampista Raffele Bianco ci ha confidato tutto il suo stupore per l’organizzazione tecnica e societaria. A Lei invece chiedo se è sorpreso dai risultati della squadra e se c’è un giocatore che l’ha sorpresa in particolare?
“Come ho già detto precedentemente nessuno sa dove possono arrivare e quanto possono dare ancora questi giocatori. Il mio pensiero va a domenica dove mi sono compiaciuto delle capacità fisiche e tecniche della squadra. E’ evidente il merito degli allenatori e dello staff tecnico che lavorano tantissimo e bene. Sono inoltre rimasto piacevolmente stupito dai miglioramenti di ragazzi come Ferretti e Kabine rispetto all’anno passato e dalle prestazioni di ragazzi giovani che vengono da categorie inferiori come Cortesi, Sperotto, Sportiello, Letizia e Terigi che non stanno sbagliando un colpo. Poi abbiamo il piacere di avere in rosa un giocatore fortissimo come Arma che sono convinto non ci ha ancora mostrato tutto il suo potenziale”.
Dati gli ottimi risultati ottenuti questa stagione alcuni giocatori della rosa del Carpi sono abbastanza chiacchierati in tema di mercato. Mi riferisco in particolare a Ferretti, Letizia e Arma. Siccome ho notato un pochino di preoccupazione per una loro improvvisa partenza tra i tifosi, si sente di tranquillizzarli?
“Logicamente le ottime prove dei ragazzi in questa prima parte di stagione hanno attirato gli sguardi interessati di molti club sui nostri giocatori ma la volontà mia e della società è quella di mantenere intatto il gruppo per tutta questa stagione, perché sarebbe un peccato cambiare alcuni ingranaggi di un meccanismo che sta lavorando molto bene. A d ogni modo se ci sarà qualche partenza sarà solo per fare giocare ragazzi che attualmente trovano poco spazio o per offerte veramente irrinunciabili che saranno sicuramente rimpiazzate a dovere. Ripeto, con un Direttore sportivo come Giuntoli, possiamo dormire tutti sonni tranquilli”.
In città la simpatia e l’interesse per le sorti sportive del Carpi F.C. crescono di giorno in giorno (ne sono la prova le presenze allo stadio del Vescovo e del Sindaco). Sono state particolarmente apprezzate le visite ai centri anziani di Carpi e alle scuole nelle zone più colpite dal sisma. Possiamo dire finalmente che si stia creando un vero legame tra la squadra e la città?
“Non nego che mi piacerebbe vedere più gente allo stadio la domenica anche per gratificare un pochino chi in questi ultimi anni ha speso tempo e risorse per costruire una squadra di vertice in ogni categoria in cui ha militato. In una città di 70000 abitanti non mi sembra pretenzioso aspettarsi 1500-2000 presenze ad assistere alle partite casalinghe. Abbiamo cominciato da quest’anno a fare iniziative con il fine di far conoscere e affezionare la popolazione di Carpi alla propria squadra. Allora ben vengano le iniziative come le visite nelle scuole e ai centri anziani. Piano piano vogliamo creare un rapporto sempre più stretto e di affetto tra il Carpi F.C. e la cittadinanza, che sfoci con una maggiore presenza durante le gare interne, allo scopo di creare sempre più entusiasmo e positività attorno e dentro alla squadra, che gioca bene e merita il calore della sua città. Domenica contro il FeralpiSalò ho visto veramente molto entusiasmo e i ragazzi hanno ripagato con una grande prestazione, la strada imboccata è sicuramente quella giusta”.
Ultima domanda legata al settore giovanile. Non solo la prima squadra sta stupendo ma anche il settore giovanile con tutte le rappresentanze regionali e nazionali sono in posizione di vertice, la Berretti addirittura vanta un ruolino di marcia impressionante di 9 vittorie in altrettante gare. La politica del Carpi è quella di cominciare a costruirsi i giocatori del futuro “in casa”?
“Sicuramente, siamo tutti sorpresi e entusiasti del rendimento anche del nostro settore giovanile, ci stiamo togliendo delle belle soddisfazioni. Quest’anno c’è stata una precisa scelta da parte della società di non mandare a giocare in Eccellenza o in serie D gli elementi migliori e più promettenti della Berretti per cercare di arrivare nei primi quattro posti. Per ora i risultati ci premiano e ci danno ragione”.
Concludendo l’intervista raccogliamo l’invito del Presidente Caliumi e invitiamo tutti i nostri lettori a sostenere con entusiasmo e passione le partite casalinghe della squadra della nostra città.