Risultati SEDICESIMA giornata: CLASSIFICA:
CARPI | 29 |
LECCE | 29 |
SUDTIROL | 25 |
TRAPANI | 25 |
VIRTUS ENTELLA | 23 |
PAVIA | 22 |
LUMEZZANE | 19 |
CREMONESE | 19 |
CUNEO | 19 |
SAN MARINO | 18 |
FERALPISALO’ | 18 |
COMO | 16 |
PORTOGRUARO | 16 |
REGGIANA | 15 |
ALBINOLEFFE (-10) | 13 |
TRITIUM | 8 |
TREVISO (-1) | 3 |
Virtus Entella – Cuneo 0-1
FeralpiSalò – Treviso 3-0
Cremonese – San Marino 1-1
Reggaiana – Trapani 1-3 (Giocata Venerdì)
Carpi – Lecce 1-0 (77′ Arma rig.)
Albinoleffe – Como 3-1
Lumezzane – Tritium (Rinviata)
SudTirol – Portogruaro (Posticipo)
Riposa: PAVIA
In una cornice di pubblico notevole il Carpi si aggiudica la sfida di cartello della sedicesima giornata della Lega Pro e prosegue nella sua incredibile striscia di dieci risultati utili consecutivi. I biancorossi hanno letteralmente elettrizzato i propri tifosi con una prova davvero di grandissimo spessore sotto tutti i punti di vista. Il Lecce aveva dalla sua i favori del pronostico nonostante il momento difficile, ma i ragazzi di Tacchini sono scesi in campo da subito concentratissimi e aggressivi su ogni pallone. I Salentini peraltro seguiti al “Cabassi” da educatissimi e appassionati tifosi non riescono ad uscire dalla crisi e inanellano la terza sconfitta consecutiva perdendo la vetta solitaria della classifica a favore proprio dei biancorossi carpigiani. Un gruppo, quello carpigiano, che non finisce mai di stupire viste anche le numerose assenze ( tra tutte quella del capitano Perini ) ma che sta conquistando ogni giorno di più il cuore dei propri “supporters” non solo grazie all’incredibile continuità di risultati positivi ma anche grazie all’affiatamento tra loro e all’attaccamento alla maglia che traspare dalle prestazioni in campo e dalle dichiarazioni rilasciate settimanalmente alla stampa.
IL MATCH
Le due squadre hanno grandi motivazioni e iniziano la partita senza troppi tatticismi o timori reverenziali, botta e risposta tra il 7’ e il 10’ minuto di gioco con Poli che manda a lato di un nulla il perfetto cross di Cortesi a Benassi battuto e dall’altra parte Chiricò che con una conclusione impegna Sportiello che blocca con sicurezza. Al 16’ è Kabine che si fa notare per una bella girata in porta di testa che sorvola di poco la traversa della squadra salentina. La posta in palio è di quelle importanti e le due squadre tradite forse dalla tensione aumentano l’agonismo in campo e dal 15’ al 25’ l’arbitro Maresca di Napoli estrae ben 4 cartellini gialli equamente divisi tra le due squadre : Esposito e Di Maio per il Lecce, Bianco e Sperotto per i padroni di casa. Il match vive una fiammata “alla mezzora”, prima è il Carpi con un contropiede iniziato da Concas, proseguito con il suggerimento in profondità di Kabine per Arma che non ci arriva per un soffio; poi sono gli ospiti che reclamano un rigore per un contatto tra Pià e il già ammonito Sperotto, l’arbitro Maresco ignora le proteste e fa proseguire. Il Lecce, si dimostra visibilmente nervoso per non riuscire a sbloccare la partita e per la serie di sconfitte consecutive accumulate e tranne qualche occasione creata dal vivacissimo e positivo Chiricò ( da seguire con attenzione ) non riesce a rendersi pericoloso dalle parti del portiere meno battuto di tutta la Lega Pro. Tra il 38’ e il 42’ la partita subisce una svolta decisiva: si infortuna Zappacosta che lascia il posto all’esperto Giacomazzi, in 5 minuti l’esperto uruguayano si fa prima ammonire una prima volta e poi una seconda per una manata in faccia a Di Gaudio. Cartellino rosso e Lecce che dovrà affrontare tutta la ripresa in inferiorità numerica. Pazzesca ingenuità da parte di uno dei giocatori più esperti e blasonati della corrazzata Leccese.
La ripresa comincia con gli ospiti che hanno una gran voglia di riscattarsi e vanno vicini al gol prima con una rovesciata sottomisura di Di Maio alta non di molto e successivamente con una punizione dell’indimenticato e temuto ex Memushaj bloccata dall’ottimo Sportiello. Ancora Lecce al 60’ con pià che manca clamorosamente l’aggancio a due passi dalla porta carpigiana. Dopodichè la capolista si spegne e il Carpi, che dimostra una tenuta atletica veramente notevole, sale in cattedra e fa la partita. Al 65’ combinazione tra il neo entrato Ferretti e Bianco, conclusione di quest’ultimo alta non di molto. E’ il preludio alla svolta che arriva grazie a un fallo di Legittimo che atterra in area il rientrante Terigi. Per il Signor Mareca di Napoli è calcio di rigore, che Arma al 77’ trasforma facendo esplodere la gioia del pubblico carpigiano! Per la squadra di Lerda è un colpo “ mortale “ , prima rischia la capitolazione con il Carpi che va vicinissimo al raddoppio con una conclusione di Potenza ( subentrato a Di Gaudio ) sventata miracolosamente da un gran intervento di Benassi, e poi resta addirittura in 9 uomini per l’espulsione di un nervosissimo Pià per proteste. Resta il tempo solo per due contropiedi falliti da Arma e uno smanioso e volenteroso Ferretti prima del fischio finale e del conseguente boato dello Stadio “Cabassi”. Incontenibile la gioia di giocatori, staff tecnico, pubblico e anche del Presidente Caliumi e del Direttore Giuntoli che vedono la propria creatura crescere, stupire e esaltare i tifosi ogni domenica di più.
Con questi tre punti, il Carpi, aggancia il Lecce a quota 29 punti e in caso di vittoria Domenica 22 dicembre a Como nell’ultima partita del girone d’andata si potrebbe laureare campione d’inverno. Da segnalare oltre alla grande capacità dello staff tecnico di saper gestire l’emergenza per le assenze dei vari Perini, Pasciuti, De Bode, Papini anche l’impenetrabilità della difesa carpigiana che rimane una tra le migliore del calcio professionistico italiano con sole 8 reti incassate in quindici partite disputate ( una rete ogni due partite ). Numeri davvero impressionanti per la squadra più giovane della Lega Pro con una media anni di 23.5 anni ciascuno. Ora l’esaltazione deve lasciare spazio alla concentrazione per i ragazzi di Tacchini, che a Como affronteranno una squadra desiderosa di concludere il 2012 fra le mura amiche con un risultato prestigioso e importante per muovere la loro classifica. A differenza del Carpi che ha fatto del “Cabassi” la sua roccaforte ( 6 vittorie e un solo pareggio ) il “ Senigallia “ risulta essere tutt’altro che un fortino inespugnabile; i lombardi fra le mura amiche hanno vinto solo la prima giornata di campionato contro il San Marino, per poi ottenere successivamente solamente 5 pareggi e 3 sconfitte.
TABELLINO
CARPI (4-4-2): Sportiello, Letizia, Sperotto, Concas, Poli, Terigi, Cortesi, Bianco, Arma, Kabine (18’st Ferretti), Di Gaudio (34’st Potenza). A disp.: Trini, Bassini, Cenetti, Furini, Negri. Allenatore: Tacchini
LECCE (4-3-3): Benassi, Vanin, Legittimo, Memushaj, Di Maio, Esposito, Chiricò (1’st Palumbo), Zappacosta (38’pt Giacomazzi), Jeda, Pià, Falco (34’st Vinicius). A disp: Petrachi, Tomi, Malcore, Bustamante. Allenatore Lorieri (Lerda squalificato).
ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli
NOTE: Ammoniti Sperotto (C), Bianco (C), Di Maio (L), Vanin (L), Memushaj (L), Arma (C), Legittimo (L).
ESPULSI: Giacomazzi (L) al 43’pt e Pià (L) al 42’st. Rec. 4′ e 3′.
RETE: 33’st rig. Arma