Entro Aprile 2013 dovrebbe sorgere a Fossoli di Carpi una centrale a biomasse ad opera della Garc, impresa privata operante nel settore dell’edilizia e dell’ambiente. La domanda di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto è stata presentata in Provincia e, negli atti, la centrale a biomasse è definita come un impianto di cogenerazione a biomasse vegetali solide. Essa servivebbe, in sostanza, a bruciare materiali da sfalcio potature e legna vergine, di cui si nutrono forti dubbi sull’eventuale provenienza.
La questione è approdata presto in Consiglio Comunale a Carpi, dove diversi esponenti dell’opposizione hanno presentato numerosi documenti; all’interno di questi vengono messi in luce tutti i dubbi e le critiche alla costruzione dell’impianto poichè altamente inquinante e la richiesta di sottoporre la centrale a biomasse a procedure di screening nonchè a controlli sugli effettivi vantaggi per la collettività. Ciò che è emerso alla fine è il bisogno e la necessità di organizzare incontri informativi con i rappresentanti dei cittadini.
Nell’immediato è nato, infatti, il Comitato N.I.C “No inceneritori a Carpi” che ha organizzato nella giornata di Domenica 17 un’assemblea pubblica alla quale hanno partecipato centinaia di persone, oltre ad esperti del settore come il medico Marco Fregni, il quale ha sottolineato i rischi e i pericoli sanitari che questi impianti comportano. Una forte azione di protesta era prevista per Sabato 24 Febbraio da parte dei cittadini, successivamente posticipata a Sabato 2 Marzo in quanto, in quella stessa data il Sindaco e l’Assessore Tosi potranno ricevere a colloquio alcuni esponenti del comitato .
Il Mostardino ha deciso di incontrare proprio uno dei referenti del Comitato “No Inceneritori”, Giulio Righi, il quale ha acconsentito ad approfondire con noi questo argomento e a raccontarci un po’ quello che sta succedendo, vissuto dalla parte dei cittadini fossolesi e carpigiani.
Giulio, raccontaci un po’ l’iniziativa che state portando avanti con il Comitato “No Inceneritori a Carpi” e quali le vostre argomentazioni di protesta alla costruzione dell’impianto biomassa a Fossoli
Innazitutto volevo specificare che noi del Comitato non siamo dei tecnici, quello che sappiamo lo abbiamo imparato documentandoci in questi ultimi mesi e abbiamo capito che per quanto riguarda le biomasse e le energie rinnovabili ne esistono diverse tipologie. Per esempio il “biogas” è un tipo di energia rinnovabile che è completamente diverso dal tipo di energia che vogliono sfruttare con l’impianto a Fossoli. L’impianto della Garc è denominato “biomassa” ma in realtà è a tutti gli effetto un inceneritore, nello specifico un bruciatore di legna. Il problema vero legato a questi impianti sono le emissioni di polveri ultra-fini, altamente tossiche e cancerogene, le quali non possono essere in alcun modo filtrate.
La verità è che l’Emilia Romagna adotta un decreto nazionale molto selettivo in materia di emissioni di polveri, che devono essere a saldo zero. Ma dobbiamo anche considerare il fatto che partiamo svantaggiati da subito, perchè la nostra zona, causa la bassissima ventosità, è una delle più inquinate d’Italia e siamo più assoggettati di altri a malattie tumorali. Il dott. Marco Fregni, che è intervenuto all’Assemblea di domenica, ha detto una cosa fondamentale: non esiste alcun medico che sia disposto a sottoscrivere che questo tipo di impianti non nuoccia alla salute dei cittadini che risiedono nelle vicinanze. E’ come con l’ Eternit trentanni fa: nessuno si azzardava a dire che faceva male. Le leggi si sono adeguate successivamente quando hanno scoperto che faceva venire il cancro e adesso non è più legale.
Siccome oggi il mercato è fermo, non sanno più dove investire e dove prendere gli incentivi, le aziende si buttano sulla costruzione di questi impianti. L’altro aspetto da considerare è l’approvigionamento di legna per attivare l’impianto: ora, l’Italia è uno dei più grandi importatori di legna al mondo, quindi pensate al costo di far arrivare la legna a Fossoli e all’energia inquinante emessa dai camion che arrivano all’impianto.
Sappiamo che la costruzione di un impianto di questo tipo è ammessa dal punto di vista legale. A che punto si spingerà la vostra proposta e che risultati pensate di poter ottenere?
Il problema è che la legislazione italiana non tutela abbastanza la salute del cittadino. Ma noi abbiamo esempi di altri Comuni, soprattutto nel Bolognese. Queste località si sono avvalse dell’aiuto di persone competenti e preparate in materia che studiano l’impianto, la zona dove doveva essere costruito e sono arrivate a relazionare davanti al Sindaco e all’Assessore, i quali non hanno potuto che constatare l’inaccettabilità dell’impianto.
Quindi è vero che la legge lo consente, ma l’Amministrazione può assumere parere contrario e fare pressione affinchè l’impianto non venga costruito, soprattutto in quanto il Sindaco è la massima autorità sanitaria della città.
Campedelli si affiderà alla Commissione dei Servizi ma non è abbastanza, dovrebbe essere l’Amministrazione Comunale la prima ad avere a cuore la tutela della salute dei suoi cittadini e invece siamo noi che sembriamo combattere una campagna contro tutti, che invece è per tutti.
Siamo addirittura venuti a conoscenza del fatto che è stata fatta una riunione a porte chiuse, circa un mese fa, alla quale hanno partecipato solo I vertici aziendali di Garc e il PD di Fossoli.
Proprio per attirare l’Attenzione del Sindaco e dell’Assessore avete deciso di spostare la Manifestazione prevista per Sabato 23 al Sabato successivo 2 Marzo. Qual è il programma della giornata?
Affinchè la manifestazione assuma una forte connotazione popolare, abbiamo deciso di riunirci alle 11:00 sotto il Municipio con tutti i cittadini interessati di Carpi, Fossoli, Gargallo, Migliarina ecc. Successivamente alcuni di noi si sposteranno nell’Ufficio del primo cittadino. Speriamo nel fatto di radunare tantissime persone affinchè l’incontro con Campedelli assuma un significato ancora più importante. Ci teniamo a precisare che non saranno graditi simboli e bandiere appartenenti a partiti o movimenti politici