Cinema Carpi – Film in programmazione dal 28/02 al 06/03 |
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SPACE CITY |
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UPSIDE DOWN | Feriali: 20,30 – 22,30 | |
Festivi: 16,00 – 18,30 – 20,30 – 22,40 | ||
IL GRANDE E POTENTE OZ | Feriali: 20,00 – 22,30 | |
Festivi: 16,00 – 18,00 – 20,20 – 22,40 | ||
IL LATO POSITIVO – SILVER LININGS PLAYBOOK | Feriali: 20,30 – 22,40 | |
Festivi: 16,00 – 18,15 – 20,30 – 22,40 | ||
CORSO |
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EDUCAZIONE SIBERIANA | Feriali: 20,20 – 22,30 | |
Festivi: 16,00 – 18,10 – 20,20 – 22,30 | ||
EDEN |
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Nessuna programmazione |
“Pochi ma buoni” è il motto di questa settimana, dato che il palinsesto cinematografico delle sale carpigiane si impoverisce in quantità ma non in qualità. Sono quattro le nuove uscite e quasi tutte straniere tra cui “Upside Down”, “Il Lato Positivo” e “Il grande e potente Oz”. Unico film (quasi) italiano è infatti “Educazione Siberiana”, dove il regista Gabriele Salvatores si è lanciato nel suo primo film con un cast interamente internazionale ed interpretato in lingua inglese: una novità che merita di essere osservata.
FILM DELLA SETTIMANA: “EDUCAZIONE SIBERIANA”
Gabriele Salvatores ha adattato il romanzo omonimo di Nicolai Lilin, mettendo in scena una pellicola diversa dai suoi soliti standard. Come Giuseppe Tornatore con “La migliore offerta”, un altro regista italiano ha deciso di migliorarsi proponendo un film con un cast internazionale di certo non stellare ma comunque di buon livello, che riporta sul grande schermo la celebre figura di John Malkovich, insieme a Peter Stormare.
Kolima (Arnas Fedaravicius) e Gagarin (Vilius Tumalavicius) sono due bambini stretti da una forte amicizia che vengono cresciuti da nonno Kuzja (John Malkovich) attraverso un’educazione criminale e rigidamente basata sull’onore e sulla difesa della loro comunità. Per questo vengono iniziati alle rapine con una ferocia incredibile, in particolar modo nei confronti della polizia, per poi condividere in maniera ‘comunitaria’ la refurtiva. Ma a contrapporsi a tutta questa violenza, vi è l’onestà, la premura e l’aiuto verso gli anziani e i più deboli, come ad esempio Xenja (Eleanor Tomlinson), una giovane ragazza affetta da demenza alla quale Kolima offre protezione e si innamora.

Nicolai Lilin
Ma questa spirale criminale porta inevitabilmente Kolima a finire in carcere, dove impara l’arte dei tatuaggi che affina su se stesso e sui detenuti. Nonno Kuzja, però, provvede alla sua scarcerazione per affidargli un’importante missione: trovare l’uomo che ha abusato e picchiato Xenja; ma questo lo costringerà ad infrangere i codici e le tradizioni che gli erano stati impartiti, arruolandosi ad esempio nell’esercito. Tutto ciò avviene in Transnistria, nella Moldavia Orientale, in un arco temporale che va dal 1985 al 1995 e che vede grandi cambiamenti sociali attraverso anche la caduta del muro di Berlino. Ed è proprio in questo contesto che Kolima e Gagarin rappresentano l’esempio di un passaggio epocale che confronta e poi scontra la Tradizione col cambiamento.