In un periodi di crisi come questo (ma non solo) imparare ad arrangiarsi può permetterci di risparmiare molti soldi.
In questo primo articolo iniziamo “col botto” nel vero senso della parola, purtroppo un nostro lettore ha tamponato rovinando l’anteriore della sua Seat Ibiza del 2005.
Partiamo con la valutazione del danno:
In questo caso la rottura è limitata al paraurti e al faro anteriore destro, c’è da stare molto attenti poiché proprio nella zona interessata dall’urto è presente un radiatore.
Cerchiamo online qualche forum di appassionati (ce ne sono per ogni casa automobilistica e, talvolta, anche dedicati ai singoli modelli), ci iscriviamo, ci presentiamo nelle apposite sezioni (ricordatevi di farlo, è sempre buona educazione e viene apprezzato dagli utenti) e cominciamo a cercare le informazioni che ci interessano.
Nel nostro caso ho cercato le componenti presenti nella zona interessata dall’urto (scoprendo la presenza del suddetto radiatore), il prezzo e l’eventuale compatibilità di pezzi di versioni diverse (esistono numerose varianti per paraurti, per Audi c’è la “normale” e la “S-Line”, per Bmw c’è la “normale”, la Msport e la Performance) e nel nostro caso, per Seat Ibiza c’è la variante “normale”, “FR” e “Cupra”.
Non dimentichiamoci di informarci su COME si cambiano i pezzi interessati e COS’E’ necessario per lo smontaggio e il rimontaggio dei componenti.
Con queste preziose informazioni inizia la ricerca vera e propria. Ci sono tantissimi siti per la ricerca di ricambi, ci sono i noti Ebay e Subito.it e, da non dimenticare, cerchiamo anche i demolitori locali e contattiamoli, spesso non pubblicano le loro vetture ma una chiamata può aiutarci a trovare i pezzi che cerchiamo.
Nel nostro caso ho trovato un paraurti “FR” da un ragazzo che lo ha messo in vendita per passaggio a quello di un altro allestimento e il faro era disponibile da un demolitore locale.
Dopo un viaggio di vari km (il paraurti era ad Anzola Emila-BO-) torno a casa con l’auto piena.
Il ragazzo vendeva paraurti anteriore e posteriore insieme e, visto che il prezzo era conveniente e le condizioni erano davvero buone, li ho presi entrambi; potendo scegliere, prendete SOLO ciò che vi serve.
Ci armiamo di spiegazione (è facile trovarla anche video) su come operare la riparazione, degli attrezzi necessari (nel nostro caso un set mediamente fornito è bastato) e dei ricambi.
Partiamo con calma, cerchiamo tutte le viti e gli agganci sui quali agire per “operare”.
Smontando il componente interessato, se qualcosa non dovesse sganciarsi o staccarsi MAI TIRARE, spesso ci sono viti nascoste, cavi scollegati o agganci poco visibili, ed è molto facile romperli visto l’uso smodato di plastica nelle vetture moderne.
E finalmente il vecchio paraurti e il faro danneggiato sono smontati, verifichiamo eventuali danni sotto alle plastiche (spesso qualche supporto può essersi rotto o piegato), nel nostro caso il supporto del famoso radiatore non risulta in posizione originale.
Una volta controllato che il radiatore non perda, si prova a raddrizzare il supporto (essendo in metallo è facile, se fosse di plastica meglio assicurare il componente con qualche fascetta o crearsi un supporto con lamina di metallo vista la fragilità dei supporti in materiale plastico) facendo attenzione a non rompere nulla: non rischiate di far ulteriori danni!
Bene, ora ricolleghiamo le componenti elettriche (faro nuovo e fendinebbia) e verifichiamo che funzionino, successivamente rimontiamo il paraurti, facendo attenzione a non rompere i ganci nel tentativo di “incastrarli” frettolosamente. Avvitando, non stringiamo mai ogni singola vite, prima montiamo tutto poi, una volta fatti gli ultimi allineamenti alla carrozzeria, stringiamo con moderazione, ricordiamoci che è plastica, non metallo.
E… Abbiamo finito con una spesa finale di 220 euro contro i 400 euro da preventivo di un professionista, con un risparmio netto di 180 euro!
Concludo con qualche piccolo consiglio pratico per chi si avvicina al mondo delle riparazioni FAI-DA-TE
Nella fase di acquisto:
– mai andare a ritirare l’oggetto da soli se rispondete ad un annuncio online;
– verificate sempre che il ricambio sia in buone condizioni, guardate ogni particolare, ogni aggancio e soprattutto verificate che ci siano i simboli e i codici della casa produttrice.
Nella fase di smontaggio:
– se lavorate su componenti elettriche, staccate la batteria;
– proteggete le parti di carrozzeria in prossimità della zona di lavoro, c’è il rischio di segnarle;
– se una vite non viene via, usate dei lubrificanti/sbloccanti, non rischiate di rovinarla con conseguente impossibilità di estrazione;
– appoggiate i componenti smontati in luogo sicuro e non direttamente sul pavimento per non rovinarli ulteriormente; un ricambio inutilizzabile per te, una volta messo in vendita, può essere utile a qualcun altro, facendoti recuperare parte della spesa per i ricambi.
Nella fase di montaggio:
– verificate che funzionino i nuovi componenti, rischiate di dover smontare tutto di nuovo
– proteggete le parti di carrozzeria in prossimità della zona di lavoro;
– fissate il componente senza stringere subito ogni vite, allineate il ricambio e, una volta nella giusta posizione, stringete le viti
– stringete le viti a seconda del materiale su cui lavorano, la plastica è fragile, non esagerate!