CEC CARPI-IT&LY MILANO 3-2
(21-25, 25-19, 27-29, 25-22, 15-12)
CEC CARPI: Di Primio 4, Zanon 8, Lirutti 16, De Marco 21, Rau 11, Lancellotti 15, Trentin (L); Raimondi 7, Pivetti ne, Borsetti, Zaghi, Mari, Possega (L2) ne. All.: Molinari
IT&LY MILANO: Ardu 2, Daolio 34, Rigoni 13, Seregni 5, Rolfi 11, Di Felice 14, Cerbo (L); Guastalli ne, Cremona, Moreira (L2) ne, Tangherloni ne, Baroni, Linguari 1. All.: Maranesi
Arbitri: Proietti e Russo
Note: ace 7/6, battute sbagliate 17/14, muri 18/13, errori punto 28/32; Cec Carpi attacco 50%, ricezione 55% (prf 33%), It&ly Milano attacco 49%, ricezione 71% (prf 48%); tempi tecnici e parziali primo set 7-8, 14-16, 19-21, secondo set 7-8, 16-14, 21-16, terzo set 7-8, 15-16, 20-21; quarto set 8-7, 16-12, 21-17; quinto set 1-5, 5-10, 12-10; durata set 29′, 27′, 32′, 32′, 19′; spettatori 300 circa
Stoica impresa di una “incerottata CEC al “PalaFerrari” in gara 1 dei quarti di finale dei play off di serie B1. Solo così si può descrivere una squadra che va a prendersi una gara di play-off senza la diagonale palleggiatore-opposto titolare. Ma “Popi” Di Primio e Zanon prima e Raimondi poi hanno dimostrato di essere non solo all’altezza ma anche decisivi. Almeno quanto un Max De Marco che, non doveva nemmeno essere della partita, ma esce dall’infermeria giusto in tempo per infilare 21 palloni vincenti col 56% in attacco che ne fanno l’mvp di un match da fiaba. Carpi è infatti stata in grado di rimontare due volte, prima da 1-0 e poi da 2-1, andandosi poi a prendere un tie-break iniziato 1-5 per gli ospiti.
Senza lo squalificato Astolfi e l’infortunato Bigarelli, al via la Cec si schiera con il ventenne Di Primio in regia opposto a Zanon, Lirutti e De Marco sulle bande, Lancellotti e Rau al centro e Trentin libero. Milano risponde con Daolio opposto a Ardu, Rigoni e Seregni sulle bande, Rolfi e Di Felice al centro e Cerbo libero. Rimarchiamo ancora una volta la prova del giovanissimo palleggiatore scuola Universal: imbarazzante la sua tranquillità e la sua freddezza, che abbinate aun talento puro e a una lucidità rara quantomeno alla sua età fanno di Popi un prospetto di sicuro avvenire.
E a partire forte è proprio Milano, che non risparmia energie al servizio e mette sotto pressione la seconda linea biancoblu (7-8). La Cec si aggrappa allora a Max De Marco e Lancellotti, che con un muro su Daolio fa segnare il primo vantaggio carpigiano del match (10-9). Max mette il punto esclamativo al suo avvio stratosferico col diagonale stretto dell’11-9 e quando Di Felice spara out un “rigore” Carpi vola a +3 (13-10). Milano però risale e impatta a quota 14, portandosi poi 14-16 con un muro e un errore di Lirutti. Lancellotti trova però l’ace del 16 pari e quando Rolfi mette in rete la Cec è di nuovo avanti (17-16). Milano continua a mettere grossa pressione dai 9 metri e Linguari trova l’ace del 18-20 che fa da antipasto a quello di Ardu che vale il 19-22. Parziale ormai congelato e chiuso sul 21-25 da un muro su De Marco.
Nel secondo set, che la Cec va a prendersi di forza, il gioco scorre punto a punto fino alla seconda sosta tecnica, proprio quando si accende K Lirutti che strappa e con due attacchi e un ace guida i suoi 18-14. Quando De Marco trova l’ace e Rau il muro vincente è 24-18 Cec, col set che si chiude 25-19 con l’ennesima perla di K Lirutti.
Si riparte nel terzo set e si riparte punto a punto fino al 13-15 messo a segno dall’ace di Daolio che scava il primo break del parziale. Molinari decide che è giunto il momento di Raimondi, in campo nella insolita posizione di opposto in luogo di Zanon. Il pareggio è firmato però da una magia di Popi Di Primio, che trova il parquet con il palleggio di prima intenzione (15-15). Milano torna avanti grazie al fallo di posizione carpigiano (20-21) e allora è di nuovo finale in volata: Rau mette a terra il 24 pari che apre una lunga altalena chiusa da Daolio 27-29 in favore degli ospiti.
Un colpo che avrebbe ucciso un bisonte ma non questa Cec, che nel quarto set torna in campo con gli occhi della tigre e un Popi sempre più lucido in regia. Raimondi dà il suo contributo offensivo, De Marco infila la pipe del break (11-9) e quando Lancellotti mura Di Felice (12-9) e Daolio spara fuori (13-9) si annusa profumo di tie-break. La seconda sosta è scandita dal muro di Lancellotti (16-12), l’It&ly dimezza il break a quota 19-21 e sale fino a -1 con un altro fallo di posizione carpigiano (22-21). Ci pensa allora Lancellotti col muro del 24-21 a rimettere a posto le cose, aggiustate definitivamente dal 25-22 messo a terra da De Marco che vale il tie-break.
Tie-break che si apre 1-5 con il muro milanese a intercettare Lirutti e Raimondi e la coppia arbitrale a destare ancora più di qualche dubbio. Il -4 persiste anche al cambio campo, con Milano avanti 4-8, ma si dimezza quando Rau mura Rigoni (7-9). Entra Mari al servizio e la sua battuta tattica vale l’aggancio prima (a quota 10) e poi il sorpasso grazie a una difesa-punto di Raimondi. Di Felice finisce in rete e la Cec – con un parziale di 8-2 vola 12-10. Il PalaFerrari è una bolgia, Daolio mette fuori ed è 13-10 Cec, De Marco spara a terra la pipe del 14-10. E il punto esclamativo lo mette l’errore al servizio di Rigoni che regala a Carpi una gara 1 stellare (15-12).
Mercoledì gara 2 a Milano Carpi avrà la ghiottissima occasione di poter chiudere la serie.
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