Il Carpi si congeda dal proprio pubblico con un’altra partita da antologia. Nella sfida tra “baffi” infatti il “supponente” Lecce di Gustinetti riceve una sonora lezione di calcio dal Carpi di Brini. E non è finita qui, perché oltre al risultato, che comunque lascia tutto ancora apertissimo, il Lecce per la partita di ritorno non potrà contare sull’ ex Memushaj che si è fatto ammonire in diffida e molto probabilmente del forte centrale Martinez e di Jeda usciti per infortuni che paiono di una certa entità. Anche Chevanton esce anzitempo per un problema alla spalla ma pare possa essere recuperabile per il decisivo ritorno tra sette giorni in terra salentina. E a dirla tutta il Lecce dovrebbe anche essere paradossalmente soddisfatto poiché al Carpi l’ 1-0 firmato dalla coppia Kabine-Concas va senza dubbio stretto visti i due clamorosi pali di Gagliolo e Poli. Ma andiamo con ordine:
In una cornice di pubblico affascinante, mister Brini preferisce non rischiare dal primo minuto il rientrante Terigi e al fianco di Poli inizialmente va Gagliolo, ottimo nella gara di ritorno con il SudTirol. A metà campo Melara, non ancora al meglio, va in tribuna e lascia spazio a Pasciuti con Concas dietro all’unica punta Della Rocca. Gustinetti dal canto suo opta inizialmente per un 4-3-1-2 con in avanti la coppia d’esperienza Chevanton-Jeda e l’ex Napoli Bogliacino alle loro spalle. Il pericolosissimo Chiricò va inizialmente in panchina.
IL MATCH
Tutti si aspettano un Lecce con grande voglia di chiudere la pratica già in questa partita d’andata, e invece è il Carpi a partire col coltello tra i denti molto probabilmente esaltato dal calore del “Cabassi” tutto esaurito. Al 1′ infatti su una rimessa di Letizia, vicino all’area di rigore salentina, Pasciuti crossa verso Della Rocca che forse non ancora “caldo” spara sull’ esterno della rete. I padroni di casa provano a cingere d’assedio l’area di Benassi ma i salentini dopo lo spavento iniziale si riorganizzano e cercano con successo di abbassare il ritmo della gara per favorir i propri palleggiatori a discapito del dinamismo del Carpi. Le emozioni si riducono drasticamente e il Carpi corre un gravissimo rischio tra il 15′ e il 23′ con Poli che prima viene ammonito ingiustamente per un presunto fallo di mano e poi rischia il secondo giallo stendendo Chevanton in una delle poche azioni di rimessa degli ospiti. Per avere notizie del Lecce bisogna aspettare la mezzora con Jeda che su cross di Vanin impegna di testa Sportiello che alza sopra la traversa. Al 33′ è il Carpi che torna a farsi vivo dalle parte del portiere ospite: punizione di Pasciuti e Della Rocca per un soffio non arriva alla deviazione vincente. Tra il 35′ e il 40′ il Lecce si fa ammonire ben due volte: la prima Per fallo di Vanin su Bianco in ripartenza, la seconda ben più pesante, in quanto per Memushaj diffidato si vede sventolare il giallo per proteste. Il Lecce comincia a “perdere pezzi”: al 41′ Jeda è costretto a chiedere il cambio per un guaio muscolare, al suo posto dentro Chiricò. Al 44′ il Carpi esalta il suo pubblico con un’azione generata dall’ottima apertura di Bianco per Papini, che taglia il campo con una progressione delle sue, serve Della Rocca che appoggia per Concas steso al limite dell’area. Ammonito Esposito per il fallo, ma si riscatta immediatamente immolandosi sulla potente punizione calciata da “Gigi” Della Rocca. Il primo tempo sembra scemare via ma al 49′ c’è tempo per un’ultima fiammata dei padroni di casa: Di Gaudio scodella al centro un corner dalla sinistra che trova la perfetta incornata di Concas sventata da un miracolo di Benussi; la respinta viene raccolta da Gagliolo che di testa posizione defilata coglie incredibilmente il palo a Benussi battuto. Sul boato di incredulità del “Cabassi” si chiude un primo tempo dominato dai padroni di casa.
Il Secondo tempo vede almeno inizialmente un cambio sostanziale nell’inerzia della partita, con un Lecce “rinvigorito” dalla pausa che per almeno 25′ minuti domina imponendo il proprio ritmo di gioco. Soprattutto per il Carpi difficilissimo limitare il neo entrato Chiricò devastante palla al piede. Al 49′ proprio Chiricò triangola con Chevanton che lo mette tutto solo davanti a Sportiello; il piccolo attaccante salentino lo aggira e trova il fantastico intervento sulla linea di Gagliolo che salva il risultato. L’avvio a testa bassa degli ospiti convince Brini a cambiare assetto alla propria squadra, invertendo Concas e Pasciuti per cercare di confondere le idee alla retroguardia leccese. Al 57′ altra tegola per il Lecce che perde il suo uomo simbolo Chevanton per un infortunio alla spalla, al suo posto entra Foti. Al 65′ un generoso Pasciuti lascia il posto a Kabine, che degli attaccanti a disposizione di Brini in panchina è sicuramente il più adatto a ricoprire un ruolo che abbini la fase offensiva al pressing sui portatori di palla avversari in fase di impostazione. Con l’ingresso di Kabine Di Gaudio va a fare l’eterno a destra con Kabine che si colloca sulla sinistra e Concas riprende il ruolo di raccordo tra il centrocampo e Della Rocca. Il Cambio da l’effetto sperato, Kabine mette in apprensione la difesa avversaria e al 75′ propizia il vantaggio dei padroni di casa. Della Rocca viene steso da Diniz appena fuori area. Si ncarica della battuta Kabine che calcia verso la porta di Benussi trovando anche la deviazione con l’interno coscia di Concas. Il “Cabassi” esplode in n boato di gioia incontenibile e tutta la squadra va ad abbracciare Kabine. Gustinetti si gioca il tutto per tutto e inserisce un’altra punta, Falco al posto dell’esterno Vanin. Al 78′ il Lecce trema ancora: da Corner di Di Gaudio dalla destra si accende una mischia al centro dell’area conclusa dal tiro di Poli che spegne la propria corsa sul palo. All’ 85 con i cambi esauriti il Lecce resta in dieci uomini per l’infortunio di Martinez, che fino a quel momento era stato il migliore dei suoi. Dopo ben 6 minuti di recupero e gli ingressi di Arma e Perini per Della Rocca e Papini, l’arbitro Maresca mette fine alle ostilità scatenando la gioia di tifosi e giocatori.
Al Carpi resta non solo la sicurezza di potersela giocare alla pari con un avversario sulla carta più quotato e attrezzato ma anche il rammarico per i due pali colpiti che avrebbero potuto regalare ai ragazzi di Brini un piccolo margine da gestire in vista della decisiva gara di ritorno in Puglia tra 6 giorni. Un Grande Carpi si giocherà il proprio destino lontano da casa, ma per quanto dimostrato in questa stagione squadra, dirigenza e tifosi meriterebbero sicuramente di veder coronato il sogno….
TABELLINO E PAGELLE
Carpi – Lecce : 1-0 [73′ Concas]
CARPI (4-2-3-1): Sportiello 7, Letizia 7.5, Sperotto 6.5, Papini 8 (93′ Perini SV), Poli 7.5, Gagliolo 7.5, Di Gaudio 6.5, Bianco 7, Della Rocca 7 (86′ Arma SV), Concas 7, Pasciuti 6.5 (66′ Kabine 7-). A disp. : Trini, Terigi, Potenza, Viola. All.: Brini.
LECCE (4-3-1-2): Benassi 7 , Diniz 6.5, Tomi 6, Vanin 5.5 (76′ Falco SV), Esposito 5.5, Martinez 7, Memushaj 5, Giacomazzi 5.5, Chevanton 5 (59′ Foti 5), Bogliacino 5, Jeda 6 (43′ Chiricò 6.5). A disp. : Bleve, Ferrario, Fatic, De Rose.
All,: Gustinetti.
Arbitro : Fabio Maresca di Napoli (Luca Mondin e Giuseppe Borzomì)
Ammoniti: Poli (c), Bianco (c), Vanin (L), Memushaj (L), Esposito (L)
Recupero: 3′ pt / 5′ st
Note: Osservato un minuto di raccoglimento in onore di Giuseppe La Rosa, bersagliere italiano morto in Afghanistan.
SPORTIELLO 7: Oggi perfetto per tutta la partita. E’ tornato lo Sportiello del girone d’andata. Gran parte del voto va nella ripresa sulla splendida uscita su Falco lanciato da un piccolo errore di Gagliolo che “buca” il rinvio
LETIZIA 7.5: c’è poco da dire, sembra non avere limiti nei margini di miglioramento nonostante sia già fortissimo. Cresce infatti di partita in partita. Ha un futuro raggiante davanti a se. Dopo Laurini un altro pezzo pregiato pescato dal direttore Giuntoli.
POLI 7.5: l’arbitro lo limita enormemente ammonendolo ingiustamente dopo un quarto d’ora. Lui gioca comunque al limite del fallo per tutto il primo tempo pur di tenere gli avanti leccesi l più possibile lontano dalla porta. Nella ripresa sfiora la rete con una conclusione di punta in mischia dopo il corner di Di Gaudio, ma incredibilmente colpisce il palo esterno. Esce ancora una volta stremato dal campo. Sta coronando una stagione fantastica
GAGLIOLO 7.5 : una delle note più liete di questo finale di stagione. Tutti con l’ansia per gli acciacchi di Terigi e il continuo rinvio del rientro di Lollini, e dalla panchina spunta questo ragazzo roccioso ed energico che con Poli va a formare un ‘impenetrabile trincea difensiva. Partita di grandissimo livello che poteva essere addirittura impreziosita da un gol che solo il palo, beffardo gli nega. sbavatura, per fortuna indolore nella ripresa sventata da Sportiello.
SPEROTTO 6.5: Ottima prova di “Ercolino” ( come lo chiama il preparatore Perrone ), che non rischia mai praticamente nulla sulla sua fascia. Se si vuole proprio trovare un difetto a tutti i costi non spinge come nelle altre partite. Ma è voler essere troppo severi con un ragazzo che sta coronando una grandissima stagione.
BIANCO 7: Tute le azioni salienti partono dalla sua sapiente regia, stravince il confronto con Giacomazzi e dimostra di avere pochi rivali nel suo ruolo se gli acciacchi fisici lo lasciano in pace
PAPINI 8: semplicemente monumentale. E’ ovunque, pressa per tre e i centrocampisti del Lecce le provano tutte pur di stragli alla larga. Cattura palloni a non finire e delizia il pubblico con qualche apertura delle sue. Romeo è la nostra carta in più. Se Sta bene con Bianco forma una delle coppie migliori del campionato. (PERINI SV)
PASCIUTI 6.5: Corsa, qualità e duttilità. Forse stigmatizzando troppo ma per spiegare cosa è Pasciu per il Carpi possono probabilmente essere utilizzati questi tre aggettivi. Altra bella prestazione, non fa sentire la mancanza di un giocatore del calibro di Melara. (KABINE 7-: il gol è certamente per il 50% merito suo. E’ lui a calciare la punizione sfiorata col tacco da Concas. Entra e cambia la partita. Di Quelli a disposizione in panchina per mister Brini è certamente il più adatto a ricoprire un ruolo “alla Pasciuti” in quanto “Kabi” è un lottatore e se c’è da pressare non si tira indietro. Si merita questo scampolo di partita e anche un voto molto più che positivo )
DI GAUDIO 6.5: Totò si danna l anima come sempre, ma stavolta trova di fronte un Lecce impostato per arginarlo il più possibile. Appena tocca palla viene sempre raddoppiato se non triplicato. Ormai lo conoscono tutti vista la sua strepitosa stagione.
CONCAS 7: “Cico” è forse l’immagine più eloquente dell’era Brini. Da quando il tecnico ex Salernitana e Crema si è seduto sulla panchina biancorossa è semplicemente rinato. Responsabilizzato al massimo sta offrendo prestazioni eccellenti come eravamo abituati a vedere nella passata stagione. Impreziosisce un’atra bella prova con un gol di tacco “alla Crespo”.
DELLA ROCCA 7: La domanda è: Come fermarlo? I difensori del Lecce hanno optato per tutti i 90 minuti con la tecnica della lotta libera. I colpi che subisce si sentono fino in tribuna, ma lui oltre che essere il miglior attaccante della categoria ( e non temo smentite ) è un lottatore, un combattente che non perde tempo in futili proteste ma lotta e suda per questa maglia con la spensieratezza e la grinta di un debuttante. Atleta poderoso, va vicinissimo alla gioia personale dopo appena un minuto con una conclusione che sfortunatamente coglie solo l’esterno della rete. Viene sostituito da ARMA ( SV ) e invece che sedersi in panchina incita i suoi alzandosi ripetutamente in piedi e avvicinandosi al bordo del campo. Basta guardare anche una delle sue partite da quando è a Carpi per capire perché è entrato immediatamente nel cuore dei tifosi.