Da ieri, giovedì 8 agosto, è presente in città una significativa anteprima della Biennale di Xilografia contemporanea dedicata a Mimmo Paladino, che aprirà ai Musei cittadini il prossimo 13 settembre in concomitanza col Festivalfilosofia sull’Amare.
È stato collocato infatti al centro del Cortile d’onore del Palazzo il grande Elmo in bronzo dell’artista campano (2 metri di diametro), che rimarrà fino alla fine della mostra, il 1 dicembre.
Questa potente ‘testa pensante’ costituisce una delle numerose immagini plastiche archetipiche di Paladino, che svelano una duplice fascinazione, quella plastica della forma e l’altra storica, protettiva e misteriosamente simbolica dell’oggetto.
Anche nell’Elmo, come nelle xilografie che saranno esposte ai Musei, la scultura è caratterizzata dal segno, un segno antico che viene da lontano e che connota l’opera, sia nella definizione delle forme che nell’identificazione delle cose e delle figure.
E così, le tracce segniche, i graffi e le lacerazioni della materia che Paladino dissemina nell’Elmo costituiscono segnali di forte riconoscibilità, ossia scritture di una caratterizzata e identificabile cifra formale, ma soprattutto di un segreto mondo interiore.