Un saluto a tutti i lettori de Mostardino.it. Oggi vi raccontiamo l’avventura calcistica della Roveretana Amatori.Dopo il sisma del 20 e 29 maggio, la Polisportiva Roveretana calcio, causa inagibilità del campo da gioco, non si iscrisse al campionato di seconda categoria. Rovereto rimase così senza la prima squadra calcistica lasciando un vuoto nel paese non indifferente.
Passarano alcuni mesi fino a quando, la scorsa estatate, a Giacomo Bassi, attuale mister, Richard Martinelli, dirigente e coordinatore e Alex Maini, vice allenatore e coordinatore, venne l’ idea di “creare” una squadra amatoriale per i ragazzi del paese che erano senza una società dove giocare ma, perché tutto si realizzasse, mancavano due cose fondamentali: un campo da gioco e i fondi per l’iscrizione al campionato dilettanti UISP.
Così, con il massimo impegno possibile e con tanta volontà , Giacomo, Richard a Alex, dopo numerose ricerche, sono riusciti a trovare il campo adatto a Villanova (Mo) e ad avere la possibilità di utilizzare per gli allenamenti i campi della Parrocchia di Novi e al Club 33.
Dopodiché Richard Martinelli, andando a bussare nei vari negozi e nelle aziende del paese, è riuscito a recuperare quel tanto di soldi sufficienti a pagare l’iscrizione al campionato.
Così ad oggi, dopo tante difficoltà, la squadra è potuta partire e la rosa della Roveretana è formata da oltre 20 ragazzi che hanno colto con entusiasmo la chiamata della “società” per questa nuova avventura.
Per parlarvi un po’ meglio di questa squadra, abbiamo voluto intervistare per voi l’allenatore Giacomo Bassi e il dirigente sportivo Richard Martinelli:
Come è nata l’idea di formare la Roveretana amatori nonostante tutte le difficoltà che vi si presentavano davanti?
Giacomo: “L’idea è nata nel momento in cui la ‘Polisportiva calcio Roveretana‘ ha ufficializzato, per il secondo anno consecutivo l’impossibilita di iscriversi alla seconda categoria, per problemi logistici.
Sapendo quanti ragazzi di Rovereto amassero giocare a calcio e fossero legati ai colori del paese io Alex e Richard, seduti al tavolo di un bar, abbiamo deciso di prenderci l’impegno di formare una squadra e di iscriverci al campionato dilettanti Uisp di Modena, con la speranza di ricreare quel momento di aggregazione sociale che questo sport sa creare e di cui il terremoto ci ha privato.”
Quale obbiettivo vi siete posti?
Giacomo: “L’ obbiettivo e quello di creare un gruppo di ragazzi roveretani con la passione per il calcio, dandogli la possibilità di divertirsi insieme e magari di far divertire il pubblico, mantenendo quella serietà che ha sempre contraddistinto la Polisportiva Roveretana negli ultimi anni.
La rosa è composta anche da giocatori che non hanno praticato calcio a certi livelli, l’obbiettivo per noi non è la vittoria, ma migliorarci partita dopo partita.”
Dopo le prime tre partite avete raccolto 4 punti, siete partiti con una sconfitta, poi un pareggio e l’ ultima giornata vi siete imposti con una vittoria netta. La squadra è migliorata ma quanti margini di miglioramento ci sono ancora?
Giacomo: “Infiniti. Tenendo conto del fatto che la preparazione è stata quasi completamente svolta sull’argine e per le via del paese, senza la possibilità di andare su un campo o di effettuare amichevoli, com’era prevedibile dopo la prima giornata, avendo finalmente i campi a disposizione i ragazzi hanno fatto passi da giganti in poco tempo dimostrandolo con i risultati ottenuti nelle ultime due partite.”
Quanto è stato impegnativo trovare gli sponsor e i fondi per l’ iscrizione al campionato?
Richard: “Trovare gli sponsor è stato molto impegnativo, un po’ per il periodo di crisi in cui è difficile trovare aziende disposte a sponsorizzare e un po’ perché il nostro progetto partiva da zero e quindi non potevamo offrire troppe garanzie. Ma, nonostante tutto, le aziende roveretane hanno voluto credere in noi e siamo riusciti così passo dopo passo a dare forma a tutto quello che vedete ora.”
Oggi, la Roveretana Amatori non è più un sogno o un progetto ma una realtà e finalmente questo paese, dopo tutto quello che ha passato, può dire di avere una sua piccola isola felice, sportivamente parlando, dove questo gruppo di ragazzi può, praticando sport, cercare di riportare un po’ di luce a Rovereto.
Come Mostardino.it non possiamo che fare il nostro in bocca al lupo a questa squadra per il prosieguo di questa bella avventura.
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