Un Carpi con un percorso a Gambero…. due passi avanti e uno indietro, forse solo così si può riassumere l’inizio di stagione della squadra biancorossa che in terra irpina sfoggia certamente la peggior prestazione della stagione. Stesso risultato di Cesena ma sostanza molto diversa. In Romagna la partita era stata giocata e larghi tratta dominata creando e dando sprazzi di spettacolo. Al “Partrnio” invece dopo soli 43 secondi la truppa di Vecchi era già con la bandiera bianca issata. Questo è quello che lascia più sgomento, perdere ad Avellino con una squadra con questa fame e con questo stato di forma ci sta assolutamente, ma farsi schiacciare su tutti i fronti in questa maniera non è accettabile. Le colpe dell’allenatore? Probabilmente un Lollo al posto di Pasciuti avrebbe aggiunto muscoli e nervo ad una linea mediana affondata come il coltello nel burro, e soprattutto avrebbe aiutato Poli ad arginare Zappacosta in versione “ira di Dio”. Anche i cambi hanno lasciato un pochino a desiderare: De Vistis? Giocatore di sicure doti tecniche ma sotto di tre gol probabilmente passare a due punte più Sgrigna era quanto meno auspicabile, invece anche in questo caso pare ci si sia accontentati di non prenderne altri. Di Gaudio? Contropiedista eccezionale ma se in campo gli spazi sono stretti Totò soffre e non poco. Inglese? Il “Bimbo” ha sicuramente fatto più e meglio di Cani ma la sensazione è che se gli si affiancasse una vera prima punta di ruolo il suo rendimento potrebbe crescere a livello esponenziale. Il resto sta nella testa dei giocatori e sarebbe lecito aspettarsi un approccio diverso da uomini di grandissima esperienza come Pesoli, Porcari e Sgrigna. Sono loro che nei momenti di grave difficoltà dovrebbero prendere i propri compagni per mano e trascinarli alla reazione. Invece Sabato sono sembrati loro i più nervosi e i più fuori dalla partita. Il problema del Gol? Beh sinceramente li dare la colpa al mister è quanto di più sbagliato perchè anche ad Avellino ci sono stati beh 5 tiri nello specchio. Semmai il problema resta il fatto che il 70% delle conclusioni arriva da conclusioni da fuori area, chiaro sintomo di poco peso in attacco e specialmente dentro all’area.
Ma la cosa francamente più difficile da comprendere è il disfattismo che circola in queste ore. Non bisogna dimenticare che se il campionato finisse oggi il Carpi sarebbe salvo senza nemmeno passare per i play out. Non male per una società che si affaccia per la prima volta in questo palcoscenico e con una rosa allestita con risaputi problemi di budget e di appeal della piazza. Per cui la speranza è che tutto il popolo biancorosso possa stringersi attorno alla squadra e a questo mister per cercare, remando tutti nella stessa direzione, di trovare quella continuità di risultati che premierebbe il grande lavoro fatto dalla società in questi anni e dal mister e dai giocatori durante ogni settimana.
Da Sabato si parte con un trittico di sfide che vedrà i biancorossi opporsi a Latina ( in casa), Trapani (fuori) e Crotone (ancora in casa). In questi 270′ si potrà certamente verificare se il Carpi avrà trovato quella continuità fondamentale per salvarsi in un campionato così lungo ed equilibrato.
TABELLINO E PAGELLE
AVELLINO (3-5-2): Terracciano 7; Izzo 6.5, Peccarisi 6.5, Pisacane 6; Zappacosta 7.5, D’Angelo (dal 32′ st Millesi s.v.), Arini 6, Schiavon 6, Bittante 7; Castaldo 6.5 (dal 42′ Angiullis.v.), Galabinov 7 (dal 23′ st Soncin 6.5). A disposizione: Seculin, Fabbro, De Vito, Dia Pape, Herrera, Massimo. Allenatore: Rastelli.
CARPI (4-4-2): Kovasic 5; Letizia 5, Poli 5.5, Pesoli 5, Gagliolo5 (dal 1′ st De Vitis 5.5); Concas 5, Porcari 5.5, Memushaj 6(dal 25′ st Di Gaudio 5.5), Pasciuti 5.5; Cani 5 (dal 1′ st Inglese5.5), Sgrigna 5. A disposizione: Nocchi, Bertoni, Della Rocca, Mbakogu, Sperotto, Lollo. Allenatore: Vecchi.
PAGELLE
KOVACSIK 5: Decisamente poco reattivo in tutti e 4 i gol. Sia chiaro non ha responsabilità personali poichè se in Serie B si consentono 4 tiri in porta a specchio spalancato non si può crocefiggere il portiere, tuttavia Adam non pare il “felino” tra i pali abituati ad ammirare solitamente. Anzi in tutte le marcature abbozza goffi tentativi di tuffo. Partita no come per gran parte della squadra.
LETIZIA 5: Brutta prestazione del folletto napoletano; al di là dell’insufficienza generale attribuita a tutto il reparto difensivo, Gaetano quelle volte che riesce a sganciarsi in proiezione avanzata effettua dei traversoni completamente sballati o comunque ingiocabili. In difesa sbaglia un paio di diagonali e in generale perde nettamente il confronto con il 20enne Bittante.
PESOLI 5: Il voto poteva essere anche leggermente inferiore. Non è così poichè l’azione più pericolosa del Carpi in tutta la partita la genera proprio lui, con un colpo di testa sottomisura su punizione di Sgrigna, disinnescato miracolosamente da Terraciano. Per il resto prestazione densa di errori macroscopici sia in fase di impostazione, si in fase di marcatura. Emblematici il primo e il terzo gol irpini: sul primo Gol di Galabinov è fortemente fuori posizione, mentre per quanto riguarda il momentaneo 3-0 si dimentica completamente di Castaldo al centro dell’area il cui liscio diventa involontario assist ancora per Galabinov che insacca completamente indisturbato.
GAGLIOLO 5: Assieme a Pesoli colleziona forse la prestazione meno brillante da quando si è preso con merito la maglia da titolare. Il secondo gol avellinese, quello di D’Angelo è propiziato da un suo errato disimpegno difensivo. (1 St’ DE VITIS 5.5: Non da alcun tipo di scossa e anzi la manovra viene rallentato. Giocatore dai piedi sopraffini non è certamente aiutato da un terreno in cattive condizioni. Pare ancora indietro dal punto di vista della brillantezza atletica)
POLI 5.5: Il meno peggio del pacchetto arretrato, rientrava da un fastidioso infortunio muscolare ma non si è certo risparmiato nella corsa. Si trova sulla sua fascia di competenza un’indemoniato Zappacosta che lo salta spesso e volentieri. Qualche colpa anche sul quarto gol dove, come a Cesena, esce tardi nel contrasto e consente in questo caso a Soncin (1contro 2) di prendere la mira e impallinare Kovacsik per la quarta volta.
PORCARI 5.5: Il voto cresce grazie allo splendido quanto inutile gol del momentaneo 3-1. Ma la prestazione globale è insufficiente: litiga con tutto e tutti specialmente nella prima frazione, e sbaglia una quantità esagerata di passaggi anche orizzontali a pochi metri di distanza dal compagno di squadra di turno. In partite che si mettono male come ieri, se manca l’apporto non solo tecnico ma anche nervoso di veterani come lui, Sgrigna e Pesoli sono guai. Lecito dunque aspettarsi di più.
MEMUSHAJ 6: Partita di grande corsa per il soldatino, che come sempre è l’ultimo a gettare la spugna. Ci prova più volte dalla distanza, centrando lo specchio della porta solamente in un’occasione, nel primo tempo. Viene abbastanza incomprensibilmente sostituito nella ripresa e lui non la prende decisamente bene. (DI GAUDIO 5.5: entra per dare dinamismo e sfruttare le sue qualità nell’1 contro 1. Tuttavia la mancanza di spazi per innescare la sua progressione lo limita fortemente)
PASCIUTI 5.5: Partita incolore del Pasciu che soffre il folto e decisamente muscolare centrocampo campano. Mette un traversone delizioso nella ripresa sui piedi di Inglese che sbilanciato non riesce a capitalizzare.
CONCAS 5: Anche per “Cico” prova decisamente opaca. Non incide mai e a turno Bittante e Arini lo prendono in consegna non consentendoli di fare il gioco che predilige: quello in verticale inserendosi dalle retrovie.
SGRIGNA 5: Oggetto misterioso per tutta la prima frazione, cresce sensibilmente nella ripresa ma gli unici pericoli li crea da calcio piazzato. La cosa che più lascia perplessi è l’atteggiamento rinunciatario e al limite della svogliatezza di uno di quei giocatori che a Carpi è stato preso per fare decisamente la differenza.
CANI 5: Male l’attaccante abanese che vanifica le due buone prove precedenti con una prestazione non sufficiente. “Giogioneggia” per tutto il primo tempo per il campo non andando aggressivo sui contrasti, specialmente quali aerei, sui quali nelle ultime partite era apparso più tonico e volenteroso. Lascia il campo dopo 45 minuti, giocati al limite dell’indolenza. (1′ St INGLESE 6: Entra e vivacizza decisamente l’attacco biancorosso; tuttavia pare limitato nel ruolo di prima punta, a maggior ragione se entra in partite compromesse con la squadra avversaria tutta chiusa. La sensazione è che possa rendere molto meglio con una prima punta vera al suo fianco che gli lasci più libertà di inventare con i piedi. )
MISTER VECCHI 5: Lascia qualche perplessità la scelta di lasciare fuori dagli 11 titolari Lorenzo Lollo che era risultato fondamentale tatticamente nelle ultime partite. Anche oggi il centrocampista ex Spezia avrebbe potuto dare una mano e limitare maggiormente lo scatenato Zappacosta. Successivamente non convince la scelta di inserire De Vitis: sotto 0-3 era abbastanza lecito aspettarsi l’ingresso di due punte vere di ruolo che potessero sulle palle alte infastidire la difesa irpina. Preferisce invece inserire Di Gaudio decisamente limitato dalla mancanza di spazi necessari per attivare la sua falcata micidiale.