CARPI (Modena)- Resta solo il rammarico al termine di una gara ben giocata da due squadre in condizioni psicologiche e fisiche differenti. Il Carpi veniva dalla traumatica prestazione di Avvelino, mentre l’ermetico Latina di mister Breda dall’esaltante prestazione di Pescara culmine di sette prestazioni senza sconfitte con un solo gol al passivo. Di fronte la seconda miglior difesa del campionato contro il peggior attacco: sulla carta uno 0-0 scritto e invece le due squadre regalano una prestazione piacevole con diversi spunti interessanti.
Mister Vecchi sorprende tutti e lancia dal primo minuto Totò Di Gaudio dirottando Lollo al centro e De Vitis sorprendentemente in panchina. Dall’altra parte Roberto Breda opta per quel 3-5-2 che tanto gli sta portando gioco e risultati con Maltese e non Cejas in mezzo al campo.
PRIMO TEMPO
Partenza srpint dei padroni di casa che già al 2′ vanno vicini al gol con Di Gaudio pescato ottimamente da Cani in area ma murato da Figliomeni al momento della conclusione. L’ottimo avvio del Carpi pare spaventare gli uomini di Breda che escono dal gusio solamente al8′ grazie ad un disimpegno errato di Poli che consegna il pallone a Ghezzal prontamente atterrato da Pesoli che evita guai peggiori, dalla susseguente punizione nessun pericolo per Kovacsik. Ancora il Carpi al 12′ va vicino al vantaggio con Di Gaudio che servito in profondità da Pasciuti e dopo essersi sbarazzato di Figliomeni con una della sue “sterzate” a convergere verso l’area, calcia di potenza nello specchio della porta trovando l’opposizione coi pugni di Jacobucci. Carpi arrembante ancora vicinissimo al gol qesta volta con Poli che servito da corner da Sgrigna schiaccia incredibilmente a lato da due passi. Ma il calcio è uno sport a volte crudele e la sempre valida regola del gol sbagliato-gol subito colpisce anche il Carpi: è il 28′ quando un corner di Crimi viene rinviato fuori area dalla difesa biancorossa proprio sui piedi di Morrone che non ci pernsa due volte e calcia di collo pieno alle spalle di un incolpevole Kovacsik. Miglior modo non c’era per festeggiare il 35mo compleanno per l’ex capitano del Parma.
Il Carpi subisce il contracolpo psicologico e i fantasmi di ripetere la partita contro il Cittadella cominciano ad aleggiare sullo stadio “Cabassi”, specialmente quando al tepo scaduto, nella prima frazione si vede negare per be due volte il gol: prima con Sgrigna che da corner pesca Poli in area che colpisce a botta sicura trovando l’opposizione miracolosa di Jacobucci, e successivamente, sulla ribattuta si fionda Di Gaudio che colpisce a botta sicura trovando l’opposizione di un giocatore del Latina sulla linea di porta.
SECONDO TEMPO
La ripresa vede un Carpi affamato partire a testa bassa a caricare un Latina che capitola dopo soli 3′: è lo scatenato Totò Di Gaudio a procurarsi il calcio di rigore per atterramento in area che poi Memushaj magistralmente trasforma spiazzando Jacobucci. 1-1 e partita assolutamente riaperta.
Ci si aspetta un Carpi molto più incisivo sull’onda dell’entusiasmo e invece la squadra di Vecchi, stremata dalla comunque ingente massa di gioco e dal grande dispendio di forze nervose non riesce più a pungere dalle parti di Jacobucci e anzi rischia di capitolare in due occasioni: la prima al 35′ con Esposito che incorna su corner di Crimi con la palla ad un soffio dai pali di Kovacsik; e la seconda al 36′ Morrone tutto solo in area che calcia angolato ma debolmente un pallone bloccato miracolosamente dall’estremo difensore carpigiano. Non accade più nulla di rilevante e non sortiscono nessun effetto nemmeno i tentativi disperati di mister Vecchi di sbloccare la partita inserendo Inglese, Della Rocca e De Vitis. Dopo 5 minuti e nessuno spavento finisce la partita. 1-1 al “Cabassi” Due punti persi per il Carpi, sicuramente un punto guadagnato per il Latina ancora imbattuto sotto la gestione Breda.
TABELLINO:
CARPI (4-4-1-1): Kovacsic 6; Letizia 6, Pesoli 6, Poli 6, Pasciuti 6.5; Concas 5.5, Lollo 6.5 (42’st De Vitis S.V.), Memushaj 6.5, Di Gaudio 6.5 (33’st Della Rocca S.V.); Sgrigna 5.5; Cani 5 (22’st Inglese 5). A disp.: Nocchi, Bertoni, Gagliolo, Mbakogu, Sperotto, Liviero. All.: Vecchi 6
LATINA (3-5-1-1): Jacobucci 7; Figliomeni 6 (32’pt Brosco 6), Cottafava 6.5, Esposito 6; Ristovski 6.5 (38’st Milani S.V.), Crimi 7, Morrone 7, Maltese 6 (9’st Bruno 6),Alhassan 6; Ghezzal 6.5, Jonathas 6.5. A disp.: Pawlowski, Barraco, Jefferson, Cejas,Cisotti, Chiricò. All.: Breda 6.5
Arbitro: Ostinelli di Como. Assistenti: Avellano di Busto Arsizio e Petangelo di Nocera Inferiora; IV Uomo: Piccinini di Ancona
Marcatori: 27’pt Morrone, 3’st (rig.) Memushaj
Note – Ammoniti: Lollo, Memushaj, Jonathas, Concas. Recupero: 1’pt – 5’st“
PAGELLE:
KOVACSIK 6: Incolpevole sul gol, non chiamato a grandi interventi ma provvideziale quanto freddo nel negare nella ripresa il secondo gol allo scatenato Morrone.
LETIZIA 6: Tanta spinta, tanta corsa ma poca precisione. Il ragazzo dimostra di avere la gamba ma deve necessariamente crescere anche dal punto di vista qualitativo. Tanti cross ma pochi a destinazione; certamente non aiuta le punte che già di loro hanno le polveri bagnate in questo periodo.
PESOLI 6: Anche per lui non una giornata particolarmente densa di lavoro ma tenere a bada due attaccanti del calibro di Ghezzal e Jonatas non è un compito facile. Bravo a contenere i non pochi contropiedi laziali specialmente nella ripresa dove rallentando l’avanzata dei nerazzuri ha consentito ai compagni di rientrare ed evitare pericoli dalle parti di Kovacsik.
POLI 6: Sbaglia qualche appoggio di troppo e specialmente nel primo tempo un suo errore in disimpegno per poco non manda in porta Ghezzal. E’ bravo a crescere di rendimento col passare dei minuti e a tenere sempre più lontane le punte di Breda.
PASCIUTI 6.5: Non è un caso se risulta sempre tra i migliori. Praticamente non si era allenato per tutta la settimana e riesce lo stesso a condurre in maniera più che buona una partita di grande sacrificio impiegato da terzino mancino. Non si limita a contenere le sfuriate di Crimi ma è prezioso anche in fase offensiva con continue sovrapposizioni e lanci illuminanti a cercare lo scatto di Di Gaudio. Andrebbe clonato!
LOLLO 6.5: Ad oggi il Carpi per avere un’assetto equilibrato non può prescindere dal mastino ex Spezia. Prende un giallo dopo pochi minuti che avrebbe limitato anche solo psicologicamente chiunque, ma non Lorenzo, vero gladiatore che per 87′ corre, lotta, prende e da calci e recupera una gran quantità di palloni. Non è un caso se ad Avellino gli irpini la partita l’anno vinta soprattutto a metà campo (dal 42′ De Vitis s.v.)
MEMUSHAJ 6.5: Costanza di rendimento impressionante, è un moto perpetuo del quale il Carpi non può assolutamente fare a meno. Segna il rigore del definitivo 1-1 e con questo gol sale a 2 reti stagionali affermandosi momentaneamente come miglior marcatore del Carpi in questa stagione. Bene lui ma quest’ultimo dato deve far riflettere…
DI GAUDIO 6.5: E’ la mossa a sorpresa di mister Vecchi che alla vigilia aveva lasciato intendere che avrebbe utilizzato De Vitis dal primo minuto dirottando Lollo sulla sinistra ad “aiutare” Pasciuti in fase di non possesso. E invece ecco Totò… decisamente uno tra i migliori in campo grazie alla sua brillantezza (non sempre sinonimo di precisione) e alla suo scatto bruciante. Nel primo tempo Cani lo mette davanti al portiere, fermato solo all’ultimo da Figliomeni; nella ripresa si procura immediatamente il rigore che poi sarà decisivo ai fini del risultato. (dal 33′ st Della Rocca s.v.)
CONCAS 5.5: Corre tanto ma spesso a vuoto e rispetto ad altre partite risulta anche poco presente negli ultimi 20-25 metri. Abbastanza sottotono in questa partita probabilmente necessita di un turno di riposo.
SGRIGNA 5.5: Va ad intermittenza, non costante come rendimento durante i 90 minuti; con tutta probabilità le 33 primavere unite al ruolo estremamente dispendioso al quale è chiamato a rispondere ne limitano significativamente l’incisività offensiva. Lasciato in campo per tutta la partita, negli ultimi venti minuti si nota palesemente il suo calo fisico.
CANI 5: Partita incolore dell’attaccante della nazionale albanese che non riesce mai ad essere incisivo e arriva spesso e volentieri in netto ritardo sia sui cross che sui suggerimenti palla a terra. Sicuramente questo modulo non lo aiuta lasciandolo spesso e volentieri a “battagliare” con due o tre uomini all’altezza delle bandierine del corner ma in certi frangenti ci mette del suo sbagliando appoggi anche a pochi metri di distanza. Esce applaudito per l’impegno ma non possiamo aspettarci di sbloccarci dal punto di vista realizzativo giocando solamente con lui abbandonato nella matà campo avversaria. (dal 22 s.t. Inglese 5: Buon minutaggio a disposizione del “Bimbo” che però tradisce le attese facendosi continuamente anticipare e non dando mai la sensazione di andare cattivo sui contrasti. Prova decisamente sottotono)
MISTER VECCHI 6: Non li si può imputare di non aver preparato minuziosamente la partita o di non aver rischiato qualcosa per vincerla. Si gioca da subito la carta Di Gaudio scoprendo la squadra ma regalandole imprevedibilità, forse si gioca troppo tardi la carta della seconda punta che avrebbe specialmente dopo aver acciuffato il pareggio, sull’onda dell’entusiasmo, dato quel peso e quella profondità mancate poer tutta la partita. Ora lo spetta il banco di prova Trapani per cercare quella continuità di risultati vitale per potersi salvare senza affanni in serie cadetta.