CARPI– Quella di ieri, Sabato 21 Dicembre 2013 è un’altra di quelle date da incidere per sempre nella storia di questa piccola e ambiziosa realtà del calcio italiano chiamata Carpi. Si perché fa sorridere pensare che cinque anni orsono i biancorossi veleggiavano ai limiti del calcio dilettantistico e ora i carpigiani possono addirittura vantarsi di aver battuto una corazzata chiamata Palermo che fino a qualche stagione fa era impegnata niente meno che in Europa League.
Una vittoria anche e soprattutto per mister Vecchi, direttore d’orchestra preparatissimo troppo spesso criticato ingiustamente per il solo demerito di provare a giocare a viso aperto contro chiunque. L’ex tecnico del SudTirol non è uomo da calcoli o da tabelle di marcia, il suo motto è: “contro chiunque per fare la partita”, e anche ieri non è stata fatta eccezione.
Il tutto condito da un “Cabassi” pieno vestito a festa e da brividi al momento del Gol di Memushaj; insomma la Carpi sportiva si gode uno dei momenti più alti della propria storia e tuttociò grazie ad una cordata di imprenditori carpigiani che con passione e sacrifici stanno facendo sognare un’intera città.
Inutili quanto stucchevoli le proteste di un Palermo che ha dovuto semplicemente fare i conti con una squadra più affamata e diretta da un allenatore che ha saputo leggere la partita e motivare la propria squadra meglio di quanto non abbia fatto l’irascibile Iachini.
TABELLINO
CARPI (4-3-3): Kovacsik 6; Pasciuti 7.5 (dal 92’ Sperotto s.v.), Pesoli 7, Romagnoli 7, Gagliolo 7.5; Porcari 7; Concas 7, Lollo 8, Memushaj 7.5, Di Gaudio 7.5 (dal 87’ Letizia s.v.); Mbakogu 7 (dal 78’ INGLESE s.v.).
A disposizione: Nocchi, Bertoni, Della Rocca, Kirilov, Cani, Sgrigna. All.: Stefano Vecchi 8.
PALERMO (3-5-2): Ujkani 6; Munoz 5.5, Milanovic 5, Andelkovic 5; Pisano 6, Bolzoni 5 (dal 87’ Lores s.v.), Ngoyi 6.5 (dal 53’ Lafferty 5), Barreto 6, Daprelà 5.5; Belotti 5.5, Hernandez 5 ( dal 73’ Verre s.v.).
A disposizione: Fulignati, Di Gennaro, Troianiello, Lores, Morganella, Terzi, Bacinovic. All.: Giuseppe Iachini 5.
Arbitro: Candussio
Marcatori: Memushaj(C) 71’s.t. rig.
Ammoniti: Porcari(C), Bolzoni(P), Barreto(P), Munoz(P), Mbakogu(C), LolloC),
Espulsi: Daprelà(P), Milanovic(P), Perinetti (P), Iachini (P)
PAGELLE
KOVACSIK 6: Partita non complicata ma gestita decisamente bene anche nelle uscite, tranne una a novantesimo scoccato che fa tremare tutto il “Cabassi”, per sua fortuna, una difesa in versione “monster” risolve in maniera indolore il suo unico errore. Fantastico nel primo tempo a sbarrare la porta a Belotti nell’unica occasione di rilievo del Palermo in tutta la partita.
PASCIUTI 7.5: Per “Pasciu” ormai non ci sono più aggettivi. Giocatore universale, sa coprire almeno 6 ruoli alla perfezione. Bandiera e cuore di questo Carpi, fa una partita perfetta non solo di contenimento ma anche di grande propulsione. Nella prima frazione di gioco grossa parte della mole di gioco dei biancorossi si svolge proprio nella sua zona di competenza. Dalla sua parte non si passa e del Palermo bloccate le fascie e azzerati i rifornimenti alle punte per via centrale resta davvero poco. (dal 92’ SPEROTTO s.v.)
PESOLI 7: Se non ha fatto una prestazione perfetta, ci manca comunque davvero poco. Leader assoluto, comanda la difesa alla perfezione, parla e tranquillizza i compagni, non perde un pallone e annulla assieme a Romagnoli due clienti per nulla comodi come Hernandez e Belotti. Nella ripresa con l’ingresso del nazionale nordi-irlandese Lafferty non solo non va in difficoltà ma addirittura gli viene semplificato il compito avendo un punto di riferimento più statico da marcare. Elagante nei tocchi ma finalmente pratico, dà tutto e esce da gladiatore tra gli applausi del “Cabassi”.
ROMAGNOLI 7: Partitone anche per l’altro centrale difensivo, Simone Romangoli. Il “folosofo” apparte una disattenzione su un lacio da metà campo di Barreto per Belotti, non sbaglia nulla o quasi e assieme a Pesoli , se in forma entrambi, formano una delle coppie di centrali meglio assortite di tutta la cadetteria. Due bodyguards invidiabili per Adam Kovacsik che dovrebbe dopo questa bella prova essere il custode della porta biancorossa perlomeno fino al 29 Dicembre.
GAGLIOLO 7.5: E’ il “Thor” Gagliolo ammirato a Modena. L’intesa tra lui e Di Gaudio pare ottima e i due parlano spesso in campo intendendosi a meraviglia. Dalla sua parte non si passa e per quanta gamba ci metta Pisano non riuscirà ad effettuare un traversone in tutta la partita. Ma Gaglio non è solo grande senso della posizione e prepotente fisicità…. Quando i minuti scorrono e le gambe si fanno pesanti per tutti, lui esce dai blocchi e si sgancia anche in progressioni offensive che fanno inevitabilmente abbassare il baricentro avversario. La domanda sorge spontanea.. Quanti difensori mancini in Italia, più nello specifico in Serie A hanno la sua struttura fisica, la sua corsa e la sua duttilità tattica?
PORCARI 7: “Pippo” è uomo da grandi partite. Sontuoso a La Spezia, vero faro nel Derby del Braglia e anche contro il Palermo sfoggia una prestazione maiuscola. Si carica sulle spalle la responsabilità di tutta l’impostazione lasciando a Memushaj il compito di tentare accelerazioni palla al piede e a Lollo il compito di interditore. Si smarca in continuazione e corre sempre in soccorso del compagno raddoppiato fornendogli sempre uno scarico sicuro. Pochi fronzoli e tanti deliziosi cambi di versante. Non fa mai correre a vuoto i compagni ma premia ogni scatto con lanci precisissimi. Con l’uscita dal campo di Ngoy poi ha vita ancor più facile e giganteggia fino al 95’.
MEMUSHAJ 7.5: Trasforma imparabilmente il rigore che regala tre punti di platino e blasone al Piccolo Grande Carpi. Match-winner dal cuore grande: al momento di calciare infatti va col pallone in mano da Totò Di Gaudio per chiedergli se per caso se la sentisse di calciare contro la sua squadra del cuore. Un gesto da leader che certifica la fantastica intesa di questi ragazzi figlia del clima ottimo sia negli spogliatoi sia nella vita privata. Praticamente immarcabile per tutti i 90’, nessuno dei centrocampisti del Palermo ha nemmeno lontanamente il suo passo.
LOLLO 8: Sicuramente tra i migliori in campo, e il voto potrebbe anche essere più alto se non fosse che un’ingenuità in un tentativo generoso di recuperare un pallone a metà campo gli costi un cartellino giallo che non gli consentirà di giocare nel “Boxing Day” contro il Lanciano. Da un equilirio e una copertura incredibile e sgrava quasi completamente Porcari e Memushaj da compiti di copertura. Unico in campo con la maglia biancorossa a reggere l’urto dal punto di vista fisico al cospetto di questo Palermo. Vecchi lo francobolla a Barreto annullando quasi totalmente i rifornimenti centrali che unito al presidio perfetto delle corsie laterali priva gli attaccanti di qualsiasi pallone giocabile. Arma tattica impressionante. Spezia ma sei sicuro di aver fatto un affare a spedirci Porcari e Lollo?
CONCAS 7.5: E’ indiscutibilmente l’anno di Cico! Primo tempo da protagonista assoluto con le sue sgroppate sulla fascia destra coadiuvato da un grande Pasciuti. Nella ripresa paga, a livello di fiato, il grande apporto nella prima frazione sbagliando un gol tutto solo davanti alla linea di porta. Ma Cico è così: magari manca un appoggio ma poi tira fuori la magia quando meno te l’aspetti, quel colpo risolutore in grado di cambiare gli equilibri di una partita. E’ proprio con una genialata che si conquista il penalty che poi verrà trasformato da Memushaj : su un’innoqua palla destinata ad uscire dall’area, protetta da Daprelà, Concas si butta toccando con la punta del piede e facendola carambolare sul braccio largo dell’esterno palermitano completamente preso alla sprovvista.
E’ l’elemento destabilizzante in campo, corre come un gregario ma ha i colpi risolutori del campione… per Vecchi elemento insostituibile.
DI GAUDIO 7.5: Era la partita più sentita dal nostro Totò. Emozione visibile nel primo tempo passato a nascondersi ma soprattutto non molto servito dal regista Porcari. Nella ripresa cambia tutto: pronti-via, si ripresenta dagli spogliatoi con un accelerazione che mette in grave imbarazzo Munoz, ma di li in poi il gioco del Carpi si sposterà sempre sulla sua fascia di competenza. Pisano e Munoz vanno in imbarazzo costantemente e Iachini è costretto a francobollargli anche Bolzoni arretrando notevolmente il baricentro della sua squadra e aprendo praterie in mezzo al campo preda di Memusahj. (dal 87’ LETIZIA s.v.)
MBAKOGU 7: Che bella scoperta questo Jerry! Strapotere fisico unito ad una buona tecnica di base e ad un cambio di passo spaventoso. Quando riceve palla è rapidissimo a scaricare su Porcari favorendo gli inserimenti di Concas e Di Gaudio che beneficiando dei raddoppi sul centravanti nigeriano hanno vere e proprie praterie nelle quali effettuare le loro “scorribande”. Anche quando non tira in porta o non è nell’area mette in allarme le retroguardie avversarie. Chissà come sarebbe se potesse contare su un centravanti che capitalizzassse la sua mole di gioco ? Sognare d’altronde…. (dal 78’ INGLESE s.v.)
MISTER VECCHI 8: Una vittoria tutta sua! Si prende la responsabilità di rispolverare Kovacsik tra i pali dopo oltre 50 giorni di panchina, lascia fuori Letizia predilendo la duttilità tattica di Pasciuti e soprattutto esclude Sgrigna per inserire un mediano in più da francobollare a Barreto. Il coraggio non manca a questo giovane talento della panchina dunque; ma col coraggio non si vincono le partite, e la vittoria di ieri è frutto di una preparazione al match minuziosa e soprattutto sintomo di grande rispetto e dedizione che i suoi ragazzi hanno nei suoi confronti. Al primo impatto con la Serie B, alla guida di una squadra che la cadetteria non l’aveva mai vista impone il proprio gioco ovunque e contro chiunque, anche a costo di rischiare qualcosa. E’ vero che la storia dice che con Giuntoli gli allenatori non durano mai più di un anno ma qui ci sarebbe da fare un ragionamento serio……