LANCIANO (CH)- “Boxin Day” dolce più che mai per tutti coloro che hanno il Carpi nel cuore ma non solo. In un momento storico dove spesso e volentieri il calcio, specialmente quello italiano, fa parlare di sè per tutto ciò che è extra campo, c’è una piccola realtà nel cuore della laboriosa e nebbiosa Emilia che incanta tutti con la velocità e la spettacolarità del suo sistema di gioco. Quello che il Carpi ha offerto a Lanciano è stato uno spettacolo sotto tutti i punti di vista, capacità di reagire e soffrire nella prima parte del primo tempo e grande grandissima qualità nell’ora successiva. Ma andiamo con ordine:
Vecchi opta per un oculato ma per certi versi sorprendente turn over, visti i tanti impegni concentrati in soli 7 giorni, lanciando il suo pupillo Bertoni al posto di Porcari e in avanti Inglese al posto di Mbakogu. Dall’altra parte Baroni relega in panchina Minotti schierando De Cecco a metà campo e in attacco preferisce inizialmente Turchi a Gatto.
L’inizio è di quelli che abbatterebbero un pachiderma: il Lanciano, affamato come mai, attacca a testa bassa si rendi subito pericoloso dopo sol un minuto con una conclusione alta del frizzantissimo Piccolo. Al 5′ Romagnoli in uno scontro con Vastola esce dal campo col setto nasale rotto, proprio mentre il centrale è a bordo campo i padroni di casa passano: punizione tagliata di Mammarella, incornata di Turchi respinta miracolosamente da Kovacsik sulla quale si avventa Troest che ribadisce in rete. Passano due minuti e anche se ristabilita la parità numerica col reingresso di Romagnoli la difesa biancorossa traballa: cross dalla sinistra del solito Mammarella che non viene respinto dalla difesa ospite sul quale prova ad avventarsi il solito Vastola murato in corner da Gagliolo. Il peggio non è ancora passato perchè al 18′ Mammarella colpisce il palo direttamente su punizione sorprendendo un Kovacsik che attendeva un pallone scodellato al centro. Ma il calcio a volte è crudele e proprio nel momento migliore del Lanciano il Carpi trova il pareggio al 22′ con Memushaj abile a sfruttare un’ incertezza difensiva e a calciare velocemente in porta sorprendendo con un preciso tiro mancino un incerto Aridità. Il gol taglia le gambe al Lanciano che pian piano sembra sgonfiarsi non riuscendo più ad impensierire la retroguardia emiliana. Al 29′ il Carpi raddoppia: da stropicciarsi gli occhi la combinazione di prima e rasoterra Sgrigna-Memushaj che smarca Pasciuti in area abile a restituire il pallone all’accorrente Memushaj che perfora la difesa abruzzese e propone al centro un corss sul quale Inglese e Concas arrivano in leggero ritardo, ma non Letizia che dopo 80 metri di corsa esplode una cannonata di prima intenzione sotto la traversa. Esultanza sfrenata per i giocatori e per tutta la panchina e partita capovolta on solo a livello di risultato ma anche di inerzia.
Nella ripresa il canovaccio non cambia, Baroni si scopre ulteriormente passando ad un ultraoffensivo 4-2-4 ma così facendo scopre semplicemente il fianco ad un Carpi che al 54′ infierisce trovando la terza rete: Inlgese sradica palla dai piedi di Mammarella e si invola verso l’area della Virtus, vistosi chiuso dai centrali protegge palla e la consegna a Letizia che affonda sulla destra e disegna un traversone rasoterra che trova Concas appostato nell’area piccola che da due passi trafigge Aridità per la terza volta. E’ il gol che chiude la contesa, a nulla serve la girandola di cambi, il Lanciano non riuscirà più ad essere pericoloso dalle parti di Kovacsik se non con Mammarella, ultimo ad arrendersi con conclusioni abbastanza velleitarie dalla lunga distanza.
Dopo 4 minuti di recupero esplode la meritata gioia dei biancorossi che con questa vittoria incamerano ben 10 punti nelle ultime 4 giornate agganciando quota 27 punti a + 8 dalla zona retrocessione, a +6 dal Modena e a soli due punti dalla zona play off.
TABELLINO
LANCIANO (4-3-3): Aridità 5; De Col 5,5, Mammarella 7, Troest 6,5, Aquilanti 5; Buchel 5, Di Cecco 5,5, Vastola 5,5 (56′ Plasmati 5); Falcinelli 5 (64′ Gatto 5), Piccolo 6, Turchi 5,5 (74′ Fofana 5). A disp.: Amabile, Ferrario, Nicolao, Scrosta, Minotti, Verna. All.: Baroni.
CARPI (4-3-3): Kovacsik 7; Gagliolo 7.5, Letizia 8, Pesoli 7, Romagnoli 7; Bertoni 8, Concas 8 (77′ Porcari sv), Memushaj 8.5; Pasciuti 8, Inglese 8 (62′ Mbakogu 6.5), Sgrigna 7.5 (87′ Di Gaudio sv). A disp.: Nocchi, Kiakis, Sperotto, Liviero, Cani, Kirilov. All.: Vecchi.
PAGELLE
KOVACSIK 7: Adam da un segnale forte e chiaro: la ricerca del portiere nella sessione invernale di mercato non deve essere un ossessione. Partitone ieri per il “felino” ungherese che dopo aver subito un gol sul quale ben poco si poteva fare (perlatro bella prodezza sull’incornata precedente di Turchi), trema qualche minuto più tardi per una mischia sbrogliata da Gagliolo ma poi non rischia più nulla. Anzi, nel suo duello personale con Mammarella vince per distacco. Il capitano abruzzese infatti le prova davvero tutte per trafiggerlo: da punizione (colpendo il palo), e da conclusioni dalla lunga distanza trovando tuttavia sulla propria strada un Kovacsik decisamente in giornata di grazia.
LETIZIA 8: “Ne faccio uno all’anno quindi mi sa che per quest’anno sono a posto cosi”. Ci scherza su in sala stampa il nostro “pedolino”, ma probabilmente non si rende ancora bene conto di quale prodezza abbia estratto dal cilindro solo un ora prima. Una partita mostruosa, fascia destra presidiata in maniera eccellente e tante ripartenze palla al piede con fraseggi stretti anche al limite dell’area. Rischi che ci si prende solamente quando si sta bene di gamba ma soprattutto di testa, e Gaetano sta benissimo e lo ha ampiamente dimostrato ieri. Un gol e un assist, giocatore da bonus fisso per il fantacalcio!
PESOLI 7: Sempre più leader di questo gruppo. Ieri perfetto o quasi ma soprattutto resta splendido il gesto di arrampicarsi a fine partita verso la curva ospiti per ringraziare i 50 tifosi accorsi da Carpi e regalare la maglia alla piccola Matilda. Giocatore di qualità tecniche e temperamentali sprecate per la B con tanta umiltà pare essersi calato a perfezione alla realtà piccola ma ambiziosa di Carpi. Sergente della difesa, parla in continuazione dispensando consigli e tranquilità ad un reparto con potenzialità immense ma che fino a qualche partita fa soffriva di amnesie che incrinavano prestazioni eccellenti; con questo capitano però sognare si può…
ROMAGNOLI 7: il “filosofo” ieri ci ha mostrato tutto il suo lato “guerresco”. Prende dopo 5 munuti un colpo al volto da Vastola che avrebbe steso un elefante, lui ci rimette il naso. Da bordo campo assiste impotente al vantaggio dei padroni di casa, lui soffre.. i tamponi del Doc. Patrizi fanno male perchè il naso è rotto, ma di mollare i suoi compagni di avventura nessuna intenzione. Stecca sul naso per Simo e via che si torna in campo, a soffrire, a lottare a stringere i denti perchè il Lanciano galvanizzato, preme. Ma la nostra diga, formata anche da lui, regge; regge eccome e dal 22′ in poi il palcoscenico è solo nostro. Nemmeno il “grattacielo” Plasmati lo spaventa, venendo annullato dal tandem Romagnoli-Pesoli. Simone regge 90′ minuti col naso rotto, splendida prova di abnegazione e sacrificio… è lui il simbolo di giornata di questo Carpi dai polmoni operai ma dai piedi aristrocratici.
GAGLIOLO 7.5: E’ sempre sulle soglie dell’eccellenza il nostro “Thor”. Dice di no a Vastola che in mischia aveva cercato di spingere la palla oltre la linea bianca. Soffre come tutti i primi minuti, perchè sulla sua corsia c’è un Piccolo decisamente in palla, ma lui di forza edi corsa lentamente spegne le velleità del forte esterno abruzzese e calato lui si spegne lentamente tutto il pacchetto offensivo dei padroni di casa. Quanti difensori ci sono attualmente in Serie A MANCINI che possano ricoprire il doppio ruolo di centrale ed esterno??? E pare avere ancora ampi margini di miglioramento…..
MEMUSHAJ 8.5: L’uomo bionico sta incantando tutti i tifosi carpigiani ma anche tutti gli amanti del bel calcio. Attualmente non si pecca di blasfemia se lo si considera uno dei centrocampisti più forti della serie cadetta, o quantomeno uno dei giocatori più completi. Le sirene dalla serie A non mancano ma lui è un soldato e per questo sempre e solo concentrato sulla sua realtà: il Carpi. Anche ieri partita pazzesca che va ad alzare l’asticella dopo la già stupefacente prova offerta nella vittoria interna contro il Palermo. Il gol è il meno, Memu non sbaglia un pallone e ne recupera una quantità industriale, corre come un pazzo dal primo al 90′ non ha mai cali ne di prestazione ne tantomeno fisici… difficile dunque considerarlo umano. Il gol poi è un mix di furbizia e precsione chirurgica: bravo Sgrigna a notare la disattenzione della difesa abruzzese e a servirlo velocemente, poi fa tutto Memu con un fendente velenoso e angolato sul quale Aridità tuttavia non è esente da colpe.
BERTONI 8: Tenuto in naftalina per tanto troppo tempo! Per movenze, delicatezza e precisione di piede non può non ricordare il Pirlo dei primi tempi. E lui, il piccolo grande Luca è cresciuto nelle giovanili del Milan proprio con il poster in camera del playmaker più famoso al mondo. Di Vecchi è il pupillo, lo ha voluto a tutti i costi dopo averlo lanciato nella passata stagione al SudTirol, Giuntoli gli ha dato ascolto prelevandone metà cartellino proprio dal Milan. Il suo mentore, Vecchi per l’appunto per il momento lo paragona a Cigarini e ne tesse le lodi in sala stampa nel post partita sottolineandone la sua correttezza e la grande abnegazione negli allenamenti settimanali. Per quanto riguarda la partita, inizio timido, ma non poteva essere altrimenti dopo tanta panchina, poi come il buon vino va migliorando col tempo, e per l’appunto col passare dei minuti sale in cattedra con tocchi che smarcano alla perfezione i compagni e non fanno mai sprecare energie, sempre palla sui piedi o comunque sulla corsa. Da stropicciarsi gli occhi l’azione con il quale esegue in sequenza tacco per controllare il pallone, sombrero per eludere l’intervento di Buchel e infine finta di corpo per proteggere il pallone. Il Carpi alla ricerca di un centrocampista?? No grazie, rientra Bianco e mi tengo il mio piccolo genietto scuola Milan.
PASCIUTI 8: Manca un terzino mancino chi gioca? Pasciuti! Manca un terzino destro chi gioca? PAsciuti! Manca un mediano chi gioca? Pasciuti! manca un esterno avanzato chi gioca? Pasciuti! Non sono impazzito, il Carpi possiede ormai da cinque anni un giocatore non solo eclettico ma fantastico in qualsiasi zona del campo lo si utilizzi. Poi è fantastica la sua espressione che sprizza felicità dopo ogni partita vinta, un mix tra fanciullesca incredulità e poca voglia di prendersi sul serio. Sorride incredulo ad ogni complimento il “Pasciu” e anche davanti agli elogi del patron Bonacini che da sempre sostiene che andrebbe clonato non fa una piega. Soldatino inossidabile e ultracentenario per quanto riguarda le presenze in biancorosso. Per nostra fortuna il primo colpo di Gennaio è proprio il prolungamento per altre due stagioni di Lorenzo Pasciuti. Gli allenatori e le categorie cambiano, ma lui resta sempre indispensabile.
CONCAS 8: Un giocatore completamente cambiato rispetto alle passate stagioni. Sarà che Vecchi più volte lo ha dichiarato indispensabile, sarà che sente che a 27 anni sa chequesta è la sua grande occasione, sarà che la piazza lo ama e lo coccola così come la dirigenza tutta, ma “Cico” risulta un giocatore dall’approccio devastante a qualsiasi partita. Un giocatore così attualmente in questa B non esiste, così capace di fare alla perfezione le due fasi e di dare superiorità alla squadra sia in fase di ripiegamento ma anche e soprattutto in contropiede o in ripartenza. Dico ciò perchè al momento nessuna squadra è ancora riuscita ad arginare gli inserimenti di questo Concas che con i suoi movimenti non solo arriva con frequenza alla conclusione ma libera, spesso e volentieri, al tiro la punta centrale alla quale porta via sempre uno o due uomini. Sono già 4 i gol in stagione ad un passo dal suo record in biancorosso fermo a cinque…. ( dal 77′ PORCARI s.v.)
SGRIGNA 7.5: Luce di questa squadra, è uno dei protagonisti assieme a Memushaj e Pasciuti del Tiki Taka che porterà al gol del momentaneo 1-2 di Letizia. Scende spesso e volentieri fin sulla linea dell’area difensiva per dare un passaggio facile ai difensori sotto pressione. Diverte e si diverte, lancia palloni millimetrici senza guardare, perfetto interprete di quel calcio made in Vecchi, dove il pallone va tenuto rasoterra e deve sempre correre di pari passo con i giocatori. Il bel calcio ha bisogno anche di fonti oltre che di interpreti e Ale ha l’umiltà del campione preferendo giocare di squadra invece che cercare glorie personali. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Pesoli, un campione calato nella realtà della piccola ma ambiziosa società in ascesa. (dal 87′ DI GAUDIO s.v.)
INGLESE 8: Giusto premiare il “Bimbo” con un voto alto perchè la sua prestazione è decisamente convincente. Eleganza e finalmente anche grinta e forza fisica, ogni pallone che tocca è un ricamo, arriva sempre prima della “legnosa” coppia di centrali formata da Aquilanti-Troest e non si intestardisce alla ricerca della conclusione ma è indispensabile sia nella pressione che mette alla retroguardia abruzzese in fase di impostazione ma anche e soprattutto nello sfornare assist e passaggi illuminanti per gli inserimenti dalle retrovie. Messaggio chiaro anche per quanto riguarda il mercato punte: nessuna fretta o necessità, come per il portiere anche in attacco abbiamo soluzioni decisamente interessanti già ora. (dal 62′ MBAKOGU 6.5: entra a partita in corso e con la sua fisicità consente alla difesa di respirare tenendo spesso e volentieri il pallone lontano dall’area biancorossa, giusto che dopo il forcing imposto dal calendario rifiatasse almeno in partenza.)
MISTER VECCHI 10: Oggi proprio non si poteva non dare il massimo a questo allenatore a cui poco piace parlare, ma che tanto gradisce e ama lavorare e ottenere risultati attraverso il bel gioco. Al caldo asciutto delle sale stampa e all’incenso dei complimenti Vecchi preferisce il fango del campo di allenamento. Il Carpi al momento pratica il calcio più bello e spumeggiante di tutta la Serie B, palla rigorosamente a terra e tanta tantissima corsa. Allenatore con il perfetto controllo della situazione,del gruppo e la grandissima capacità di gestire le forze dei suoi ragazzi lanciando e inserendo al momento giusto anche alcuni ragazzi ultimamente poco utilizzati. La bravura non sta tanto nel farli giocare ma nell’inserirli in un meccanismo al momento al limite della perfezione e non solo non farli sfigurare, ma al contrario farli risaltare sottolineandone i punti di forza. Capacità che solo rarissimi allenatori hanno. Perfetto anche nella gestione dei cambi, forse l’unico punto nel quale aveva qualcosa da migliorare. Non si lamenta mai, non chiede mai nulla, fa con quello che ha ma soprattutto fa sempre grandi cose. Non è mai stato nello stile della coppia Giuntoli-Bonacini ma qui bisognerebbe seriamente pensare ad un rinnovo, c’è la possibilità di creare un ciclo con questo condottiero.
NOTE: Ammoniti: Gagliolo, Memushaj, Pasciuti (C), Buchel, Gatto, Vastola (V)
MARCATORI: 8′ Troest (L), 22′ Memushaj (C), 40′ Letizia (C); 54′ Concas (C).