CARPI- Grande protagonista del pomeriggio oltre al match-winner Ricardo Gagliolo anche e soprattutto la gradinata biancorossa con tre striscioni uno più significativo dell’altro. Il primo piccolo ma non meno significativo è per far sentire tutta la vicinanza possibile allo sfortunato Fabrizio Poli che come tutti sanno è stato operato per la rottura del legamento crociato. Il secondo ad inizio partita è per ringraziare società e giocatori per questo 2013 denso di emozioni indimenticabili. Ed infine il terzo ad inizio ripresa a ringraziare “Gigi” Della Rocca che nonostante in questa stagione sia stato utilizzato pochissimo e solo nella prima parte di stagione dimostra di essere rimasto nel cuore dei tifosi come uno dei protagonisti assoluti della promozione nella passata stagione sportiva.
Vecchi sorprende tutti e lancia dal 1’ Cani al centro dell’attacco preferendo il centravanti albanese ad Inglese per sostituire l’acciaccato Mbakogu. Romagnoli confermato al centro della difesa munito di mascherina “salva naso” e Gagliolo sull’out di sinistra nonostante il lutto che gli ha impedito di allenarsi nella giornata di ieri dovendo tornare a casa. Sgrigna ancora alle prese con problemi inguinali e nemmeno convocato per questa delicata e conclusiva sfida per quanto riguarda il girone d’andata.
IL MATCH
Carpi che parte subito all’assalto del fanalino di coda e al 4’ conge d’assedio l’area del portiere ex Cremonese Viotti: combinazione sulla fascia destra tra Letizia e Concas, cross di quest’ultimo, Zampano anticipa in angolo di un soffio Di Gaudio in agguato. Dal susseguente corner battuto corto, Memushaj scambia con Di Gaudio e conclude di prima intenzione trovando la pronta risposta di Viotti con i pugni. Sulla palla vagante si avventa Di Gaudio la cui conclusione è ancora murata in angolo dall’estermo difensore stabbiese. Al 9’ ancora Carpi vicinissimo al vantaggio stavolta con il capitano Pesoli abilissimo in torsione, nel cuore dell’area, ad indirizzare la palla sul palo più lontano trovando ancora il riflesso felino del portiere campano. Proprio Pesoli è costretto al fallo da ammonizione quando, al 19’, Di Carmine come un falco approfitta di un errato scambio tra Gagliolo e Romagnoli per involarsi verso l’area della porta difesa da Kovacsik. Computo dei cartellini gialli che viene pareggiato una manciata di minuti più tardi quando Mezavilla stende con le cattive Concas a ridosso della linea mediana del campo. Al 25′ vibranti proteste della panchina biancorossa quando Di Gaudio viene atterrato in area da Di Nunzio, per l’arbitro è tutto regolare. Al 28′ Lollo prova la botta dalla distanza, ancora Viotti spettacolare nel mettere in corner, forcing continuo ma gol che non ne vuol sapere di arrivare; si comincia a rivivere i fantasmi di inizio stagione quando la grande mole di gioco e di occasioni non veniva mai finalizzata. Alla mezzora atterrato Di Gaudio da Jiday ai 25 metri, dalla susseguente punizione magistralmente battuta, Memusahj coglie incredibilmente la traversa a Viotti battuto. Bisogna spettare il 39′ per avere notizie degli ospiti, ma per poco il Carpi non capitola: contropiede della Juve stabia con Jiday che dopo aver compiuto 50 metri palla al piede serve l’accorrente Suciu che mette al centro per Suciu che controlla magistralmente il pallone nel cuore dell’area e con una bella torsione colpisce in pieno la traversa. Brivido freddo sulla schiena dei tifosi biancorossi assiepati sulle tribune del “Cabassi”. Occasione che manda in archivio il primo tempo concluso senza nemmeno un minuto di recupero.
La ripresa inizia con lo stesso copione della prima frazione, al 50′ Occasionissima per il Carpi: corner di Memushaj respinto dalla difesa, Lollo al limite dell’area che apre sulla destra per Letizia che di prima intenzione effettua un tiro cross sul quale Concas si avventa ma incredibilmente il pallone viene tolto dallo specchio della porta da Cani a Viotti battuto. Mister Vecchi non è soddisfatto del calo di ritmo dei suoi e ridisegna al 60’ l’assetto passando alle due punte togliendo Di Gaudio e inserendo il “bimbo” Roberto Inglese. Il cambio pare dare i suoi frutti ed al 65′ progressione di 70 metri da parte di Letizia che arrivato al limite dell’area calcia in porta, sulla palla vagante generata dalla respinta della difesa per un soffio non riesce ad arrivare Inglese per la deviazione vincente. Al 72′ secondo cambio nel Carpi che toglie dal campo Edgar Cani e inserisce Jerry Mbakogu che va a sistemarsi sulla fascia sinistra andando a posizionare Inglese al centro dell’attacco. Il Carpi non ha più forze e nemmeno l’ingresso in campo di Kirilov per Lollo e il conseguente passaggio al 4-2-4 pare dare nuova linfa ad una squadra evidentemente stremata dalle 3 partite in 8 giorni. Ma quando tutto il “Cabassi” era pronto ad applaudire comunque la squadra per la prova generosa accade la magia: è il 91’, corner di Memushaj va a vuoto Romagnoli ma smarca involontariamente Gagliolo che a porta sguarnita mette in rete. Il “Cabassi” esplode in un boato da brividi e tutta la panchina corre a sommergere il difensore ligure al primo centro in maglia biancorossa.
La resistenza ospite è spezzata in pieno recupero e per il Carpi è il 13 punto in 5 gare che consente ai biancorossi di godersi le vacanze in maniera più che tranquilla dall’alto dei suoi 30 punti con ancora la partita contro il Padova da concludere.
Pea cerca vitali punti per continuare a sperare nella salvezza e per fare ciò si affida in avanti a Sowe (preferito a Baraye) al fianco di Di Carmine.
TABELLINO
Carpi F.C.1909 (4-1-4-1): Kovacsik s.v., Romagnoli 7, Pesoli 6 (K), Letizia 7, Gagliolo 7.5, Memushaj 7, Porcari (VK), Lollo 7 (84′ Kirilov s.v.,), Concas 6, Di Gaudio 6 (60′ Inglese 6), Cani 5 (73′ Mbakogu 6).
A disp.: Nocchi, Bertoni, Sperotto, Liviero, Kiakis, Pasciuti.
All.: Vecchi 7.
Juve Stabia (3-5-2): Viotti 7; Di Nunzio 4, Lanzaro 5, Contini 5.5; Zampano 6, Suciu 6 (93′ Diop s.v.), Mezavilla 5.5 (K), Ghiringhelli 5.5, Jidayi 5 (61′ Caserta 5); Sowe 6.5 (66′ Baraye s.v.), Di Carmine 5.5.
A disp.: Branescu, Davì, Doninelli, Murolo, Martinelli, Parigini.
All.: Pea 5.5.
Arbitro: Gianluca Manganiello di Pinerolo.
Assistenti: Simone Di Francesco di Teramo e Stefano Bellutti di Trento.
Quarto ufficiale: Gianluca Aureliano di Bologna.
Recupero: 0′ p.t., 5′ s.t.
Angoli: 14-2
Ammoniti: Pesoli (C), Mezavilla (JS), Zampano (JS), Lanzaro (JS), Di Nunzio (JS), Baraye (JS)
Espulsi: Di Nunzio (JS)
PAGELLE
KOVACSIK s.v.: Giornata da sbadigli per il portiere ungherese del Carpi che trema quando verso la fine del primo tempo Sowe si gira in piena area piccola e fa tremare la traversa. A parte quell’episodio guantoni assolutamente puliti e non un intervento che sia uno a testimonianza delle evidenti difficoltà delle “vespe” in particolare in fase di conclusione.
LETIZIA 7: Gaetano chiude il 2013 con un’impennata decisa a livello di prestazioni. Si perché ai tanti elogi per quanto riguarda la passata stagione va comunque detto ad onor di cronaca che l’esterno campano ci ha messo qualche settimana ad ambientarsi in questo campionato per molti versi diverso dalla Lega Pro. Inizio difficile ma miglioramento costante e ora pare tornato il Letizia della passata stagione se non addirittura meglio. Anche nella sfida odierna, complice anche la scarsissima vena offensiva dell’esterno Ghirardelli si spinge per tutti i 90’ in continue scorribande che sempre o quasi riesce a concludere con un traversone. A fine gara sarannno ben 9 i cross partiti dal suo piede. Tanta corsa dunque ma anche doti balistiche e tecniche sempre più affinate; non è casuale il continuo pressing da parte di quattro club di Serie A per l’esterno che fino a due stagioni da militava nella Serie D nell’Aversa Normanna. Plusvalenza esagerata in arrivo in casa biancorossa…..
PESOLI 6: Partita decisamente agevole per il capitano del Carpi che impegnato quasi mai, si dedica più che altro a compiti di impostazione. Ammonito nel primo tempo per un fallo tattico su Di Carmine lanciato a rete dopo un malinteso tra Gagliolo e Romagnoli.
ROMAGNOLI 7: Voto alto non solo per la perfetta prestazione difensiva ma anche per il coraggio dimostrato nel voler scendere in campo con la mascherina a solo tre giorni dalla rottura del setto nasale in quel di Lanciano. Pericoloso anche in fase avanzata dove spadroneggia nell’area giallo nera in tutte le palle inattive. Il gol nasce da una sua “spizzata” che smarca il ben appostato Gagliolo.
GAGLIOLO 7.5: Per Il nostro “Thor” è stata una settimana difficilissima. Non solo il lutto ma anche qualche acciacco dopo le due partite giocate in 4 giorni. Ma lui è un guerriero, un vichingo con la fame agonistica costante e il “sangue negli occhi”. Tenerlo fuori era semplicemente impossibile, e lui in campo dopo un approccio non perfetto, complice anche il viaggio compiuto nella giornata di ieri per correre al capezzale della nonna, sfodera un prestazione delle sue. Perfetto in difesa, complice anche la scarsa vena offensiva di Zampano alza il baricentro della propria posizione di minuto in minuto. E’ un epilogo fantastico la zampata con la quale a 90’ scoccato da un paio di minuti punisce la Juve Stabia e lancia in orbita i biancorossi. Per lui è il primo e pesantissimo gol con la maglia del Carpi. Anche per lui vale lo stesso discorso fatto per Letizia, tante squadre di serie A hanno posato gli occhi su questo eclettico difensore mancino capace di giocare indistintamente sia da centrale che da esterno mancino.
PORCARI 6: “Pippo” trotterella per il campo e disegna pennellate precise quanto gustose alla vista. La Juve Stabia non lo pressa quasi mai e lui ha tutto il tempo per stoppare il pallone e servire con una precisione vicina al 100% i compagni. E’ un giocatore di qualità superiore e non si esalta in sfide con così basso coefficiente di difficoltà.
LOLLO 7: Prestito con diritto di riscatto di tutto il cartellino; recita così la clausola che lega per il momento temporaneamente il Carpi con il suo gladiatore. Per lui Spezzino d’adozione il cammino ricalca per ampi tratti le orme del personaggio del fil di Ridley Scott. Ripudiato dalla suo amato Spezia, Lorenzo ha trovato una sua dimensione nel piccolo e ambizioso Carpi, le sue qualità fisiche e il suo essere indispensabile tatticamente lo hanno reso una pedina fondamentale nel Carpi di mister Vecchi. Vista la clausola quasi ridicola con il quale il Carpi potrebbe riscattarlo sarebbe un ottimo affare per il Carpi esercitarla per completare con il rinnovo di Pasciuti e il rientro di Bianco un centrocampo che risulta un mix perfetto tra fosforo e muscoli. ( dall’ 87 KIRILOV s.v. )
MEMUSHAJ 7: Giocatore di una costanza di prestazione spaventosa. Parla poco, corre tanto e tocca una quantità infinita di palloni sprecandone pochissimi. Se lasciato libero da rigidità tattiche diventa “illegale” in questa categoria con le sue scorribande palla al piede e le sue conclusioni secche, violente e precise. Va vicinissimo al terzo gol consecutivo in due occasioni entrambe nella prima frazione di gioco: la prima dopo una manciata di minuti con un’azione fotocopia a quella con la quale pareggiò il punteggio a Lanciano ma con piede e posizione opposti; e qualche minuto più tardi con la specialità della casa, il calcio piazzato dove squote incredibilmente la traversa a Viotti battuto. Ecco, se prorpio si vuol trovare il classico “ago nel pagliaio” si può far notare come manchi ancora nel suo bottino un gol da calcio piazzato, da sempre uno dei suoi punti di forza.
CONCAS 6: Partita di grande sacrificio per “cico” osservato speciale da parte della difesa campana. Pea sacrifica completamente la fase offensiva della catena mancina del suo gioco francobollando Ghirardelli proprio a Concas. Mossa azzeccata perché i palloni giocabili sono pochi e le occasioni da gol sono ancora meno. Nella ripresa va ad un soffio dal gol in mischia, nel cuore dell’area, ma a strozzargli l’urlo in gola ci pensa Cani che si traveste da difensore stabbiese e toglie letteralmente la palla dalla porta a Viotti ampiamente battuto.
DI GAUDIO 6: Totò è la mossa iniziale di Vecchi per cercare d spaccare immediatamente la partita e trovare il vantaggio nel più breve tempo possibile. La mossa pare avere anche successo perché nei primi 5’ il Carpi va vicinissima al vantaggio e in entrambe le azioni c’è lo zampino del folletto palermitano. Col passare dei minuti tuttavia il mordente e l’efficacia calano e la Juve Stabia prende le misure. Anche per lui la fatica di questo girone d’andata si palesa nella ripresa e Vecchi lo avvicenda con Inglese. (dal 60’ INGLESE 6: In mezzora di gara parte da esterno a supporto di Cani, poi con l’uscita del centravanti albanese e l’ingresso di Mbakogu torna nel suo ruolo, ovvero la punta centrale. Il suo ingresso vivacizza decisamente la fase offensiva dei padroni di casa )
CANI 5: Stupisce tutti la scelta di lanciare proprio lui e non Inglese almeno inizialmente al posto dell’acciaccato Mbakogu. Questa scelta ha una duplice chiave di lettura: la prima è certamente legata al discorso relativo al mercato; ovvero essendo Cani un giocatore in uscita poteva risultare un’ottima occaisone per riproporlo “mettendolo in vetrina” alla ricerca di potenziali acquirenti. La seconda va ricercata nella volontà di dare un’ulteriore possibilità ad un attaccante dai mezzi fisici evidenti ma dimostratosi almeno per il momento inadeguato alle trame di gioco di mister Vecchi. (dal 73’ MBAKOGU 6: Non è al meglio e Vecchi non lo rischia dal primo minuto nella sfida alla sua ex squadra. Tuttavia il suo ingresso diventa necessario per cercare di sbloccare una gara che pareva decisamente indirizzata allo 0-0. Nei 15’ concessigli da Vecchi ricopre il ruolo di esterno d’attacco ricoperto per tutta la passata stagione propro con la maglia delle “vespe”. ).