La battaglia per i diritti degli alluvionati continua. Giovedì 6 febbraio, a Bastiglia, presso il Borgo della Bastìa, dalle ore 20.30, sarà formalizzata con un incontro aperto ai cittadini la nascita del comitato NO TAX AREA PER LA BASSA.
Le dichiarazioni dei membri del comitato:
“Il comitato – spiega la portavoce Elisabetta Aldrovandi – è nato dall’esigenza di dare corpo alle migliaia di voci che, spontaneamente, si sono unite aderendo al gruppo FB, nato due settimane fa proprio con l’intento di rivendicare per l’Emilia, così martoriata da terremoto e alluvione, la No Tax Area e lo stato di calamità. Il gruppo conta circa 2300 iscritti, e già centinaia sono le persone che hanno sottoscritto l’adesione al Comitato.
“Non vogliamo finanziamenti o sospensioni dal pagamento dalle imposte – aggiunge Antonio Spica presidente del Comitato – ma il risarcimento del danno, ricercando altresì anche attraverso il ricorso alle Autorità Giudiziarie le eventuali cause che hanno provocato la rottura dell’argine, a partire da chi doveva garantire l’integrità per arrivare a chi forse, è stato incapace di gestire l’emergenza sin dalle prime ore.”
“Noi chiediamo – spiega Marco Nora, co-fondatore del Comitato con esperienza tecnica nelle ordinanze post terremoto – la no tax area o in subordine la Zona franca Urbana, rimborsi al 100 % dei danni subiti in tempi celeri; pretendiamo una gestione opposta a quella del post sisma, dove, a distanza di 20 mesi è stato erogato meno del 10 per cento della somma stanziata. È altresì indispensabile la sospensione per almeno 12 mesi delle rate di mutuo, finanziamento e leasing, delle utenze; oltre, ovviamente, lo stanziamento immediato di somme per la messa in sicurezza del territorio, e azioni opportune dirette alla verifica e all’accertamento delle responsabilità.”