La tecnica Limon è considerata una delle basi degli stili modern e contemporary, tanto che è attualmente insegnata nella quasi totalità delle scuole di danza europee e americane. La Compagnia Limon Dance Company di New York sta effettuando una tournèe europea e Carpi si è aggiudicata l’unica data italiana: domani, martedì 4 marzo, la stagione di Danza del Teatro Comunale propone dunque un importante appuntamento che è stato reso possibile grazie anche alla preziosa collaborazione di una carpigiana che lavora da anni presso la Compagnia, Anna Amadei.
Lo spettacolo sarà preceduto oggi e domani da uno stage tenuto dalla direttrice artistica Carla Maxwell presso la Scuola di danza Surya di via Marx 140 (per informazioni info@suryadance.net). Inoltre, presso il Ridotto del Teatro, martedì 4 marzo alle ore 18.30, ad ingresso libero, si terrà un incontro-conferenza alla presenza della stessa Carla Maxwell e di Rossella Battisti, giornalista che si occupa di teatro e danza per il quotidiano L’Unità. Nel corso dell’incontro verrà presentato il volume José Limon, Memorie interrotte, a cura di Lynn Garafola.
Senza dubbio tra le più importanti formazioni nel mondo della danza moderna, la Limon Dance Company ha continuato, negli anni, a portare avanti l’opera del suo fondatore, il coreografo americano di origine messicana Josè Limon, uno dei padri storici della modern dance. Lo stile che contraddistingue questa compagine è estremamente energico, quasi virile, fresco, forte, dinamicissimo. Li vedremo dunque impegnati a Carpi in una serie di pezzi diversi: da una coreografia che è una riflessione sul tema del tempo – sviscerata attraverso un cerchio, un circolo che riempie il palcoscenico e si muove maestoso, a significare la ciclicità, l’inesorabile scorrere degli anni, dei secoli, ad una ‘Chacona’, danza tipica della Nuova Spagna (l’attuale Messico) su musiche di Bach che fondono austerità e sensibilità.
Vedremo poi Etude, su musiche di Schubert e Come with me, ultima creazione con la quale la compagnia ha celebrato il sessantacinquesimo anniversario nel 2012. Ii ballerini della Limon Dance Company paiono scie di luce che, con immensa grazia e pulizia di forme, si spostano sul palcoscenico, saltano alti e sinuosi ma sempre privi di rigidità formali, di tecniche artificiose. La spontaneità del vivere e dell’esprimersi attraverso il corpo (principio etico che ha regolato tutta l’arte di José Limon, secondo il quale la danza doveva ‘cambiare il mondo’) si respira pienamente nell’interpretazione dei suoi ragazzi.