L’86° edizione degli Academy Awards ha certamente regalato spettacolo non solo grazie ai film e agli attori protagonisti della serata di domenica. I fuori programma (più o meno voluti) sono stati diversi e sono passati sotto gli occhi vigili degli spettatori di tutto il mondo che probabilmente non vedevano l’ora di pubblicare o “retwittare” sui social network le azioni dei propri idoli in questa serata dorata.
E’ il caso dell’ormai noto “selfie” scattato da Bradley Cooper insieme ad altre star hollywoodiane, che per un attimo ha distolto l’attenzione dalle statuette e che in sole due ore ha raggiunto la bellezza di oltre due milioni di “retweet”, conquistando un primato nel suo genere.
Ma le sorprese non sono finite qui, infatti proprio durante la cerimonia ha fatto il suo ingresso al Dolby Theatre di Los Angeles un fattorino con alcune pizze che hanno fatto rapidamente il giro della sala, facendo così uscire per un attimo l’intera platea dal normale protocollo che vorrebbe tutti eleganti ed impettiti davanti alle telecamere.
Non è stata invece una serata altrettanto speciale per alcuni attori tra cui spicca tra tutti Leonardo Di Caprio, il grande deluso della serata. La sua candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista in “The Wolf of Wall Street” sembrava dovesse portare ad un premio quasi scontato, e che personalmente pensiamo meritasse a pieno titolo, ma la statuetta è finita nelle mani di Mattew McConaughey lasciando così Di Caprio a mani vuote per l’ennesima volta, dato che, pur avendo ricevuta un’enorme quantità di riconoscimenti, non è mai riuscito a conquistare l’Oscar. Un’analoga delusione probabilmente ha assalito la produzione di “American Hustle” che su ben dieci candidature non ha ottenuto nemmeno un riconoscimento.
Infine non potevamo esimerci dall’elogiare nuovamente quello che per una sera è stato l’orgoglio italiano nel mondo: il film di Paolo Sorrentino “La Grande Bellezza” vincitore del premio Oscar come miglior film in lingua originale.
Il lungometraggio del regista napoletano conquista la tanto ambita statuetta 15 anni dopo quella vinta da “La vita è bella” (che allora però ne ottenne ben tre di Oscar, con anche quelli per il miglior attore protagonista e la miglior colonna sonora) e si unisce a quella lista di vincitori italiani che comprende anche “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores nel 1992 e, prima ancora, nel 1990, Giuseppe Tornatore con “Nuovo Cinema Paradiso”.
L’unica pecca di questo grande successo è stato l’inglese piuttosto “maccheronico” di Sorrentino che di certo possiamo perdonare.