La 5° tappa sarà una giornata che molti dei corridori al via avranno cerchiato in rosso sul calendario. 200 km di cui gli ultimi 100 senza pianura, costantemente intervallati da salita e discesa con gran finale in salita.
Partenza da Taranto e arrivo a Viggiano dopo appunto 200 km di cui la prima metà in pianura utili per chi vorrà cercare l’impresa da lontano con un’azione d’altri tempi, poi nella seconda metà ci saranno tre Gpm non troppo impegnativi, ma comunque sufficienti a testare le gambe dei vari pretendi alla vittoria finale se affrontati a ritmo sostenuto. La tappa è adatta alle fughe e se i capitani lasceranno spazio questo sarà il probabile epilogo, visti i molti corridori che vorranno approfittare dell’occasione per cercare di vincere una tappa. Questo renderà difficile per le squadre di chi vorrà fare classifica controllare la corsa.
Le difficoltà saranno rappresentate dai tre Gpm degli ultimi 100 km, senza pianura tra l’uno e l’altro per poter rifiatare e dall’andatura, che potrebbe essere molto elevata visto che i corridori saranno ancora freschi e molti vorranno cercare la fuga. Sarà la prima giornata difficile per i velocisti e potrebbe riservare qualche sorpresa a qualche capitano non perfettamente preparato ad affrontare il Giro.