CARPI– Si è concluso con un pareggio per 1-1 il recupero del match del campionato cadetto Carpi-Padova, sospeso a fine agosto al 26′ dopo un blackout all’ impianto elettrico dello stadio emiliano. Un pareggio che non accontenta tuttosommato nessuna delle due squadre che per necessità differenti necessitavano dell’interna posta in palio. Il Carpi in modo particolare esce da questa partita con due pesantissime ammonizioni che toglieranno a mister Vecchi la possibilità di schierare a cittadella sia Pasciuti che Concas riducendo all’osso le scelte per quanto concerne la retroguardia. Per quanto riguarda lalo spezzone di partita, padroni di casa in vantaggio verso la fine del primo tempo con Memushaj che sfrutta un erroraccio di Santacroce e davanti a Mazzoni è glaciale nel fargli passare la palla sotto alle gambe. Provvede Improta al 60′ a raffreddare gli entusiasmi emiliani e a pareggiare i conti con un tocco di punta, ad anticipare l’uscita disperata di Kovaksic, a conclusione di un triangolo che trova aperta e impreparata la difesa carpigiana. Il Padova ha anche l’occasione per passare in vantaggio qualche minuto dopo su punizione, ma stavolta il portiere emiliano non si fa sorprendere. Con questo pareggio il Padova aggancia il Cittadella in fondo alla classifica, la situazione dei veneti, però, resta critica. Per il Carpi invece un pareggio che lascia i biancorossi staccati di tre lunghezze dal treno dei play off ma soprattutto non aggiusta un cammino casalingo contraddistinto dal magro bottino di 2 punti in 5 partite casalinghe dall’inizio del 2014.
TABELLINO
CARPI (4-1-4-1): Kovacsik 6,5; Gagliolo 6, Pesoli 5, Sperotto 6, Pasciuti 5.5 (77′ Letizia sv); Porcari 5,5; Concas 6 Di Gaudio 5,5 Lollo 6, Memushaj 7; Ardemagni 6. A disp.: Consol, Kiakis, Romagnoli, Sarzi Puttini, Bertoni, Bianco, De Vitis, Sgrigna. All.: Vecchi.
PADOVA (4-4-2): Mazzoni 6,5; Almici SV (45′ Di Matteo 6,5), Carini 5,5, Ceccarelli 6, Santacroce 4,5; Iori 5,5, La Camera 6 (88′ Moretti sv), Musacci 6, Improta 6,5; Melchiorri 5,5 (80′ Rocchi sv), Vantaggiato 6. A disp.: Murano, Benedetti, Pasa, Vinicius, Buonaiuto, Pasquato. All.: Serena.
NOTE: Ammoniti: Carini, Iori, La Camera (P), Concas, Pasciuti (C)
MARCATORI: 45′ Memushaj (C); 60′ Improta (P).
PAGELLE
KOVACSIK 6.5: Bravo a farsi trovare pronto nonostante dal rientro dalle vacanze natalizie non fosse mai più stato impiegato. Nessun errore o sbavatura ma anzi un paio di buoni interventi. Incolpevole sul gol di Improta che gli ruba il tempo colpendo di punta da pochi metri; semmai qualcosa da dire sul fatto che la difesa abbia concesso con poca opposizione una triangolazione al Padova nel cuore dell’area biancorossa.
PASCIUTI 5.5: Non impeccabile oggi, soffre abbastanza nella ripresa gli inserimenti dalle retrovie dei centrocampisti veneti; nervoso si fa ammonire e rischia anche il secondo giallo, bravo Vecchi a leggere la situazione e a sostituirlo prontamente. Pesante la sua assenza per squalifica contro il Cittadella e difesa sempre più ridotta all’osso. ( dal 77′ LETIZIA sv)
PESOLI 5: Immobile sull’azione del gol di Improta dove si fa aggirare dalla triangolazione del Padova non opponendo resistenza. Pare ritornato sui livelli di inizio stagione, ovvero non certo esaltanti. Lecito aspettarsi da un giocatore della sua esperienza e bravura un livello di prestazioni diverso.
GAGLIOLO 6: Il migliore della difesa, sempre in grado di mettere in campo grande fisicità e impegno. Tuttavia rimaniamo dell’idea che le cose migliori le abbia dimostrate impiegato sull’esterno della linea arretrata, per cui è auspicabile un rientro il prima possibile di Romagnoli per poterlo dirottare sul out di sinistra.
SPEROTTO 6: Ritorna titolare dopo la partita pareggiata rocambolescamente a Bari e fornisce una prestazione concreta senza gravi sbavature. Spinge poco è vero ma dalla sua parte si soffre poco. Candidatura importante per la trasferta di Cittadella dove Vecchi per quanto riguarda la retroguardia avrà ancora una volta gli uomini contati con la squalifica di Pasciuti e le condizioni da verificare di Romagnoli e Legati.
PORCARI 5.5: Il gioco del Carpi non può prescindere da un suo stato ottimale di forma e “Pippo” attualmente non lo sta attraversando. Le trame di gioco biancorosse vivono del suo recuperare palloni al limite dell’area e del suo far ripartire rapidamente l’azione preferibilmente in contropiede. Tutto questo non accade in questo momento e il Carpi ne risente a livello di fluidità di manovra.
CONCAS 6: Fa il suo senza lode ne infamia. Sfiora il gol nella ripresa ma in casa ( eravamo in casa solo ad onor di calendario) è destino che “Cico” non riesca ad avere la vena realizzativa esterna. Con tutta probabilità se sarà recuperato Sabato al suo posto dovrebbe giocare Acosty.
DI GAUDIO 5.5: nello spezzone di primo tempo si pone in maniera decisamente frizzante mentre nella ripresa scompare letteralmente. giocatore brevilineo ed esplosivo, dovrebbe essere messo nelle condizioni di ricevere il pallone sui piedi più vicino all’area avversaria per poter conservare fiato e lucidità per saltare l’uomo e creare superiorità nei pressi della porta avversaria.
LOLLO 6: Solito grande apporto muscolare e di equilibrio ma come gran parte della squadra non sta attraversando il suo momento migliore. Tuttavia il Carpi non può prescindere in questa stagione, con questo sistema di gioco dall’ex spezzino.
MEMUSHAJ 7: E’ non solo il capocannoniere biancorosso del campionato ma è decisamente uno dei pochi giocatori con la possibilità di sconvolgere una partita con una giocata. Anche il gol odierno è una sintesi della sua caparbietà nella lotta su ogni pallone e della sua freddezza nel momento in cui arrivato in prossimità del portiere, trova la tranquillità di “freddarlo” mettendogli il pallone imparabilmente sotto alle gambe. Giocatore imprescindibile per il Carpi e ancor più devastante nel momento in cui viene sgravato da compiti di copertura o briglie tattiche.
ARDEMAGNI 6: Sicuramente partita avara di soddisfazioni per il Bomber biancorosso che non trova quasi ,mai palloni giocabili da scagliare verso la porta difesa da Mazzoni e si trova per necessità a dover giocare quasi unicamente di sponda. Poco accompagnato dal centrocampo e lasciato spesso e volentieri solo a lottare contro tutta la difesa padovana senza la possibilità di aiuti. non è certo questa la maniera per valorizzare la sua migliore qualità che risiede certamente nella sua vena realizzativa.