NOVARA- Debutto amaro per Giuseppe Pillon sulla panchina del Carpi ereditata da Stefano Vecchi. A decidere il match un rigore un rigore trasformato da Buzzegoli al 17’ della ripresa, dopo un primo tempo piuttosto equilibrato. Il Novara, dopo il vantaggio, non ha trovato per la verità nessun ostacolo sulla sua strada con un Carpi “sbiciolatosi” dopo aver incassato il gol. Anzi, è la squadra di Aglietti ad andare vicino al 2-0 con Sansovini ad 8’ dalla fine con Kovasik protagonista di un intervento decisivo.
Niente inversione di tendenza dunque ne scossa con l’arrivo del nuovo tecnico ex Reggina ed Empoli. Il momento no dei biancorossi continua e la classifica ora, (Carpi sorpassato anche dai cugini -rivali del Modena) si fa abbastanza preoccupante. Seconda sconfitta di fila in una settimana, un punto (e solo un gol segnato, Memushaj al Padova) nelle ultime quattro gare. Ed ancora una prestazione al di sotto delle attese e delle possibilità. Era particolarmente importante fare punti al “Piola” per tenere lontano proprio il Novara (quintultimo), e ultima squadra salva prima del fischio d’inizio. Ovviamente ora la distanza di sicurezza dalla zona calda si riduce drasticamente e diventa necesario ora ripartire a far punti per non vedersi risucchiati nelle zone paludose della classifica. Alle porte c’è un delicatissimo match al Cabassi contro l’Avellino martedì sera, nel turno infrasettimanale, che non potrà assolutamente essere fallito.
IL MATCH
Partita soporifera per il primo quarto d’ora con le squadre irretite dalla paura di perdere; al 19’ la partita si vivacizza, un miracolo di Colombi salva il risultato su un sinistro di Sansovini, bravo a girare al volo un traversone di Lepiller. Il Carpi abbozza una reazione al 26′ con una punizione di Porcari, per fallo di Crescenzi su Di Gaudio, che diventa velenosa per l’estremo difensore del Novara poichè sospinta dal vento a favore. Dal corner susseguente il Carpi va vicino al vantaggio con un colpo di testa ben angolato di Pesoli, Kosicky ci arriva e nega al capitano biancorosso la gioia del gol, sul pallone vagante si avventa Mbakogu che calcia a colpo sicuro ma si vede respingere il tiro a pochi centimetri dalla linea di porta. Il primo tempo finisce con un brivido: rischia infatti l’autogol Lollo al 43′ che anticipa Laner dopo un bel fraseggio palla a terra da parte dei piemontesi.
Al 10’ della ripresa Colombi si infortunaalivello muscolare ed è costretto a lasciare il posto a Kovacsik. Poco dopo l’episodio che decide il match: un’ingenuità di Gagliolo che trattiene vistosamente Lazzari in piena area sotto gli occhi del direttore di gara che non può far altro che assegnare il rigore: dal dischetto freddissimo Buzzegoli nello spiazzare Kovacsik e portare in vantaggio i padroni di casa. Il Carpi scompare dal campo e non riesce ad imporre nessun tipo di reazione apprezzabile, anzi al 27’ è Faragò a rendersi pericoloso colpendo al volo dal limite dell’area, ma Kovacsik si allunga e devìa in angolo. Al 46’ lo stacco di testa di Romagnoli non trova la porta su azione di calcio d’angolo. E’ l’epilogo triste di un’altra partita persa per un episodio ma giocata oggettivamente male. Gli effetti della “cura” Pillon non paiono essersi visti e anzi ancora una volta la squadra una volta colpita non è riuscita a trovare la forza per reagire al gol subito.
TABELLINO
MARCATORE: 62′ Buzzegoli rig. (N)
NOVARA (4-3-3): Kosicky 6,5; Crescenzi 6,5, Perticone 6,5, Vicari 6 (77′ Ludi SV), Lambrughi 6; Laner 5,5, Buzzegoli 6,5, Faragò 6,5; Lazzari 5,5 (79′ Rubino SV), Sansovini 6, Lepiller 5,5 (63′ Manconi 6,5). A disp.: Tomasig, Golubovic, Potouridis, Casarini, Marianini, Gonzalez. All.: Aglietti.
CARPI (4-4-2): Colombi 6 (54′ Kovacsik 6); Letizia 6, Romagnoli 6, Pesoli 5.5, Gagliolo 5; Concas 5,5, Porcari 5.5, Di Gaudio 6 (80′ Acosty SV), Lollo 6; Mbakogu 5,5, Ardemagni 5 (70′ Sgrigna 5,5). A disp.: Legati, Sperotto, Bertoni, De Vitis, Memushaj, Pasciuti. All.: Pillon.
NOTE: Ammoniti: Crescenzi, Farago’, Perticone, Vicari (N), Gagliolo, Letizia (C).
PAGELLE
COLOMBI 6: Provvidenziale su Sansovini nel primo tempo con un intervento che consente al Carpi di rimanere aggrappato allo 0-0; sarà importante ora verificare l’entità dell’infortunio in quanto giocatore fondamentale per questo Carpi. (Dal 54‘ KOVACSIK 6: entra da freddo e non delude. Ovviamente incolpevole sul gol dal dischetto di Buzzegoli, si regala anche un intervento tutt’altro che agevole sulla conclusione da fuori area di Faragò )
LETIZIA 6: Si propone e non i risparmia per quanto riguarda le proiezioni offensive. Ha la pecca di non crossare mai dal fondo ma di cercare sempre il traversone dalla trequarti che oggettivamente sono palloni difficilmente trasformabili in conclusioni pericolose dagli attaccanti. Fa tremare tutti quando verso la fine del primo tempo si accascia a terra toccandosi il ginocchio dopo uno scontro di gioco. Fortunatamente nulla di grave, solo una botta.
PESOLI 5.5: Molto superficiale nei disimpegni e in fase di impostazione di gioco. Spesso è il suo compagno di reparto a dover rimediare a passaggi non proprio precisi. Va comunque vicino al gol nell’azione più pericolosa del Carpi di tutta la partita con un bel colpo di testa disinnescato da un grande intervento di Kosicky.
ROMAGNOLI 6: Rientra al centro della difesa e il suo apporto si sente. Rimedia ad alcune sbavature in fase di impostazione da parte di Pesoli e va vicino al gol a tempo scaduto con un colpo di testa alto sulla traversa.
GAGLIOLO 5: Partita sfortunata per “Gaglio” che prima viene ammonito per un fallo inesistente e quindi, siccome diffidato, salterà la sfida interna di Martedì contro l’Avellino. Poi commette l’ingenuità di trattenere Lazzari proprio sotto gli occhi attenti del direttore di gara che non può far altro che concedere il rigore al Novara.
PORCARI 5.5: Primo tempo discreto impreziosito da un calcio di punizione che, complice il vento, per poco non sorprende l’incerto Kosicky. Poi nella ripresa il buio… soliti passaggi sbagliati e in generale non prende per mano la squadra quando , colpita, avrebbe bisogno della sua classe per poter abbozzare una reazione.
LOLLO 6: Partita di quantità per Lollo che schierato al fianco di Porcari da comunque ampie garanzie di copertura. Del Carpi è uno dei migliori. Nel primo tempo rischia l’autorete anticipando Laner servito nel cuore dell’area da Lepiller al termine di una bella triangolazione.
CONCAS 5.5: Prova impalpabile. Non incide minimamente e non fraseggia mai con Ardemagni o perlomeno non in maniera da poter mettere il bomber ex Chievo in condizione di calciare verso la porta.
DI GAUDIO 6: Primo tempo notevole con diversi spunti che mandano fuori giri il povero Crescenzi. Si procura punizioni a ripetizione e in generale tiene in grande allerta la difesa piemontese. Poi incredibilmente, come spesso accade nelle ultime partite, nella ripresa scompare del tutto. (Dal 80‘ ACOSTY sv)
MBAKOGU 5.5: Ha un’occasione importante nel primo tempo ma non è lesto a girare efficacemente in porta il pallone reso vagante dalla parata di Kosicky sul bel colpo di testa nel cuore dell’area da parte di capitan Pesoli. Poi nella ripresa non incide mai complici anche i rarissimi palloni giocabili che gli vengono recapitati.
ARDEMAGNI 5: Partita abbastanza sconfortante. Si diceva che con Vecchi soffrisse di solitudine. Beh con Pillon che gli affianca Mbakogu pare anche peggio. Per tutti i 70′ in cui resta in campo si pesta oggettivamente i piedi con il compagno di reparti e probabilmente soffrendo la mancanza di spazi tende ad eclissarsi dalla partita man mano che passano i minuti. Appena prima di uscire ha sui piedi una palla d’oro, che doveva solo essere messa al centro dove Mbakogu e Concas aspettavano il passaggio completamente smarcati e invece Matteo pecca di egoismo calciando in porta ma non centrando i pali. (Dal 70′ SGRIGNA 5.5: entra per Ardemagni nel tentativo di mettere in condizione le punte rimaste in campo di poter vedersi recapitare qualche pallone giocabile e invece nulla. Qualche spunto si ma fine a se stesso e non un pallone incisivo proposto alle punte.)
PILLON 5.5: Ovviamente era impensabile chiedergli miracoli. Tuttavia il modulo schierato dimostra sin dalle prime battute di non avere incisività e di non esaltare per nulla le caratteristiche delle punte in campo. Nella ripresa poi non osa, e inserisce Sgrigna togliendo Ardemagni. Ora è vero che l’attaccante milanese non stava certo vivendo una della sue giornate migliori; tuttavia la sua presenza avrebbe potenzialmente potuto creare qualche grattacapo in più alla difesa piemontese, a maggior ragione visto l’ingresso di un buon suggeritore come Sgrigna. Opinabile anche la scelta di non togliere nessun difensore nonostante il Novara dopo il gol si fosse arroccato nella propria metà campo.