CARPI– E’ un Daniele Faggiano, Direttore Sportivo del Trapani prossimo avversario del Carpi, a tutto campo quello intervenuto telefonicamente ieri sera all’interno della trasmissione radiofonica “Epicentro Sportivo” condotta da Enrico Bonzanini, Giulio Marchini e Nicolò Guicciardi; vi riproponiamo alcuni passaggi dell’intervista.
Direttore la ringraziamo di essere intervenuto e le chiediamo cosa ci può dire dopo le polemiche scaturite abbastanza in maniera ingrata dopo la sconfitta interna contro il Bari?
“Ha detto bene, io certe polemiche proprio non le capisco. Stiamo facendo un’ottima stagione e qualche piccolo passo falso i tifosi devono capire che ci può stare. Quella contro il Bari è stata una partita incredibile: colpa nostra rilassarci dopo il 2-0 dopo nemmeno un quarto d’ora ma la squadra di Alberti ha trovoato delle segnature incredibili. Il Calcio è anche questo e noi dobbiamo saper accettare questi verdetti”.
Come si spiega da uomo di calcio la crisi del Carpi? Un Carpi che al “giro di boa” era praticamente appaiato al suo Trapani e poi si è perso troppi punti per strada.
“Eh in effetti faccio fatica a spiegarmelo, a maggior ragione se si pensa che il mercato di Gennaio ha portato giocatori importantissimi a Carpi. Mi spiace molto per Vecchi che stava facendo un ottimo lavoro a mio modo di vedere, ma si sa che nel calcio i momenti difficili spesso vengono pagati da chi allena, in questo caso Stefano Vecchi. Ma ci tengo a ribadire un concetto che sono solito esprimere anche nella mia realtà: rivolgendomi ai tifosi, in questo caso del Carpi, dico che devono stare vicino alla squadra, anche se le cose non vano benissimo perchè per una città piccola come Carpi, avere una squadra in Serie B è troppo importante e tutto l’ambiente deve fare quadrato attorno a società e giocatori per uscire da questo momento difficile e trovare quei punti per centrare la salvezza. Possibilmente da Sabato prossimo (dice ridendo n.d.a)”.
La posizione in classifica del suo Trapani se la poteva immaginare ad inizio stagione? E più in generale come si spiega tre neopromosse in lotta per i play off e di contro la crisi di squadre storiche per la Serie B?
“Sulla posizione del Trapani ci speravo davvero tanto ed ero comunque convinto a mercato estivo chiuso di aver fatto un buon lavoro cesellando con inserimenti mirati un gruppo che aveva dimostrato di saper vincere. A Gennaio non ho fatto altro che constatare che la squadra girava bene e a quel punto mi sono limitato a cercare di puntellare il gruppo senza stravolgere nulla. Sul fatto che comunque tutte e quattro le neopromosse stiano facendo bene non ce nessuna sorpresa, forse non mi sarei aspettato di vedere il Brescia e il Varese soffrire fino alla fine per salvarsi e una Reggina essere in quella posizione, visti i proclami di inizio stagione”.
Se lo sarebbe mai aspettato un exploit così folgorante di un giocatore che la B non l’aveva mai vista come Mancosu?
“A dire il vero, in questa maniera non potevo immaginarmelo (21 reti in 30 partite tra campionato e coppa), però ci speravo e anche nella costruzione della squadra di quest’anno ho dimostrato di avere grande stima di lui come di tutto il nucleo storico della promozione della passata stagione. E’ all’evidenza dei fatti che ho cambiato pochissimo inserendo piccoli tasselli ad un gruppo consolidato, guidato da un tecnico, Buscaglia, che stimo molto”.
Averla qui, in una trasmissione radiofonica che si occupa del Carpi calcio, fa subito pensare al duello anche tra due Direttori Sportivi, Lei e Giuntoli, che in comune hanno la giovane età e la grande competenza forgiata dalla gavetta.
“La ringrazio, beh storie differenti ma in comune abbiamo che ci siamo fatti dal niente. Giuntoli a Carpi ha dimostrato negli anni grandi capacità anche nello scovare giovani talenti anche dai più remoti angoli delle province d’Italia”.
All’andata il Trapani offrì probabilmente la prestazione meno buona della stagione, ancora arrabbiato per quella prova?
“Tocchi un tasto dolente (ridendo). Si è stata una partita che se avessimo perso 9-10 a 0 nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Il Capi ci ha dominato sotto tutti i punti di vista e probabilmente come ho detto meritava una vittoria più rotonda. Fortunatamente di prestazioni di quel tipo, specialmente in casa non ne abbiamo più ripetute in questa stagione”.
La classifica parla chiaro, il Trapani è a quota 49, manca un solo punto per tagliare quella quota 50, che a detta di tutti da la aritmetica salvezza. Alla luce di ciò a Carpi sarebbe soddisfatto di un pareggio?
“Assolutamente no. Trovo sbagliato partire con l’idea di andare su un qualsiasi campo per fare le barricate. Io a Carpi posso anche perdere ma voglio che i miei ragazzi scendano in campo per vincere e alimentare in me e nella piazza tutta il sogno di disputare i play off. E poi ritornando alla gara di prima c’è una prestazione, mi riferisco a quella dell’andata vinta da voi per 0-1 da cancellare”.