Siamo alla seconda delle tre tappe terribili. La quindicesima tappa partirà da Valdengo e arriverà a Plan di Montecampione, un arrivo nella meroria del mai dimenticato Marco Pantani. Il Pirata sulla salita di Montecampione ha scritto una pagina di storia del ciclismo andando a ipotecare la vittoria del Giro del 1998 che sarebbe stata accompagnata di li a poco con la vittoria del Tour 1998, ultimo corridore a riuscire nell’impresa di fare l’accoppiata.
La tappa si svolgerà lungo un percorso di 217 km. Fino al km 197,7 la tappa sarà semplice, senza asperità se non qualche saliscendi giusto per scaldare il “motore” in vista dell’ascesa a Montecampione. Nei km che porteranno all’inizio della salita ci saranno sicuramente vari tentativi di portare fuori dal gruppo un manipolo di coraggiosi che cercherà di avvantaggiarsi prima della salita per poter poi resistere al ritmo maggiore che il gruppo comprendente i capitani sarà in grado di imprimere e potersi così giocare la vittoria di tappa che altrimenti sarebbe a solo appannaggio di uno dei corridori che punterà alla classifica finale del Giro.
La salita a Plan di Montecampione misurerà 18,650 km lungo i quali i corridori dovranno affrontare un dislivello di 1446 metri con una pendenza media del 7,8% e un picco massimo del 12% al km 7,5. A inizio salita i velocisti e rispettivi gregari abbandoneranno subito la compagnia del gruppo poi assisteremo a una lenta selezione portata dal ritmo che faranno imprimere alla salita i capitani dai loro gregari prima e poi loro stessi in prima persona poi nei km conclusivi dell’ascesa quando si dovrebbe assistere a qualche allungo nel tentativo di guadagnare secondi sugli avversari.