Siamo alle terza delle tre tappe terribili e il meglio lo abbiamo tenuto per la fine. La sedicesima tappa merita il podio tra le tappe più difficili di questo Giro. Tre Gpm tutti difficili da affrontare, Passo Gavia, Passo dello Stelvio e Val Martello tutto in “soli” 139 km unito alle due tappe affrontate precedentemente renderanno questa un inferno per i corridori.
Pronti via e dopo soli 5,7 km di discesa si comincerà la scalata al primo “gigante” di giornata il Passo Gavia. 16,5 km di lunghezza, 1320 metri di dislivello, una pendenza media del 8% e un picco massimo del 16% al km 6,5 porterà una pima selezione nel gruppo anche se essendo solo a inizio tappa con altre due salite impegnative nessuno potrà permettersi di staccarsi subito e rilassarsi altrimenti arriverà fuori tempo massimo, mentre invece qualche tentativo di allungo ci potrebbe essere da parte di quei corridori che vorranno curare la classifica dei Gpm e che vorranno cercare di vincere la tappa con una azione da lontano. Al termine della salita i corridori avranno 26 km di discesa per cercare di recuperare dallo sforzo.
Conclusa la discesa del Passo Gavia i corridori cominceranno subito l’ascesa al Passo dello Stelvio che quest’anno sarà anche la Cima Coppi, cioè il “punto” più alto che raggiungerà il Giro. La salita misurerà 21,7 km con 1553 metri di dislivello, una pendenza media del 7,2 % con picco massimo del 12% al km 10. Durante questa salita i velocisti e chi non avrà interessi nella tappa si sfilerà dal gruppo mentre potrebbe esserci qualche altro allungo per cercare di avvantaggiarsi e rientrare nell’eventuale fuga partita sul Gavia, ma nessun movimento da parte cei capitani che attenderanno l’ultima salita per provare a infiammare la corsa. Dalla cima dello Stelvio all’inizio della salita a Val Martello ci saranno 46 km di discesa e pianura.
L’ultima delle tre salite di tappa sarà la scalata a Val Martello, 22,3 km di lunghezza con 1422 metri di dislivello, una pendenza media del 6,4% e un picco massimo del 14% al km 16,5. A questo punto nell’ascesa a Val Martello chi avrà la forza per fare la differenza tra gli uomini di classifica attenderà probabilmente gli ultimi km per cercare lo scatto decisivo, mentre la vittoria di tappa potrebbe essere già appannaggio dei coraggiosi che avevano cercato la fuga nelle salite precedenti.