CARPI– Pillon rinuncia ancora una volta, e probabilmente in maniera definitiva a Matteo Ardemagni per riproporre lo schieramento con Sgrigna unica punta. Per il resto Porcari va a riprendere il suo posto a scapito dello squalificato Bianco.
Nel Pescara Cosmi lancia dal primo minuto sia Ragusa che Politano al fianco di Maniero. Mascara e Sforzini non al meglio si siedono in panchina.
Carpi che va alla ricerca di quella vittoria che metterebbe un macigno importante nella corsa alla salvezza dei biancorossi, abruzzesi alla ricerca di una vittoria per tornare nella zona play off.
TABELLINO
CARPI (4-1-4-1): Colombi; Pasciuti, Pesoli, Romagnoli, Gagliolo; Porcari; Memushaj (dal 53′ Letizia), Lollo, Concas, Di Gaudio (dal 53′ Acosty); Sgrigna (dal 91′ Inglese). All. Pillon
PESCARA (3-4-3): Pellizzoli; Capuano, Zauri (dal 53′ Nielsen), Bocchetti; Salviato, Brugman, Rizzo (dal 75′ Sforzini), Balzano; Maniero, Ragusa; Maniero (dal53′ Caprari). All. Cosmi
Marcatori: 17′ Di Gaudio, 87′ Sgrigna (rig.)
Note: amminiti: Pasciuti, Di Gaudio, Gagliolo (Carr), Maniero, Rizzo, Ragusa, Balzano (Sie)
PRIMO TEMPO
Meglio il Pescara nella prima parte di questo primo tempo con esterni abbastanza vivaci e terzini del Carpi spesso in affanno. Al 5′ prima occasione per il Pescara con Politano che conclude potente ma centrale. Poi da quel momento in poi è il Carpi a crescere con il passare dei minuti e di pari passo anche la prestazione di Sgrigna schierato in questa occasione, come a Siena, come unica punta.
Al 15′ il Carpi va vicino al vantaggio con Sgrigna che calcia dal limite dell’area non trovando lo specchio della porta; è il preludio al gol che arriva al 17′: corner di Sgrigna e incornata del tutto solo Di Gaudio che si insacca sotto l’incrocio dei pali.
Il vantaggio del Carpi fa innervosire gli animi e prima Psciuti viene ammonito per aver toccato il pallone con la mano sull’incursione dalla destra di Ragusa, poi dalla stessa azione scaturisce una mini-rissa nella quale sia Di Gaudio che Maniero vengono ammoniti per intemperanze.
Il finale di frazione, nonostante l’occasionissima capitata sui piedi di un ispiratissimo Di Gaudio disinnescato con un colpo di reni dall’attento Pellizzoli, arride ai pescaresi che vanno vicini al gol in due occaisoni: la prima con un incornata di Ragusa deviata con la mano di richiamo sopra la traversa da un attento Colombi; la seconda sempre sui piedi di Ragusa da distanza ravvicinata col trequartista che calcia di prima intenzione un fendente potente in porta trovando ancora una volta la risposta miracolosa di uno strepitoso Colombi.
Con un minuto di recupero va in archivio il primo tempo; da segnalare anche l’infortunio occorso a Di Gaudio che subisce una tacchettata in testa in un contrasto aereo e perdendo sangue viene medicato dallo staff medico biancorosso.
SECONDO TEMPO
Ripresa che comincia col Carpi tutto all’attacco alla ricerca del gol che metterebbe al sicuro il risultato. E ci va anche vicino con Lollo che calcia dal limite dell’area un destro preciso e potente che fa la barba alla base del palo.
Carpi vivace e garibaldino nella ripresa con Concas che da corner sciupa incornando tutto solo a lato della porta di Pellizzoli. Cosmi, infuriato per la prova incolore dei suoi, rompe gli indugi e inserisce Caprari e Nielsen per Zauri e Maniero passando ad un più offensivo 4-3-3. Il Carpi invece risponde sostituendo Mamushaj e Di Gaudio e per Acosty e Letizia al quale il “Cabassi” regala un fragoroso applauso per il suo ritorno dopo l’infortunio. Pillon chiude i suoi in un ermetico 4-5-1 con Acosty e Letizia col compito di ripartire in contropiede.
Pescara che al 66′ Va vicinissimo al gol ancora con Ragusa che di testa, dimenticato dai difensori del Carpi, colpisce di testa mancando di poco lo specchio della porta.
Pescara vicinissimo al gol al 70′ con una punizione magistrale di Caprari che coglie l’incrocio dei pali a Colombi battuto; il Carpi ora dopo la girandola di cambi ne esce con un baricentro ancor più basso e con un Pescara che nonostante la giornata non particolarmente brillante da ora l’impressione di poter pervenire al pareggio.
Cosmi le tenta tutte e inserisce “Nando” Sforzini per un mediano, Rizzo passando al 4-2-4 con la presenza di un centravanti di peso al quale poter recapitare palloni anche dalle retrovie.
Ma nel momento migliore del Pescara il Carpi chiude il match: da l’ennesimo corner di Sgrigna, Balzano tocca con la mano il pallone in piena area, per Maresca di Napoli e calcio di rigore e ammonizione per il capitano del Pescara. Dal dischetto Sgrigna non sbaglia e dedica il raddoppio assieme a tutta la squadra a Luca Bertoni seduto in tribuna. Bellissimo gesto da parte di tutta la squadra che dimostra grande attenzione e spirito di gruppo.
Non bastano sei minuti di recupero al Pescara per riaprire la partita il Carpi grazie ad un super Colombi, aurtore di due parate mostruose nel finale vince e ipoteca la salvezza. Al Pescara contestato dal proprio pubblico non resta ora che centrare la salvezza il prima possibile.