Giuseppe Schena, ex sindaco di Soliera ed esponente del Partito Democratico, terminato il proprio mandato è passato in pochi giorni dalla poltrona del comune di cui era amministratore a ricoprire il prestigioso incarico di presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Che gli amministratori locali di molti dei nostri comuni non avessero mai dovuto affrontare particolari difficoltà per trovare un lavoro (spesso in realtà pubbliche o partecipate) a termine del proprio impegno pubblico è cosa ormai nota ma, quello che lascia perplessi in questa vicenda è che proprio lo stesso Schena, evidentemente poco lungimirante sulle proprie sorti, solo verso la fine del 2013 aveva dichiarato, parlando del rapporto tra i partiti e le fondazioni bancarie che “la politica deve starne fuori. Le istituzioni hanno rapporti con le società partecipate e le fondazioni bancarie, i partiti no. E non è una questione di forma”.
La dichiarazione sarebbe stata raccolta meno di un anno fa proprio dalla Gazzetta di Modena che l’ha riproposta in un articolo pubblicato ieri dal titolo “Schena, tutto in cinque giorni“. Frase confermataci anche dalla giornalista dello stesso quotidiano Serena Arbizzi.
Una vicenda che non ha niente di illecito o penalmente rilevante sia chiaro ma che non fa che confermare come, quanto accaduto, non sia altro che l’ennesima prova del fatto che i rapporti tra banche e politica non solo esistono, ma sono anche ben consolidati.