«Même l’avenir n’est plus ce qu’il était» ebbe a scrivere quasi un secolo fa Paul Valery, scrittore e aforista francese. E oggi, in un’epoca di rapidi e talvolta sorprendenti cambiamenti, che il futuro non sia più quello di una volta è ancora più vero. Ne sono perfettamente consapevoli Federica Broccoli e Flavio Cabrini, consulenti aziendali con alle spalle una ultradecennale esperienza e già ospiti a fine maggio di una puntata della trasmissione “Il Mostardino per le imprese”, che sul web hanno lanciato un portale per la ricerca e la selezione del personale che si caratterizza per l’originalità della mission e che – come vedremo – coltiva un sogno. Con loro abbiamo voluto approfondire le tematiche già trattate nel corso dell’intervista radiofonica.
Definiamolo meglio: cos’è OSM Lavoro?
Federica Broccoli: «Tecnicamente è un portale nel quale è possibile registrarsi per avanzare la propria candidatura per le offerte di lavoro che compaiono già nella bacheca che spicca nella home page. Ma l’ambizione è di farne un punto di riferimento per quanti aspirano a cogliere le opportunità di occupazione e di carriera che, pur in tempi così difficili, comunque non mancano. Perché se è innegabile che la disoccupazione è arrivata a livelli record, è però inoppugnabile il fatto che una moltitudine di aziende stenta a trovare figure che corrispondano alle loro esigenze e alle loro attese».
Il vostro motto è “selezioniamo le aziende cui affidare il tuo talento”, un nuovo modo di vedere le cose che mette al centro la persona: come vi è venuto in mente questo approccio così innovativo per il vostro settore?
Flavio Cabrini:«Storicamente chi opera nel campo del “recruitment” sta dalla parte del committente, cioè le aziende. Le aziende però sono fatte di persone. OSM Lavoro è nata all’interno di un’organizzazione che da sempre è impegnata nella valorizzazione delle cosiddette risorse umane, con corsi formativi rivolti sia agli imprenditori sia ai collaboratori. Ci è venuto per certi versi naturale, con una scelta direi di cuore, stare perciò dalla parte delle persone ed inquadrare il problema del reclutamento ribaltando il punto di partenza. Il nostro intento è favorire l’incontro fra due soggetti di qualità che si cercano ma spesso non riescono ad incrociarsi: aziende e persone che vogliono crescere. Ecco perché il vecchio detto “la persona giusta al posto giusto” noi lo decliniamo invertendo la priorità: “il posto giusto per la persona giusta”».
Cosa deve fare un candidato per trovare il lavoro che cerca e cosa assolutamente non deve fare?
Federica Broccoli: «Secondo i dati diffusi proprio in questi giorni da Unioncamere per il 2014 nel settore privato le assunzioni programmate sfiorano le 800mila unità. Quando si parla di emergenza lavoro si tende a banalizzare dicendo che il lavoro non c’è. Invece il lavoro c’è ma non ce n’è per tutti. Il mercato premia chi è più attivo, chi si tiene informato, chi si sforza di migliorarsi ed emargina chi se ne resta passivo “perché è tutto inutile”. Per raggiungere un qualsiasi risultato occorre avere ben chiaro l’obiettivo e individuare le strategie giuste per conseguirlo».
Cosa deve fare un’azienda che cerca la persona giusta da inserire al proprio interno e cosa assolutamente non deve fare?
Flavio Cabrini:«Rispondo con una parola: attrarre. Un’azienda che sa proporsi come un ambiente motivante, che si concentra sulle opportunità di crescita che può offrire a chi ne entra a far parte, troverà sempre collaboratori, meglio ancora “compagni di viaggio” come a me piace definirli, che daranno il massimo per condividerne i successi. Viceversa l’errore da non commettere è quello di considerare il personale un costo anziché un investimento».
Qual è l’errore tipico che si commette in un colloquio di lavoro, e dal punto di vista del selezionatore e da quello del selezionato?
Federica Broccoli: «Credo di aver condotto migliaia di colloqui e posso dire che un selezionatore rischia di prendere grosse cantonate quando indirizza la conversazione esclusivamente verso un accertamento delle competenze tecniche. L’aspetto che deve pesare di più nella valutazione di un candidato è l’atteggiamento: l’entusiasmo, la voglia di mettersi alla prova, di crescere personalmente e professionalmente. Quanto ai candidati, un errore piuttosto comune in cui incorrono è presentarsi al colloquio piuttosto disinformati sull’azienda per la quale sono stati selezionati, il che è sintomo di scarso interesse. Se un candidato dà la sensazione di non tenerci troppo a un’assunzione, perché dovrebbe tenerci ad averlo con sé un datore di lavoro?».
Concretamente cosa può fare OSM Lavoro per aiutare chi sta cercando l’azienda più adatta alle proprie competenze?
Flavio Cabrini:«Qui entriamo in uno dei settori più qualificanti del nostro progetto. Ciò che ci proponiamo è infatti di aiutare quanti aspirano a realizzarsi nel campo del lavoro ad agire sulle rispettive aree di potenziamento per risultare più appetibili in un mercato sempre più competitivo. Lo strumento che metteremo a disposizione sarà Palestra Lavoro, che offrirà un variegato campionario di opzioni per arricchire il proprio bagaglio professionale in particolare nell’ambito delle cosiddette “soft skills”, cioè quelle capacità trasversali che in gran parte appartengono alla sfera relazionale e che fanno la differenza. Abbiamo in cantiere ad esempio una serie di mini-ebook e di webinar che saranno accessibili con un semplice “clic”».
Se un’azienda sta cercando la persona più adatta alle proprie esigenze cosa può fare OSM Lavoro per aiutarla?
Flavio Cabrini:«Un punto cruciale è la “job description”, cioè un’accurata definizione della mansione per la quale una posizione è aperta e del profilo ideale della figura che dovrebbe ricoprirlo. Il nostro staff di consulenti è in grado di offrire a questo riguardo la massima assistenza valutando anche il contesto nel quale dovrà avvenire l’inserimento. Spesso poi le risorse umane per rivestire determinati ruoli un’azienda ce l’ha già in casa, si tratta semplicemente di investire su di loro e farle crescere. Palestra Lavoro nasce anche per sviluppare potenzialità interne che spesso rimangono inespresse».
Per concludere, un invito ai nostri lettori…
Federica Broccoli: «”La vita è troppo breve per fare un lavoro sbagliato” è uno slogan che ha fatto il giro del mondo. Gran parte degli iscritti al nostro portale un lavoro ce l’hanno già e molti di loro hanno già raggiunto la mezza età, ma non per questo rinunciano a sognare di trovare un lavoro migliore o più stimolante. L’invito è perciò a non riporre in un cassetto i propri sogni. Il nostro è di aiutare le persone a trovare il lavoro della loro vita, un lavoro gratificante e che li faccia felici. Per quanto piccolo sia, è il contributo che OSM Lavoro vuol dare per rendere la società e il mondo migliori».