CARPI– Quella di Vincent Laurini sta diventando una telenovelas e come due pugili esperti ed agguerriti i due Ds di Carpi ed Empoli non cedono di un centimetro dalle loro rispettive posizioni. In particolare il dirigente toscano Marcello Carli ieri sera, intervenedo telefonicamente all’interno della trsmissione radiofonica “Epicentro Sportivo” ha chiarito alcuni aspetti della trattaiva e detto la sua sul progetto biancorosso:
Direttore a che punto siamo con la trattaiva per Laurini?
“Siamo purtroppo ad una fase di stallo. Il Carpi vorrebbe realizzare una cospiqua plusvalenza e noi siamo dell’idea che le loro richieste siano decisamente troppo elevate, se si tiene conto anche della cifra sostenuta da noi per acuisirne la metà due anni fa”.
Buste inevitabili?
“No abbiamo ancora qualche giorno per parlarne ma le parti sono lontane e il gap economico tra richiesta e nostra offerta è elevato. Tuttavia io non sono spaventato dalle buste, anzi lo trovo uno strumento equo dove due contendenti propongono in segreto la cifra a seconda della valutazione che danno ad un giocatore”.
Secondo lei l’inserimento di una contropartita tecnica potrebbe far calare la parte cash dell’operazione?
“Io e Cristiano Giuntoli siamo due bravi venditori (dice ridendo), che difficilmente scendono dalle loro posizioni. Inserire una contropartita? Vediamo ma attualmente la rischiesta biancorossa comprende solamente la parte cash, ma ripeto abbiamo tempo vediamo. Ci siamo anche sentiti in questi giorni io e Cristiano (Giuntoli) ma non siamo riusciti a sbloccare la situazione. Laurini è un giocatore forte ma noi non ci possiamo permettere di svenarci. Ritengo comunque che debba fare la Serie A… con noi”.
Che cosa pensa dell’abolizione della formula delle comproprietà in Italia?
“Cosa penso? Che come sempre in Italia le riforme si fanno per penalizzare i più piccoli. Per realtà come la nostra ma anche come Carpi, quella formula ci consentiva di non svenarci per acquisire comunque una parte di titolarità del cartellino di un giocatore, utilizzabile eventualmente come merce di scambio per acquisirne altre o monetizzare per dare fiato alle casse di chi non ha la fortuina di avere colossi dietro a pompare liquidità in continuazione”.
Quindi preso atto di questa situazione squadre chiamiamole “piccole” come pensa potranno fare per ovviare a questo inconveniente?
“Ci si muoverà con prestiti con diritti di riscatto o la presenza di premi valorizzazioni un pò più alti ma non sarà la stessa cosa!”
Un parere da esterno sul Carpi?
“A me come realtà piace molto. In questa stagione ha pagato molto qualche sconfitta di troppo fra le mura amiche altrimenti avrebbe fatto l’impresa di centrare i play of alla prima presenza in Serie B della propria storia e sarebbe stato rognoso afrontarli per tutti”.
L’anno prossimo per il Carpi sarà un anno importatnte come pensa che possa arrivare ad Agosto visti i numerosi interessamenti ai propri “gioielli”?
“Il Carpi e i propri dirigenti sono persone che lavorano molto bene e sono sicuro che venderanno solo quanto serve per fare cassa e reinvestiranno per mettere a disposizione di chi siederà sulla panchina biancorossa una squadra competitiva e perfettamente in grado di centrare la salvezza con anticipo per poi magari puntare a qualcosa di più grande”.