Prosegue la rubrica dedicata alla scoperta dei volti degli imprenditori che sostengono il progetto Terraquilia Handball Carpi. Oggi è il turno di Giorgio Carretti titolare della ditta carpigiana di moda “Bellwood” .
Giorgio Carretti oltre che partner sei anche tifoso della nostra squadra, come hai vissuto la scorsa stagione?
“Beh sostenendo questa realtà sportiva non si può non essere tifosi; qui c’è ancora modo di vedere lo sport allo stadio puro visto che le cifre che circolano non sono ancora a livello di altri sport per cui l’aspetto agonistico e del tifo prevalgono ancora fortunatamente sull’aspetto economico”.
Com’è stato il primo approccio fra la sua realtà imprenditoriale e quella sportiva dell’Handball Carpi?
“Beh il primo approccio è stato con il Ds Claudio Cerchiari che mi ha ipnotizzato e coinvolto nel suo progetto. E’ comunque un piacere parteciparvi vista la passione e l’impegno che ci mettono i dirigenti e i sacrifici e i duri allenamenti che fanno i ragazzi che compongono la rosa che ogni Sabato esaltano me e tutti gli appassionati con gesti tecnici e atletici che solo in questo sport si vedono”.
Nella passata stagione la Coppa Italia sfuggita per un soffio e lo Scudetto sfumato solo nella sfida di Noci di semifinale di ritorno sono emozioni che un tifoso come lei ha vissuto in che modo?
“La partita di Rubiera è stata un’emozione unica; meraviglioso vedere così tanta gente così coinvolta a tifare per la nostra squadra. A dire la verità quella partita, con una prova di forza così netta, mi aveva già quasi convinto di aver fatto un passo decisivo verso la conquista dello scudetto, purtroppo non è poi stato così per la sfortunata prestazione nella gara di ritorno. Quella partita a Rubiera con così tanta gente deve comunque far riflettere l’amministrazione sulla questione legata alle infrastrutture sportive. Sarebbe un peccato per Carpi perdere una realtà così importante”.
Capitolo mercato: partiti due giocatori importanti come Michele Skatar e Pablo Marrochi, la società si è mossa inserendo grandi acquisti come Cararra, Opalic, Vaccaro e Di Marcello. Cosa ne pensi del mercato del Ds Cerchiari fino ad ora e quali prospettive per l’immagine della tua realtà pensi possa offrire il fatto di disputare una competizione continentale come la Challenge Cup?
“Con la partenza di Skatar sicuramente la squadra perde un terminale offensivo decisamente importante. sono tuttavia arrivati giocatori importanti e di grande esperienza che sono convinto daranno un contributo importante alla squadra. Poi Cerchiari ha dimostrato di essere un Direttore Sportivo molto capace e quindi io parlando da tifoso posso dire di dormire sonni tranquilli.
Per quanto riguarda i risvolti positivi che potrebbero arrivare essendo noi, come realtà imprenditoriale, legati a questa realtà sportiva credo che la pallamano sia molto seguita nei paesi balcanici e del nord Europa. A tal proposito sia come imprenditore che come tifoso sono felice di poter disputare la Challenge Cup anche se il nostro apporto alla causa della Terraquilia Handball Carpi è più un atto di riconoscenza verso una realtà sportiva della città che ci ha sempre ospitato e negli anni ci ha dato le risorse umane e culturali per crescere”.