CARPI– In un calcio, quello italiano in questo caso, che ha deciso di fare a meno della formula delle compartecipazioni, squadre “piccole” come il Carpi sono chiamate a crearsi un nucleo di calciatori di proprietà il più ampio possibile e possibilmente nell’arco di poco tempo.
A chi critica il mercato del Carpi di questa sessione estiva, bisognerebbe ricordare che operazioni come quella legata al riscatti di Lorenzo Lollo e Luca Bertoni, ai rinnovi di Lorenzo Pasciuti e Fabio Concas, unite alla contrattualizzazione di Filippo Porcari in scadenza con lo Spezia rappresentano non soltanto sforzi economici non da poco ma vanno ad ampliare un parco-giocatori di proprietà che ora vanta (compresi i sopracitati) la bellezza di 20 giocatori il cui cartellino appartiene interamente al Carpi.
Non solo un lusso ma anche la risposta più gagliarda a chi vedeva già spacciata una società che aveva usufruito massicciamente della formula delle comproprietà per creare plusvalenze.
A dare ulteriore man forte alla nostra teoria si sono aggiunti il rinnovo fino al 2017 di una colonna del Carpi della promozione dalla Lega Pro alla Serie B Raffaele Bianco e il tesseramento a parametro zero dello svincolato Jerry Mbakogu che sottoscrive un contratto di ben 5 anni. Due operazioni straordinarie se si pensa che si tratta di due giocatori fondamentali nella passata stagione e sui quali si rivolgono tante speranze per quella che sta cominciando.
Primo test stagionale intanto domani, 24 Luglio 2014 contro la Fermana, militante nel campionato di Serie D.
Specialmente l’operazione Mbakogu, rappresenta un vero capolavoro di Cristiano Giuntoli che sapientemente ha saputo aspettare, non facendosi prendere la mano da inutili smanie di mercato, e grazie al fallimento del Padova si è “accaparrato” un ottimo attaccante di prospettiva visto che è nato nel ’92.
Il Carpi targato Fabrizio Castori dunque ripartirà dal metronomo Raffaele Bianco e dal “Drogba di noi altri” Jerry Mbakogu alla ricerca di un altro capolavoro chiamato salvezza.