L’ultimo ostacolo che rimane da superare per poter diventare ufficialmente il successore di Pantani, sedici anni dopo, è la cronometro della ventesima tappa.
Sui Pirenei come sulle Alpi nessuno è riuscito a mettere in difficoltà Vincenzo Nibali che dopo aver lasciato agli avversari le vittorie nelle prime due tappe pirenaiche, sempre tenendo sotto controllo la situazione, ha deciso nell’ultima tappa di montagna con arrivo a Hautacam di dare un ultimo “morso” a questo Tour per onorare la maglia gialla e dimostrare a chi critica e dubita per l’assenza di Froome e Contador che lo “Squalo” quest’anno è stato il più forte dall’inizio alla fine della Gran Boucle.
Nella tappa odierna, la diciottesima, Nibali ha fatto tenere la fuga sotto controllo alla sua squadra fino alla salita finale di Hautacam, poi dopo poco dall’inizio dell’ascesa, quando mancavano circa 10 km al traguardo ha salutato tutti con uno scatto a cui solo Majka ha cercato di rispondere.
A 7 km dal traguardo aveva già ripreso e staccato l’ultimo componente della fuga di giornata, Nieve, e accumulato un buon margine su Majka, Pinot, Valverde e compagnia che non avrebbero più rivisto la sagoma della maglia gialla se non dopo il traguardo.
La bagarre c’è stata per le rimanenti posizioni del podio, con Valverde che anche oggi mostrava di essere decisamente in difficoltà, come lo è stato su tutti i Pirenei, mentre Pinot, Majka, Peraud e Van Garderen si avvantaggiavano. Il murciano scende dal podio virtuale per soli due secondi a vantaggio proprio di Peraud, che sui Pirenei è stato dopo Nibali uno dei più brillanti insieme a Pinot che ora è secondo.
Oramai sembra solo una formalità la vittoria del Tour per Nibali visto il buon vantaggio in classifica e la sua miglior predisposizione alle cronometro rispetto agli avversari. La cronometro servirà a decidere le posizioni restanti del podio visti gli esigui margini che separano i corridori.
Vincenzo Nibali ha ridato entusiasmo a un movimento, quello del ciclismo italiano, che negli ultimi anni è stato avaro di soddisfazioni, se non proprio per quelle che ci regala lo “squalo” che con questa vittoria entrerà di diritto nella storia dei grandi di questo sport potendo vantare la vittoria di tutte e tre le grandi corse a tappe.