TABELLINO
LIVORNO (4-3-3): Mazzoni:Lambrughi, Ceccherini, Meola, Bernardini; Mosquera, Moscati, Djokovic; Cutolo (dal 68’ Jelenic), Galabinov (dal 73’ Jefferson) ,Surraco (dal 81’ Siligardi). All. Gautieri
CARPI (4-5-1): Dossena, Struna (dal 68’ Inglese), Romagnoli, Poli, Gagliolo; Porcari, Letizia, Pasciuti (dal 89’ Suagher), Lollo, Bianco (dal 89’ Mbaye); Mbakogu. All.Castori
ARBITRO: Maresca di Napoli
RETI: 43’ Galabinov, 59’ Mbakogu
AMMONITI: Poli e Pasciuti (Car), Mosquera, Lambrughi e Surraco (Liv)
PAGELLE
DOSSENA 6: Praticamente inoperoso l’ex Venezia, incolpevole sul gol di Galabinov che dapochi metri gli scarica alle proprie spalle un destro di rara potenza e precisione. Ordinaria amministrazione il resto della partita.
STRUNA 6,5: Esordio davvero positivo per l’esterno proveniente dal Palermo che controlla con grande disinvoltura prima Surraco poi Jelenic. Impegna severamente Mazzoni quando incorna dal cuore dell’area un perfetto corner pennellato da Raffaele Bianco. ( dal 68’ INGLESE 6: il bambino entra e viene schierato prima punta con Jerry e Pasciuti ai suoi lati. Ha bisogno di minuti in più per essere valtato ma la voglia non gli manca e la gamba non la toglie dai contrasti)
POLI 6: Riassapora il gusto di una partita di campionato e lo fa con la sua solita generosità e dedizione alla maglia. Gioca una partita precisa e senza sbavature agevolato anche molto dalla diga disegnata in mediana da mister Castori.
ROMAGNOLI 6.5: dirige il pacchetto arretrato con grande ordine e serenità; non sbaglia nulla e la scarsa vena degli attaccanti livornesi fa il resto.
GAGLIOLO 7: Ottima partita per un giocatore che per tutta l’estate ha dovuto lavorare con l’assordante rumore delle sirene di mercato nelle orecchie. Ordinato in difesa e preciso nelle chiusure su un brutto cliente come Cutolo si prende anche mezzo voto in più per la sontuosa cavalcata premiata dal delizioso no look di Raffaele Bianco che poi il ligure è bravo a valorizzare con l’assist per il pareggio di Mbakogu.
LETIZIA 6.5: Gioca esterno più avanzato; Castori vuole sfruttare le sue grandi falcate per far male in ripartenza il Livorno. La mossa funziona alla perfezione con Surraco spesso costretto in ripiegamento in aiuto allo spaesato Lambrughi.
LOLLO 6.5: Ce lo ricordavamo bene; gioca nell’ombra ma va costantemente ad interrompere o disturbare i palleggiatori amaranto in fase d’impostazione. Giocatore prezioso e irrinunciabile per questo Carpi, non è un caso che tre allenatori con un concetto di calcio completamente diverso l’uno dall’altro lo ritengano comunque fondamentale nel proprio scacchiere tattico.
PORCARI 6: E’ l’inossidabile martello che abbiamo già potuto apprezzare nella passata stagione, con in aggiunta la responsabilità affidatagli della fascia di capitano. Non c’erano dubbi sul fatto che sarebbe stata onorata al meglio. Venendo al campo dispensa palloni millimetrici sprecandone pochissimi e così facendo consente ai compagni di non dover mai correre a vuoto. Prezioso.
BIANCO 7: Togliete a maglia biancorossa e guardate il replay del “no look” per Gagliolo guardando solamente i piedi. Sembra di vedere il miglior Iniesta. Giocatore dal tocco felpato, ogni passaggio è un ricamo merlettato e anche sui calci piazzati riesce sempre a premiare l’inserimento dei compagni dalle retrovie. Ai muscoli di Lollo e Porcari aggiunge quella qualità necessaria a nutrire anche gli esteti e gli amanti del “bèl futbàl” come si dice dalle nostre parti. (dal 89’ SUAGHER s.v.)
PASCIUTI 6.5: Soldatino Pasciuti risponde sempre presente. Lo puoi utilizzare terzino a destra o sinistra, mediano o esterno avanzato ma il prodotto finito non cambia mai. Il risultato sono sempre prove generose senza mai una sbavatura. Essenziale nell’andare a disturbare i difensori centrali livornesi in fase d’impostazione ma anche in fase di non possesso si rivela prezioso cercando sempre lo scambio stretto con i compagni creando superiorità. Bandiera. (dal 89’ MBAYE s.v.)
MBAKOGU 7: Il Carpi lo ha rivoluto fortemente, blindandolo con un contratto di 5 anni resistendo anche ad offerte allettanti provenute anche dalla Serie A. Lui ripaga con una prova esaltante fatta di corsa, spallate sudore e gol. Si perché il Jerry 2014-15 è un ragazzo che è pronto a caricarsi sulle proprie spalle le sorti del Carpi dalla metà campo in su, ma non per fare il classico “puntero o torre”. Jerry vuole divertirsi, giocare con i compagni e soprattutto fare tanti gol; il Carpi e i suoi tufosi ringraziano. Venendo al campo, segna un gol da opportunista puro facendosi trovare nel posto giusto al momento giusto e finalizzando un’azione bella da stropicciarsi gli occhi. Killer instint.
MISTER CASTORI: Risponde con un punto e una prova davvero convincente alle accuse di difensivismo e allo scetticismo generale attorno a lui e alla sua gestione tecnica. Ingolosito dalla grande forma atletica dei suoi e da un Livorno timido ed impaurito nella ripresa cerca la vittoria inserendo anche Inglese. E’ un combattente e la squadra lo segue. Primo esame superato per il Sergente Hurtman.