Siamo ormai a metà della Vuelta e il bilancio dei corridori azzurri si può ritenere positivo. Dopo la vittoria di De Marchi nella settima tappa è la giovane promessa sarda Fabio Aru a salire alla ribalta con un allungo nel finale a cui nessuno ha saputo resistere.

La tappa è la numero undici con partenza da Pamplona e arrivo al santuario di San Miguel de Aralar per 153 km. La corsa parte subito con un colpo di scena causa la caduta che coinvolge tra gli altri Quintana, scapola fratturata, e Pinot, entrambi ritirati.
La corsa prosegue con un tentativo di fuga a cinque che diventa a uno quando al km 99 Kiryenka tenta di andarsene in solitaria, verrà ripreso lungo la penultima ascesa. Lungo la difficile scalata finale ci provano prima alcuni tra i corridori più indietro nella generale, ma Contador non lascia scappare nessuno, vuole vincere la tappa.
Lo spagnolo non ha però fatto i conti con la voglia di Aru di dare una svolta alla sua Vuelta e quando la nostra giovane promessa scatta a 1,3 km dal traguardo nessuno riesce a seguirlo. Contador tiene i migliori sotto controllo, Froome è in difficoltà come anche Rodriguez e Valverde aspetta la volata per il piazzamento.

Ora Aru è settimo nella generale con la possibilità di migliorare se la gamba fosse quella di ieri fino alla fine, rimane comunque una buona prova la sua confermando di potersela giocare con i migliori interpreti delle grandi corse a tappe, sapendo anche come metterli in difficoltà.






04 Set 2014
Posted by Alex Malavasi 












