Il Presidente Palma Costi ha voluto raccontare a Il Mostardino.it le priorità del suo lavoro in Regione e chiarisce la questione riguardante le ultime indagini
Riguardo la tematica del welfare, ci parli del suo impegno riguardante questo ambito molto rilevate ed importante per il nostro territorio.
“In questa legislatura, nella mia attività di Consigliere ho fatto parte della Commissione Politiche per la Salute e politiche sociali della regione e sin dal dopo terremoto mi sono occupata della risistemazione delle strutture sanitarie e ospedaliere di Carpi e Mirandola, nonché dell’adeguamento di queste sia dal punto di vista sismico che da quello riguardante la qualità dei servizi. I lavori a Carpi soni conclusi e a Mirandola sono attualmente in corso. Ci tengo poi a precisare che quello di Mirandola è un ospedale confermato e fondamentale nella rete sanitaria della provincia di Modena. Altro tema riguarda il potenziamento di strutture per l’handicap, per le disabilità acquisite e per gli anziani. Inoltre, mi rende molto orgogliosa la legge sui cosiddetti “caregiver”, ossia il sostegno ai diritti dei famigliari che curano a domicilio i propri cari bisognosi di assistenza”.
Nel suo mandato di presidente dell’Assemblea Legislativa regionale si è occupata anche di questioni quali parità di genere e femminicidio. Quali sono i punti salienti della legge quadro sulla parità approvata dalla nostra Regione?
“Questa legge, unica in Italia, aggredisce i punti critici che portano alla violenza sulle donne e riguarda quasi tutti gli ambiti legislativi di competenza regionale. Punti salienti sono la rappresentanza di genere in politica, il contrasto agli stereotipi basati su un’idea della donna spesso non corrispondente alla realtà e una medicina rispettosa delle caratteristiche femminili e delle diversità tra uomo e donna, in modo da arrivare ad un efficientamento della spesa sanitaria. Altre tematiche riguardano la conciliazione dei tempi tra famiglia e lavoro e il contrasto vero e proprio alla violenza di genere tramite lo sviluppo di una rete di Centri anti-violenza e case nelle quali accogliere le donne vittime di abusi”.
Presidente, ci vuole accennare qualcosa anche sulla legge riguardante l’economia solidale?
“Questa cerca di valorizzare un tipo di economia che ha forte eticità. Mi riferisco ad aspetti come l’agricoltura biologica, i prodotti a “chilometro 0” e a forme di economia sociale e di scambio. Si è cercato quindi di promuovere e valorizzare un modello di economia basato sul rispetto dei diritti delle persone, sul non spreco e sull’eticità dell’utilizzo delle risorse”.
Per massima trasparenza ha deciso di pubblicare sul suo sito le indennità da Consigliere regionale e Presidente dell’Assemblea. Cosa dovrebbe fare, secondo lei, la politica emiliano-romagnola per evitare che si ripetano le spiacevoli situazioni che ultimamente hanno coinvolto la nostra Regione?
“Dall’inizio dell’esperienza consiliare ho deciso di utilizzare un criterio di trasparenza massima e di rendere conto di ciò che faccio nella mia attività politica. Tramite leggi, oggi è ben chiaro cosa è ricompreso all’interno delle nostre spese. Ci tengo a precisare che tutto quello che è stato raccontato dai media non corrisponde pienamente ad un dato di realtà, nel senso che la Regione Emilia-Romagna ha sempre avuto gli emolumenti più bassi a livello nazionale, ed è sempre stata presa ad esempio dalle altre. Per quanto riguarda i gruppi consiliari, abbiamo sempre avuto un comitato tecnico di revisori dei conti esterni che hanno sempre certificato le regolarità delle spese. Ricordo poi che abbiamo quattro sentenze (due della Corte Costituzionale e due della Corte dei Conti, ndr) che danno ragione ai gruppi consigliari emiliano-romagnoli sull’inerenza delle spese sostenute rispetto al mandato istituzionale. Salvo casi specifici su cui è giusto l’intervento della magistratura, le regole sono sempre state rispettate e resto fiduciosa riguardo le decisioni che verranno prese”.