A 72 ore dal salto a due tra Dinamica Mantova e Novipiù Casale Monferrato, abbiamo raggiunto telefonicamente coach Marco Ramondino, guida dei piemontesi, per conoscere più da vicino gli avversari che si scontreranno col team di Alberto Morea al PalaBAM. (foto principale: www.asjunior.com)
Coach, archiviata la partita contro Trieste con annessa vittoria dei suoi 79-59, ci può dire cosa le è piaciuto dei suoi?
“E’ stata una grande partita, in cui abbiamo espresso un grande gioco di squadra. Al di là delle grandi prestazioni individuali, sono contento della prova fornita da tutti i 10 giocatori scesi sul parquet, davanti al nostro pubblico che ci ha incoraggiato dal primo all’ultimo minuto.”
Quale giocatore deve temere Casale e quale dei suoi, invece, la Dinamica?
“Il nostro roster è stato strutturato in modo da non dover dipendere da un singolo talento, è invece stato costruito con l’obiettivo di distribuire al massimo le responsabilità nel campo e nel gioco, senza che questo sia accentrato e focalizzato su un unico giocatore. Per quanto riguarda la Dinamica devo dire che il suo roster ha tanti elementi di talento e che possono farci male. Io, in particolare, sono un estimatore di Gaddefors per il grande contributo che fornisce alla squadra. E poi c’è Fultz che, non lo scopro certo io, ha ottime capacità di creare gioco e smistare la palla.”
Lei era nello staff tecnico di Teramo nel 2008-09 quando questi raggiunse il terzo posto in A1 e si qualificò per l’Eurocup. Quali ricordi ha di quella fantastica annata?
“Di sicuro i grandi risultati, il fatto che fosse un gruppo sano e disponibile al sacrificio e al lavoro. Il nostro successo fu una miscela esplosiva derivante dall’unione di tanti ingredienti. Coach Capobianco si ritrovò in mano un gruppo con giovani talenti, come Carroll e Moss a cui si abbinavano elementi più esperti come Amoroso, Hoover e Poeta.”
Dove può arrivare Casale in questo campionato?
“Il nostro obiettivo primario deve essere la salvezza. Rispetto all’anno scorso la società ha deciso di contenere le spese e costruire la squadra cercando di darle un’identità e di creare un gruppo, più che puntare su singoli giocatori. Noi cercheremo comunque di fare qualche sgambetto alle grandi, soprattutto sul nostro campo, al PalaFerraris, dove il nostro grandissimo pubblico riesce sempre a darci una mano.”
E invece la Dinamica?
“La dirigenza ha costruito sicuramente un grande gruppo, con grosse potenzialità, molto talento e ben assortito. Hanno un roster molto atletico, possono creare molto palleggio e spesso anche dei pick & roll. Inoltre Jefferson può essere uno dei protagonisti di questa stagione, se riuscirà a confermare l’annata della scorsa stagione in Silver. Vedrei la Dinamica tra le prime 8 del torneo.”
Che partita sarà quella di domenica al PalaBAM?
“Sarà sicuramente durissima, anche per via dell’entusiasmo e della carica presente del pubblico mantovano, che ha accompagnato la squadra anche l’anno scorso in Silver. La Dinamica ha uno stile di gioco molto spettacolare che coinvolge il pubblico, è pericolosa e veloce in campo aperto. Dovremmo cercare di non farci travolgere, provando a contenerli ed evitando di prendere dei dolorosi schiaffoni.”