Gabriel 6: Intuisce il primo rigore di Caracciolo senza arrivarci, mentre resta spiazzato sugli altri due, calciati potentemente. Sul finire del primo tempo è bravo a distendersi su un missile dalla distanza di Olivera. Sul 3-2 dice no a Caracciolo, al suo primo tiro in porta in movimento.
Struna 6,5: Ottimo il suo rientro in campo. Benali e H’Maidat si alternano, ma dalle sue parti non si passa. Concreto in difesa dopo il rosso a Suagher.
Suagher 6,5: Incappa in una giornata totalmente storta da parte dell’arbitro Merchiori. Deve marcare Caracciolo, uno degli attaccanti più forti della categoria. Fino al 32’ ci riesce, poi commette (se così si può dire) i primi due rigori. Ma in entrambe le occasioni è l’Airone prima a tenere e poi a mollare la maglia del difensore biancorosso, cadendo rovinosamente a terra come fulminato. Ammonito nelle due circostanze, viene espulso e contro il Frosinone non ci sarà.
Romagnoli 7,5: Puntuale nelle chiusure e nel gioco aereo. Comanda come un condottiero senza paura la difesa biancorossa dopo i rossi a Suagher e a Bianco che sembravano aver compromesso tutto.
Gagliolo 8: Insuperabile in difesa, letale ancora una volta nell’area avversaria. Al 39’ stampa l’ 1-1 svettando di testa. È il gol numero 4 del suo finora strepitoso campionato, il secondo consecutivo dopo il bolide contro il Cittadella. Ammonito, non cala in attenzione nel corso della folle ripresa.
Letizia 6: Poco presente in fase offensiva e più efficace nelle retrovie, settore in cui deve rientrare dopo il rosso a Suagher. Come l’ex Crotone, “commette” (ora sì mettiamo le virgolette) fallo in area trattenendo H’Maidat e Merchiori, senza pensarci due volte, concede il rigore (la palla in quel momento ce l’aveva Gabriel nell’area piccola con H’Maidat totalmente lontano dall’azione). Forse questo è l’unico rigore che si poteva dare al Brescia.
Porcari 6,5: Non nella sua migliore versione, però in una partita condizionata pesantemente dall’arbitro non manca in responsabilità e carisma, comandando a dovere i compagni e incitandoli verso una rimonta che sembrava impossibile. Batte l’angolo da cui nasce il rigore del 3-3.
Bianco 6: Orchestra la manovra con classe. Serve su corner l’assist per il gol di Gagliolo. In occasione del secondo rigore per il Brescia viene ammonito per proteste e pochi secondi dopo espulso per eccessive proteste. Forse poteva stare un po’ più calmo, ma dopo un errore simile da parte dell’arbitro ci può senza dubbio stare di perdere il controllo.
Lollo 6,5: Presente in ogni zona del campo, pressa sempre e a tratti gioca più vicino a Mbakogu. Nel secondo tempo Merchiori riesce nell’ “impresa” di ammonire l’unico diffidato del Carpi. Salterà il Frosinone insieme a Suagher e a Bianco. (Dal 69’ Mbaye 6: Buono il suo ingresso. Porta nuove forze fisiche e mentali in una squadra colpita duramente dall’arbitro).
Concas 6: Schierato a supporto di Mbakogu. Si scambia di ruolo con Lollo ma non riesce a rendersi pericoloso, un po’ perché complessivamente il Brescia si difende bene, un po’ perché gli episodio condizionano molto la partita e lo costringono ad arretrare in difesa. Esce stremato. (Dal 75’ Inglese 9: Entra come mossa della disperazione o quasi. Pochi minuti dopo il suo ingresso esce Mbakogu, quindi praticamente è da solo. Ma nonostante tutto si fa trovare prontissimo come contro il Cittadella. Tiene palla, fa salire i compagni, dando l’impressione che qualcosa si può ancora fare. All’ 88′ segna di testa il 3-2 su corner di Gatto, poi al 92′ si guadagna e trasforma con grande freddezza il rigore del 3-3, inchiodando la palla nell’angolino in basso alla destra di Minelli. La sua corsa sotto la Curva coi compagni è da non dimenticare. Gol numero 4 in campionato, seconda doppietta di fila e un sorriso a 32 denti che vale più di tante parole).
Mbakogu 5: Rientra dopo il forfait contro il Cittadella. Non è mai pericoloso, Di Cesare lo tiene molto bene. Finora però ha giocato un campionato sopra le righe e ci può stare di avere un calo. Comunque, è ben coperto perché i suoi colleghi di reparto sono in formissima, anche a partita in corso e sotto di due uomini. Alla faccia di chi diceva “Senza Mbakogu siete ultimi”. (Dall’ 80’ Gatto 6,5: Nonostante la situazione, il calabrese entra con il piglio giusto, come spesso succede a tutti quelli che Castori manda in campo anche solo per i minuti di recupero. Porta tanta voglia e velocità, e con pazienza costruisce insieme a Inglese le basi per il pareggio. Da un suo corner nasce il gol della speranza. Come Lasagna, meriterebbe più spazio. Le occasioni sicuramente non mancheranno).
Mister Castori 10: Se guardiamo al gioco espresso non è stata una grande prova quella delle due squadre. Il primo tempo è stato giocato “quasi” alla pari (“quasi” per via del rigore dato ai bresciani), ma la ripresa è stata compromessa dalle scelte scellerate di Merchiori. Col Carpi addirittura rimasto in 9, il mister non si scompone (ne avrebbe tutti i motivi) e butta nella mischia Mbaye, Inglese e Gatto (lui entra al posto di Mbakogu). Il segnale è del tipo “se si deve perdere perdiamo, ma diamo tutto e facciamo sudare il Brescia”. Come per Inglese, il voto a Castori è eccessivo, quasi simbolico. Ma le verità sono che: 1) ha azzeccato i cambi; 2) azzeccare i cambi comporta che ha fatto una trasfusione di grinta a tutti i suoi ragazzi, anche a quelli che subentrano quando i giochi sono più o meno fatti. Se è finita 3-3 i meriti sono tutti del Carpi perché non ha smesso di credere, mentre il Brescia ha sottovalutato la forza di volontà dei suoi avversari, confidando nel 3-1 e nella superiorità numerica. Quindi ecco un Carpi che resta primo contro tutte le avversità, ottiene il settimo risultato utile di fila (5 vittorie e 2 pareggi) e mostra alla Serie B che ha il marchio del suo allenatore. Sabato 29 c’è il Frosinone al Cabassi. Dopo Bologna questo è il secondo scontro diretto per il primato. La storia non si finisce di scrivere.