Legalità, arte, storia e musica: saranno questi i temi dai quali prenderanno l’avvio i primi quattro incontri autunnali della rassegna Ne vale la pena, la rassegna carpigiana di incontri gratuiti giunta alla sua quinta edizione. A discutere di questi ambiti l’attivista antimafia Rita Borsellino, il docente presso il Dipartimento di storia dell’arte presso la University of York Emanuele Lugli, il vaticanista Raffaele Luise e il cantautore Stefano ‘Cisco’ Bellotti.
Ne vale la pena, già premiata dall’attenzione di un vasto pubblico, è promossa da Radio Bruno, Comune di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Libreria Mondadori, CNA, sezione modenese di ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) e Rock No War! Onlus, allo scopo di proporre alla comunità – con un’attenzione particolare alle giovani generazioni – spunti di riflessione a partire dall’esperienza di coloro che possono testimoniare l’impegno e la passione rispetto all’ambito in cui hanno deciso di consacrare le proprie esistenze.
Fa davvero impressione, per quantità e qualità, l’elenco dei 38 ospiti, donne e uomini che, negli anni di esistenza della rassegna, si sono avvicendati a Carpi per parlare di importanti tempi quali giustizia, contrasto al crimine organizzato, legalità, ambiente, arte, musica, sport, giornalismo, cinema, guerra, solidarietà, narrativa e religiosità: Armando Spataro, Salvatore Borsellino, Tiziana Di Masi, Giovanni Tizian, Giovanni Spinosa, Giulio Cavalli, Wu Ming 2, Simone Annicchiarico, Toni Capuozzo, Paolo Belli, Raffaele Cantone, Don Virgino Colmegna, Gianluigi Nuzzi, Marco Imperato, Enzo Ciconte, Pippo Giorano, Pupi Avati, Andrea Segrè, Andrea Biavardi, Beppe Carletti, Carlo Lucarelli, Lionello Mancini, Lucia Musti, Paolo Nori, Nicola Gratteri, Antonio Nicaso, Marco Buticchi, Giovanni Fasanella, Giampaolo Musumeci, Luciano Garofalo, Francesco Leggieri, Enrico Ferri, Michele D’Andrea, Caterina Chinnici, Nando Dalla Chiesa, Gianluca Morozzi, Mario Conte e Flavio Tranquillo.
Ad aprire le danze di questa nuova edizione sarà, giovedì 27 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium San Rocco di via Rodolfo Pio, l’attivista e politica Rita Borsellino – sorella del magistrato vittima di mafia Paolo – con la sua conferenza dal titolo La lezione di Paolo. L’incontro rappresenterà non soltanto l’occasione per ascoltare il racconto di una delle figure più illustri del nostro Paese dalla bocca di una testimone diretta degli eventi legati agli anni del Maxiprocesso e delle stragi di Cosa Nostra, ma anche per riflettere di impegno, trasparenza della politica e, più ingenerale, amore per la comunità. Nel corso della serata Rita Borsellino sarà anche omaggiata – novità di questa edizione – della Targa Ne vale la pena per i suoi indiscutibili meriti legati all’impegno civile e alla difesa della legalità.
Sarà poi un argomento insolito e, proprio per questo, ricchissimo di sorprese e spunti interessanti, quello affrontato da Emanuele Lugli venerdì 5 dicembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Loria di via Rodolfo Pio: il docente del Dipartimento di Storia dell’Arte della University of York, scrittore che ha collaborato con diverse testate giornalistiche tra cui ‘Abitare’, ‘Vogue’ e ‘The Guardian’, presenterà il suo ultimo libro Unità di misura. Breve storia del metro in Italia. Argomento del testo, le vicende che – tanto sorprendenti quanto poco note – accompagnano, nell’arco di un secolo, l’introduzione del sistema metrico decimale in Italia. Si trattò di un’innovazione destinata a rivoluzionare la vita degli italiani in tutti i campi, dall’economia alla farmaceutica, dall’architettura allo sport. Adottato ufficialmente dal neonato Stato unitario nel 1861, il metro fu in realtà importato in Italia nel 1796 da Napoleone per far piazza pulita della babele di misure che ostacolava il commercio fra le varie città italiane e col resto d’Europa. Nonostante una certa resistenza, anche politica, il metro però riuscì lentamente ad imporsi, grazie a una complessa serie di interventi ed eventi solo apparentemente disconnessi, che l’affascinante libro di Lugli ricostruisce per la prima volta.
E tratterà sempre di unità di misura, seppur di tutt’altro tipo, l’incontro con il vaticanista Raffaele Luise, martedì 9 dicembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Loria: grazie al suo Con le periferie nel cuore, si cercherà di comprendere quanto l’elezione al Soglio di Pietro di Papa Francesco abbia comportato in termini di rinnovamento della Chiesa. Che tipo di ‘primavera’ ha innescato l’indubbio carisma di Jorge Mario Bergoglio? Quale messaggio è contenuto nei nuovi gesti, costumi ed atteggiamenti che hanno destato l’attenzione del mondo? Nel testo, a riflettere sulla portata del nuovo pontificato, intellettuali del calibro di Leonardo Boff e Vito Mancuso, Massimo Cacciari e Gustavo Zagrebelski, a riprova di quanto Bergoglio stia incidendo non solo sulla Chiesa ma sulla società tutta, in una sorta di dialogo a distanza tra credenti e non credenti.
Ultimo incontro della parte autunnale di Ne vale la pena sarà poi quello con il cantautore Stefano Bellotti, in arte ‘Cisco’. Il folk singer e storica voce dei Modena City Rumblers si racconterà, martedì 16 dicembre ore 21.00 presso l’Auditorium Loria, a partire dal suo Oh belli ciao! (Ecco perché ho lasciato i Modena City Ramblers), un libro che racconta del viaggio iniziato quasi per caso in una sera del febbraio 1992 al circolo Kalinka di Carpi e proseguito poi con album, tour, viaggi, incontri, condivisioni, bevute, trionfi, cadute e furiose litigate. “Lungo una strada che porta da Norimberga a Borgo Valsugana, luogo del mio ultimo concerto!”, racconta Cisco, che ha lasciato i Modena City Ramblers nel 2005, dopo aver pubblicato nove album di inediti e venduto circa un milione di copie, collezionando più di 1200 concerti tra Italia, Europa e America Latina.
“Passione per la libertà e capacità di reazione a momenti e situazioni di crisi – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura Simone Morelli – sono queste le due parole d’ordine che vedo espresse, negli anni, dagli ospiti che sono intervenuti in questa importante rassegna. Importante perché si rivolge con un’attenzione particolare ai giovani, fornendo loro esempi concreti di quella sana cultura di testimonianza che, in un mondo complesso come il nostro, è strumento prezioso per far comprendere come la resa all’esistente non sia una scelta obbligata, ma che attraverso impegno, volontà, amore per gli altri, per i propri ideali e per la propria comunità, si possano al contrario modificare situazioni apparentemente senza soluzione. Ne vale la pena è, in questo senso, un invito a maturare la consapevolezza che, grazie ad impegno e passione, un mondo migliore non è velleitaria speranza, bensì possibilità concreta”.
Tutti gli incontri, a partecipazione gratuita sino ad esaurimento posti, saranno condotti dal giornalista Pierluigi Senatore.
La rassegna si arricchirà prossimamente con nuovi incontri ed appuntamenti.