Il Carpi, dopo il pazzesco 3-3 ottenuto a Brescia, questo sabato affronterà al Cabassi il Frosinone (ore 15:00). Questo sarà il secondo scontro diretto per la vetta che i biancorossi giocheranno in questo campionato di Serie B. Dopo la storica trasferta di Bologna finita 0-0, Porcari e compagni difenderanno di nuovo il primato contro i ciociari di Roberto Stellone, ritornati in B dopo tre stagioni (ultima partecipazione nel 2010-2011) e autori, come il Carpi, di un campionato finora sorprendente, a conferma ulteriore di quanto la cadetteria sia combattuta, difficile e imprevedibile.
Carpi e Frosinone sono separati da 1 punto (29 a 28) e sono due macchine da gol (30 a 27, migliori attacchi con Mbakogu e Curiale mattatori con 8 reti). Numeri a parte, che possono far immaginare una partita molto divertente, questa è una sfida tra gli ultimi due carnefici del Lecce, fermatosi nelle ultime due stagioni nei Play-off di Lega Pro proprio al cospetto di queste due squadre.
Noi carpigiani abbiamo in mente il 16 giugno 2013, la punizione magica di Kabine al Via del Mare che valse l’ 1-1, l’assalto forsennato dei salentini e il fischio finale con la festa in campo (rovinata in parte da alcuni violenti Ultras del Lecce) e poi in Piazza Martiri. Il 7 giugno 2014 è invece il giorno di gloria del Frosinone: dopo l’ 1-1 ottenuto in Puglia, nella Finale di ritorno dei Play-off di Lega Pro i gialli allenati da Stellone vinsero per 3-1 allo Stadio Matusa grazie ai centri di Paganini, Frara e Alessio Viola (10 presenze e 2 gol nel Carpi allenato da Brini nel 2013), conquistando la promozione nel secondo campionato nazionale. Anche lì, a fine partita, non mancò una rissa tra il mister leccese Lerda e alcuni giocatori del Frosinone.
Un destino comune sfiora queste due squadre, partite con obiettivi diversi (che rimangono tali) ma capaci di trovarsi nei piani alti con gran merito. Infine, il fatto che a cadere in entrambe le occasioni sia stato il Lecce, dato sempre per favorito, dimostra che spesso i grandi nomi o il blasone storico non hanno la meglio contro la forza di volontà e lo spirito battagliero delle squadre con fame di gloria.