Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti si concede ai nostri microfoni durante la campagna elettorale del candidato alla presidenza della regione di Emilia Romagna Popolare , Alessandro Rondoni
Ministro , quali sono le principali novità contenute nello Sblocca Italia , specialmente per quanto riguarda il dissesto idrogeologico?
Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico noi abbiamo stanziato 9 miliardi di euro , recuperando due miliardi di euro di soldi non spesi , costituendo un’unità tecnica di missione presso la presidenza del consiglio e individuando 6000 progetti che hanno una data e un tempo certo di realizzazione. Questo mi sembra il segnale più importante al di la delle chiacchiere che troppo spesso noi politici facciamo , ed ogni volta che succede una tragedia siamo li a rimpiangere tutto quello che potevamo fare e non si è fatto. Per quanto riguarda lo Sblocca Italia , noi stanziamo 4 miliardi di euro per la realizzazione delle reti metropolitane nelle grandi aree di Torino , Napoli , Roma e Milano . Stanziamo ulteriori 300 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei ponti , viadotti e strade in giro per l’Italia e sblocchiamo opere fondamentali per il paese rimaste bloccate come la Napoli-Bari e la Palermo-Messina-Catania.
Riguardo al traforo del Frejus , che risposta si sente di dare a coloro che la considerano un’opera inutile?
La risposta è molto semplice , siccome credo che quelli che oggi considerano inutile il traforo e l’alta velocità Torino-Lione per anni si sono battuti in difesa dell’ambiente e perchè si potesse spostare ik trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia, nel momento in cui questo finalmente diventa una realtà vuol dire che non credevano nelle idee in cui si sono battuti e che la loro sia una posizione solamente strumentale e di convenienza, che non guarda all’interesse dell’Italia e dell’Europa , ma guarda al proprio tornaconto personale. Noi abbiamo iniziato a dire di si facendo i fatti e le opere.
Lei ha partecipato all’iniziativa di Sveglia Centrodestra. Da dove ripartire per rifondare un polo moderato o un centrodestra che attualmente appare in debito di ossigeno?
Bisogna ripartire tornando a capire che la sfida che abbiamo davanti è quella di tradurre i nostri ideali e valori in una proposta concreta che guardi al cambiamento reale della nostra gente. I valori sono quelli in cui abbiamo sempre creduto, ossia la famiglia , libertà d’impresa , la responsabilità e il diritto alla sicurezza , il cittadino come protagonista e non lo Stato come padrone. Abbiamo la necessità di tornare ad essere credibili , e non lo siamo riproponendo sempre i vecchi modelli. Serve selezionare un classe dirigente nuova ritornando a dialogare con la società civile e riconoscere i tanti errori che abbiamo fatto. Solo cosi possiamo ricominciare a creare un’alternativa vera e seria ad una sinistra che ha saputo rinnovarsi e che ha individuato in Renzi una nuova proposta politica.