La Terraquilia Handball Carpi sfodera una prova da urlo al “Pala Bursi” battendo con il netto punteggio di 29-21 il Polva Serviti che tuttavia passa lo stesso il turno avendo vinto sette giorni prima con un divario di dodici reti.
Serata da incorniciare quella rubierese, con la presenza in tribuna del Sindaco di Carpi Alberto Bellelli, del Vescovo Mons. Francesco Cavina e di una rappresentanza della “gemellata” Liu Jo Volley Modena, purtroppo senza lieto fine. La soddisfazione per i generosi uomini di coach Davide Serafini rimane quella di uscire a testa alta dalla Challenge Cup fra gli applausi convinti di un palazzetto che ha spinto Carpi per tutti i sessanta minuti di gioco.
Partono con il piede sull’acceleratore i carpigiani imprimendo un ritmo intenso alla gara ma soprattutto chiudendo ogni minimo varco in difesa. Qualche errore di troppo, in fase di gestione palla, consente agli estoni di passare in vantaggio per 2-3 dopo sei minuti; sarà l’unico vantaggio estone, poichè la reazione dei biancorossi, veemente e rabbiosa consentirà a capitan Luigi Malavasi (migliore in campo) e compagni di condurre la partita sempre in vantaggio. Al 12′ il risultato recita 4-4 con Andrea Basic, Zeljko Beharevic e Vito Vaccaro che si mettono in gran luce con gol e giocate altamente spettacolari. Il “Pala Bursi” apprezza e si infiamma. Damir Opalic e Malavasi alzano il muro e per gli estoni giocare la palla e trovare varchi diventa un serio problema; dall’altra parte Carpi, pur sprecando qualcosa di troppo, prende il largo e grazie alle reti di Carrara e Beharevic, Carpi si trova al 25′ in vantaggio per 12-8. Malavasi è monumentale e nega a ripetizione la gioia del gol ai vari Turaev, Ternovy e Rikken che invano si dannano l’anima per gonfiare la rete e dare respiro alla propria difesa parsa in evidente difficoltà. “Pala Bursi” che esplode quando il portierone nativo di Modena para il rigore a Piksoot negando il -2 agli estoni. Ma proprio quando la partita sembra poter prendere una piega insperata e Carpi pare in grado di scavare il solco, il Polva sfrutta due disattenzioni dei padroni di casa e riesce a chiudere il primo tempo in ritardo solamente di due reti sul 12-10. L’uscita dal campo per il riposo vede i carpigiani, in nero per l’occasione continentale, sommersi da applausi e cori d’incitamento.
Dagli spogliatoi Carpi esce con gli “occhi della tigre” e riprende a martellare il portiere estone Varsuk, che anche in Italia confermerà la sua fama di para rigori neutralizzando due tentativi su 4 dei carpigiani. Al 32′ Carpi torna avanti di quattro lunghezze grazie a David Ceso. Carpi da l’impressione di poter allungare ma l’ala mancina Muunga (8 reti alla fine della gara per lui) tiene a galla gli ospiti. Al 44′ il tabellone recita un 17-14 che pare “fiaccare” le speranze qualificazione dei carpigiani che invece hanno il grande merito di non mollare fino alla fine e costringeranno il tecnico baltico Musting a chiamare tutti i time out a propria disposizione. Negli ultimi 15 Carpi tenta il tutto per tutto dando fondo alle ultime energie nervose e fisiche. Grazie alle reti di Giannetta, Basic, Ceso e al rigore di Carrara la Terraquilia piazza un “break” di 4-2, volando sul 21-16 che esalta i tifosi carpigiani. Gli Estoni intuiscono che la partita sta scivolando sul binario sbagliato e complici due piccole sbavature difensive riescono a mantenere il divario sulle sei reti. Al 56′ il punteggio recita un 26-20 che chiude si le possibilità di qualificazione dei carpigiani ma non ne spegne l’ardore. Nessuno al “Pala Bursi” lascia il proprio posto e anzi il tifo aumenta i propri decibel e guida i ragazzi di coach Serafini all’ultimo break con le reti di Basic, Ceso e Molina che fissano il punteggio sul definitivo 29-21.
Pur mancando il “lieto fine” , la Terraquilia Handball Carpi regala ai propri tifosi e si regala una serata da ricordare. A fine partita cinque minuti consecutivi di applausi convinti ai gladiatori biancorossi, in nero per l’occasione, che ad ogni modo concludono con una brillante vittoria la propria prima avventura europea e restano l’unica squadra ad aver vinto fuori dai confini nazionali in questa stagione per quanto riguarda le squadre italiane di club.
Migliore in campo il capitano Luigi Malavasi osannato dal pubblico a fine gara. Unica nota storta l’infortunio a Zeljko Beharevic, che resta da valutare, ma che quasi certamente gli impedirà di giocare ad Imola fra due giorni.
TABELLINO
TERRAQUILIA CARPI – POLVA SERVITI 29-21 (p.t. 12-10)
Terraquilia Carpi: Malavasi, Vaccaro 3, Di Matteo 2, Pieracci, Giannetta 2, De Giovanni, Sperti, Molina 3, Di Marcello, Beltrami, Carrara 5, Ceso 6, Opalic, Zoboli, Beharevic 5, Basic 3. All: Davide Serafini
Polva Serviti: Piksoot, Rikken 1, Muuga 8, Varul, Joks, Puna 5, Varusk, Sillaste, Ternovy 1, Lookene, Sokk 1, Turaev 2, Hiiend 3, Uibo, Rudissaar. All: Kalmer Musting
Arbitri: Afrim Azemi (KOS) – Eshref Beqiri (KOS)
Delegato EHF: Itzhak Hart (ISR)