Fabrizio Castori, allenatore del Carpi, ha parlato oggi pomeriggio in sala stampa riguardo il match casalingo di domani contro il Perugia (ore 15:00), valido per la penultima giornata del girone d’andata di Serie B e quindi ultimo match al Cabassi nel 2014.
Tornato in Serie B dopo nove anni, il Perugia allenato da Andrea Camplone è un mix compatto di gioventù ed esperienza che finora ha fatto un buon campionato: “I numeri dicono che il Perugia è molto equilibrato: ha pareggiato sei partite di fila e ha perso solo tre volte. Questo significa che è una squadra difficile da affrontare. All’inizio del campionato erano partiti molto forte, poi hanno un po’ rallentato tenendo comunque un buon passo per questa categoria. Per noi sarò un impegno arduo, ma siamo consapevoli dell’importanza della partita di domani e vogliamo vincerla”.
A preoccupare l’ambiente carpigiano è l’infortunio subito da Concas a Lanciano. Per ora non ci sono certezze: “Mi dispiace per Concas, ma queste cose possono succedere nel calcio. Ora dobbiamo essere bravi a non far pesare la sua assenza, come abbiamo fatto all’inizio del campionato quando era squalificato, sapendo che abbiamo elementi che sanno farsi trovare pronti. Ancora non sappiamo nulla di certo, ma forse non lo avremo più per il resto della stagione”.
Contro il Perugia torneranno disponibili alcuni elementi reduci da infortuni e squalifiche: “Poli e Lasagna hanno recuperato e sono convocati, mentre Romagnoli non è ancora pronto. Rientrano anche Porcari e Mbakogu quindi secondo me, a parte l’infortunio di Concas, siamo in una situazione abbastanza buona”.
Infine, il mister ha speso alcune parole riguardo Riccardo Gagliolo, andando oltre i 5 gol segnati in campionato dal numero 6 di Andora: “In fase realizzativa mi sorprende, ma complessivamente credo che Gagliolo sia un giocatore molto forte, con grandi prospettive e che può arrivare ad alti livelli. Spero per lui e per noi che continui così nel suo percorso di crescita, tenendo a mente che è giovane, è al suo secondo anno di Serie B e ha tanto da imparare. Io sono dell’idea che i giovani per migliorare devono giocare. In difesa può essere schierato da centrale o da terzino. Ed è mancino di piede: in Italia non ci sono molto difensori mancini”.