Lo spettacolo dell’All Star Game della Lega Nazionale Pallacanestro torna al PalaBam di Mantova dopo il grande successo dell’edizione dell’anno scorso quando ben figurarono i rappresentanti della Dinamica Generale, Mike Nardi, vincitore della gara del tiro da 3 e Johndre Jefferson, vincitore con ben 100 punti ottenuti dalla giuria del contest delle schiacciate.
L’evento parte nel pomeriggio con la “Scuola di Tifo” coi bambini delle associazioni cestistiche mantovane che ricevono dagli istruttori una lezione sul rispetto dell’avversario sugli spalti, in particolare li si educa a tifare anche gli avversari durante delle brevi partite di basket sul parquet del palazzetto in cui a giocare sono i bambini che tifano di più. Segue un’altra partita, sempre con riguardo all’impegno sociale, le “Special Olympics” che vede protagonisti sul rettangolo di gioco alcuni atleti diversamente abili che, nonostante l’handicap, deliziano il primo pubblico del pomeriggio, con qualche giocata degna di nota.
Alle 17,25 si comincia a fare sul serio con la presentazione delle squadre, molto scenografica, con gli effetti di luce all’interno del PalaBam e gli applausi dei presenti per l’ingresso dei protagonisti dell’All Star Game. Applausi calorosi soprattutto per i rappresentanti degli Stings, Roberto Rullo e Riccardo Moraschini per la Selezione degli Italiani, che verrà sponsorizzata dalla LNP Assist, e Viktor Gaddefors e Alberto Morea, rispettivamente ala piccola e coach della Selezione degli Stranieri, sponsorizzata per l’occasione dell’emittente radiofonica nazionale RTL 102.5. La presentazione delle squadre di chiude con il consueto inno Nazionale, interpretato da un soprano uscito col massimo dei voti dal conservatorio di Mantova.
Il programma della serata, dopo un breve riscaldamento di quelli che saranno i protagonisti dell’evento, continua con la fase eliminatoria dello Slam Dunk Contest, la gara delle schiacciate. I partecipanti sono Eric Lombardi (Angelico Biella), Jaye Crockett (Orsi Tortona), Riccardo Moraschini (Dinamica Mantova) e Ousmane Krubally (Legnano). I partecipanti hanno un minuto di tempo per esibirsi in due schiacciate che verranno valutate dalla giuria composta da Andrea De Nicolao (playmaker Tezenis Verona), Mike Singletary (ala piccola di Ravenna), Mario Boni, leggenda del basket italiano e Claudio Coldebella, ex giocatore e attuale direttore generale della Lega Nazionale Professionisti. I due giocatori che otterranno complessivamente tra prima e seconda schiacciata i voti più alti sono qualificati alla finale. Grande assente della gara il campione in carica Johndre Jefferson che l’anno scorso incantò il PalaBam con due schiacciate che gli fruttarono il punteggio di 100. A passare il turno sono i primi due ad esibirsi, il biellese Lombardi e il talentuoso Crockett, con una seconda schiacciata molto scenografica esibendosi a petto nudo, che ottengono rispettivamente un punteggio di 90 e 93. Non ce la fanno l’idolo di casa Moraschini e la guardia di Legnano Krubally, che però avrà occasione di rifarsi durante la partita delle stelle, entrambi eliminati con un punteggio di 89.
L’All Star Game entra nel vivo ed esaurita la gara delle schiacciate è già tempo di quella dei tiri da 3. I 6 partecipanti hanno a disposizione 60 secondi ciascuno per mettere quanti più palloni possibili, collocati su 5 carrelli posizionati in 5 posizioni diverse oltre l’arco dei 6,75, nel canestro; da ricordare che il quinto ed ultimo pallone del carrello costituisce un bonus di 6 punti. La lista degli iscritti comprende grandi nomi: Roberto Rullo (Dinamica Mantova), Kenneth Hasbrouck (Mobyt Ferrara), Klaudio Ndoja (Tezenis Verona), Ron Lewis (Manital Torino), Stefano Tonut (Pallacanestro Trieste) e Alan Voskuil (Angelico Biella). Alan Voskuil che l’anno scorso giunse in finale venendo però surclassato da Mike Nardi, allora playmaker della Dinamica. Un Rullo che nella scorsa sfortunata trasferta di Napoli degli Stings ha avuto percentuali nei tiri da 3 interessanti (61%) non riesce però, nonostante il grande supporto del pubblico, a raggiungere la finale, fermandosi a 42 punti. Non va meglio ad Hasbrouck (39) e al lungo di Verona Ndoja (54). E’ Tonut il primo a scrivere il proprio nome alla finale del tiro da 3 col punteggio assurdo di 69. Voskuil e Lewis vanno invece agli spareggi per determinare chi tra loro due si aggiungerà al giovane play di Trieste in finale, avendo entrambi realizzato un punteggio di 63. A spuntarla è Voskuil, che migliora il punteggio precedente a 69. La finale si gioca immediatamente e vede Stefano Tonut cedere il passo alla guardia biellese che come un cecchino ipoteca la vittoria nei primi 3 carrelli con uno straordinario 14/15 e chiudendo la gara con 63 punti, contro i 45 del suo avversario.
E’ finalmente ora della partita delle stelle. Sul parquet ci sono 10 tra i migliori giocatori di Gold e Silver. Questi gli starting five: Fall, Moraschini, Laquintana, Lombardi e Cittadini per gli italiani allenati da coach Ramagli e Lewis, Holloway, Raymond, Voskuil e Deloach per gli stranieri guidati da Alberto Morea. Il primo canestro della partita è di Eric Lombardi. Un canestro che scatena una pioggia di peluche lanciati in campo dagli spettatori presenti nel palazzetto in virtù dell’evento finale del Teddybear Toss, l’evento di beneficienza che prevede la donazione dei peluche ai reparti pediatrici degli ospedali cittadini.
La partita vede ovviamente prevalere l’aspetto più puro e genuino del gioco, con l’agonismo sportivo che lascia il campo alla voglia di mettersi in mostra e di regalare qualche bella giocata agli oltre 3700 spettatori presenti questa sera al PalaBam. Nella prima metà dell’incontro prevale l’equilibrio, con grandi schiacciate sia da una parte che dall’altra degli scatenati Biligha e Holloway. Grandi applausi all’ingresso in campo, alla prima e alla seconda rotazione della partita, per i due beniamini di casa, Rullo e Gaddefors. Ad intrattenere il pubblico durante i timeout chiamati dalle squadre sono i ragazzi del Dunk Italy, freestyler che si esibiscono in spettacolari giocate acrobatiche col pallone e le cheerleaders del Nazareno di Carpi.
Durante l’intervallo, mentre sul referto della partita si mettono in bella mostra le prove del giovane Krubally (12 punti e 18 di valutazione) e di Laquintana (4/5 da 3), si disputa la finale delle schiacciate con Lombardi e Crockett. E’ il biellese a vincere il contest con una schiacciata con appoggio alla mascotte dell’evento e una in lunga rincorsa con balzo dalla linea del pitturato che gli fruttano ben 98 punti, mentre Crockett si ferma a 94.
Le stelle ritornano in campo per gli ultimi 20’ di grande basket-spettacolo, questa volta mettendoci un pizzico in più di agonismo, segno che, anche in serate di festa come queste la voglia di vincere e di dimostrarsi superiori all’avversario c’è sempre. A spuntarla sono per il secondo anno consecutivo gli stranieri di Morea per 124-140, grazie anche al grande lavoro di Deloach (8 assist per lui e 29 di valutazione), mentre per gli italiani il migliore, almeno ai punti, è il triestino Tonut (22 punti, 63% da 3 e 34 di valutazione. Il titolo di MVP del match però è di Eric Lombardi che in una sola sera quindi si porta a casa due importanti riconoscimenti. Una serata sicuramente indimenticabile per lui e per tutti gli spettatori che hanno assistito allo spettacolo dell’All Star Game.