La tanto attesa cerimonia degli Academy Awards si è svolta, come di consueto, al Dolby Theatre di Los Angeles nella sua 87° edizione, con la conduzione dell’eclettico Neil Patrick Harris. A precedere la consegna dei tanto ambiti premi Oscar, come sempre ci sono stati anche altre due premiazioni con opposti intenti, ovvero i Razzie Awards, a cui per la prima volta è stata concessa la partecipazione al pubblico, che “premiano” ironicamente le pellicole e gli interpreti più scadenti del mondo del cinema; e gli Indipendent Spirit Awards, che, come si può intuire anche dal nome, celebrano il cinema indipendente e spesso rappresentano un’indicazione attendibile (come avverrà anche in questo caso) anche per gli Oscar.
E ad ottenere il successo maggiore è stato il tanto atteso “Birdman” di Alejandro Gonzalez Inarritu, che non ha deluso le aspettative ricevendo ben quattro statuette, tutte relative ai premi più importanti (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia).
Stesso numero di riconoscimenti anche per “Grand Budapest Hotel”, anche se i premi sono tutti relativi a categorie tecniche e per questo ritenute di minor valore. Tra queste spicca anche un po’ di Italia, con Milena Canonero che ottiene il suo quarto Oscar come miglior costumista.
Variano invece i nomi che compaiono alla voce di miglior attore protagonista (Eddie Redmayne in “La teoria del tutto”) e miglior attrice protagonista (Julianne Moore in “Still Alice”), ma anche di miglior attore non protagonista (J.K. Simmons in “Wiplash”) e miglior attrice non protagonista (Patricia Arquette in “Boyhood”). E tra questi proprio “Whiplash” (nonostante lo scarso successo in Italia) rappresenta la rivelazione maggiore di quest’anno con il miglior rapporto di statuette (ben 3) in proporzione al budget, con poco più di 3 milioni di dollari.
Un riconoscimento ciascuno infine anche per “American Sniper”, il grande deluso di questa edizione che su sei nomination ne conquista solo una (miglior montaggio sonoro), “The Imitation Game” (miglior sceneggiatura non originale), “Ida” (miglior film straniero), “Big Hero 6” (miglior film d’animazione), “Interstellar” (migliori effetti speciali), “Selma” (miglior canzone) e “Citizenfour”, come miglior documentario sulle intricate vicende spionistiche di Edward Snowden.
Spazio anche per il miglior corto documentario (“Crisis hotline: Veterans press”), il miglior cortometraggio (“The Phone Call”) e al miglior cortometraggio d’animazione (“Feast”).
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