Massimiliano Gatto, centrocampista del Carpi, ha parlato questa sera durante il programma televisivo Sport Qui andato in onda su TvQui e diretto da Davide Setti e Stefano Ferrari. Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dal 19enne nativo di Trebisacce, campione d’Italia nella scorsa stagione con la Primavera del Chievo Verona, club che detiene il suo cartellino.
Il Carpi, meno spettacolare ma molto pratico, si appresta a giocare due scontri diretti contro Vicenza e Bologna.
“Penso che stiamo mantenendo il passo dell’andata, nonostante il gioco sia cambiato. Ora arrivano due partite fondamentali, ma pensiamo al Vicenza che è la squadra più in forma del campionato. Ci affronteranno a viso aperto perché vorranno vincere e così possono insidiare il Bologna. Noi non andremo a pareggiare”.
Come valuti la vittoria di Terni?
“Non era facile, la Ternana sta lottando per la salvezza e aveva bisogno di sommare. Nel primo tempo ci hanno messo sotto per qualche minuto, poi abbiamo segnato prima dell’intervallo con Romagnoli, che veniva pure lui da un infortunio. Nella ripresa abbiamo gestito bene, sfiorando il raddoppio con quel palo di Mbakogu. Si meritava di segnare (ride, n.d.r.)”.
Che effetto fa vivere un primo anno da professionista simile a questo?
“Siamo un miracolo, stiamo andando oltre ogni aspettativa. Partita dopo partita abbiamo pensato che potevamo fare qualcosa di grande. Sono al primo anno da professionista, sto facendo esperienza, cerco di farmi trovare pronto quando serve. Penso che siamo una grande famiglia, un gruppo solido e forte. Se non hai queste caratteristiche non vinci a Terni o in altri campi difficili”.
A Lanciano hai giocato contro tuo fratello Leonardo. Che ricordo hai?
“Quella partita è stata un’emozione incredibile, anche se lui fu sostituito poco dopo il mio ingresso in campo. C’era tutta la mia famiglia e alcuni amici. Mio fratello credeva allora che potevamo andare in Serie A, però gli ho risposto che mancava ancora tanto alla fine”.
Sei nel giro delle Giovanili dell’Italia. Cosa pensi riguardo le convocazioni degli oriundi?
“Concordo con quello che ha detto Mancini. Éder e Vázquez sono bravi, però credo sarebbe una cosa buona puntare sui giovani che nascono in Italia. Già nell’Under 21 ci sono ragazzi interessanti”.
Se si vince a Vicenza?
“Se vinciamo a Vicenza, vuol dire che saremo a un buon punto”.