Concluse le FinalFour di Coppa Italia B1 è tempo di bilanci per la CEC Universal Carpi. Prima di ciò il resoconto della finale 3°/4° posto tra la squadra carpigana e Pallavolo Motta.
CEC PALLAVOLO CARPI – PALLAVOLO MOTTA DI LIVENZA 1-3
CEC PALLAVOLO CARPI: Insalata 16, Mantovani 13, Cargioli 9, Dall’Olio 4, Calarco 5, Cordani 11, Trentin (L), Bisi 1, Luppi, Fellini, Di Primio. Vice All.: Marasca. All.: Molinari.
PALLAVOLO MOTTA DI LIVENZA: Cetrullo 17, Roman 11, Tomassetti 14, Visentin 1, Bagnolesi 8, Porcellini 13, Mengozzi (L), Lazzaretto 1, Corrozzato, Lazzari, Casaro, Daldello. Vice All.: Orsatti. All. Lorizio.
La Pallavolo Motta di Livenza conquista il terzo posto nella Final Four di Coppa Italia di serie B1 maschile di pallavolo dopo aver battuto 1-3 (22-25; 20-25; 25-20; 21-25) la Cec Universal Carpi. Match intenso al Palajacazzi nonostante il risultato finale. Parte forte la Pallavolo Motta che in meno di cinque minuti è già avanti 1-4 con un block out di Cetrullo costringendo coach Molinari al primo time-out. In questa frazione Tomassetti al centro fa il bello ed il cattivo tempo. Ogni sua azione, suggerita da Visentin, è un punto come, il 4-7. Gli risponde per gli emiliani Cargioli con una fast che avvicina a meno uno. A guadagnare il primo time-out tecnico è la Pallavolo Motta con l’errore in battuta di Mantovani. L’Universal a tratti sbaglia, ad altri si avvicina ai veneti che, però, mantengono il giusto vantaggio anche al secondo tecnico con Tomassetti (12-16). Subito dopo, infatti, gli emiliani mettono a segno un break di 4-0 e superano di block out gli avversari che ritornano avanti sul 19-20 per, poi, aggiudicarsi il set 22-25 con l’ex-Porcellini. Il secondo set non è molto differente dal primo. Anche per la caparbietà che mette in campo il sestetto di coach Molinari che quando sembra sia tutto pregiudicato si riportano ad una sola distanza dalla Pallavolo Motta che affonda con Cetrullo (13-15). Subito dopo il muro di Roman sbarra direttamente la strada agli emiliani per il secondo tecnico 13-16. Il coach della Cec prova a dare una smossa ai suoi con un paio di cambi che non risultano efficaci nell’immediato ma quando Motta è già al punto del 23. L’errore di Mantovani, il cui lungolinea finisce out, costa caro. Praticamente il secondo set, che il sestetto veneto si aggiudica 20-25. Se c’è una caratteristica che connota la Cec Pallavolo Carpi è il non volersi arrendere mai come, infatti, accade nel terzo set. Bosi e compagni partono forte ed al primo time-out tecnico sono avanti 8-6. Si avvicinano al secondo sul 15-12, ma Tomassetti annulla due palle importanti concretizzate, invece, dall’altro lato da Mantovani per il 16-14. L’atteggiamento ella Pallavolo Motta è completamente diverso da quello dei primi due set, mentre gli emiliani ci credono fino in fondo conquistando il terzo set 25-20 ed andando sull’1-2. Pare essere solo un intervallo per la squadra veneta che, seppur stanca, recupera terreno nel quarto seppur con un margine di scarto minimo (8-10) che Cordani annulla. Nonostante ciò, il sestetto guidato da Lorizio macina punti per essere avanti anche al secondo tecnico e con un piede sul terzo gradino del podio della Final Four. Il 14-19 lo sigla Porcellini con un diagonale non intercettato dalla difesa avversaria che cede, così come la Cec Pallavolo Carpi che, nonostante il tentativo incredibile di rimonta, esce sconfitta 21-25 con due muri consecutivi di Tomassetti.
Le statistiche dicono che la CEC Universal Carpi ha conquistato un set sui sette disponibili tra semifinale e finale, tuttavia i dati vanno letti ed interpretati. Tralasciando il discorso infortunati eccellenti, concentriamoci su chi ha giocato questa finale. Coach Molinari ha dovuto fare affidamento sui giovani a disposizione, gli stessi che hanno trovato meno spazio in campionato e che adesso si trovano a giocarsi una finale di Coppa Italia. Mi riferisco soprattutto ai vari Mantovani, Cargioli e Calarco; considerando giocatori come Cordani e Dall’Olio “esperti” alla sola età di 25 anni. Questa condizione avrebbe scoraggiato qualsiasi squadra, tuttavia non quella Emiliana; che ha giocato l’intera competizione con concentrazione ed a testa alta. Nella finale ha perso il primo set per 23-25 e ha vinto il terzo 25-20, chissà se staremmo raccontando la stessa storia con qualche titolare in più. Una menzione doverosa va fatta anche ai titolari più esperti che hanno giocato come il capitano Bosi, il libero Trentin, e l’inossidabile Vito Insalata. Quest’ultimo vincitore del premio “Miglior Centrale” della competizione.
Il voto, massimo, è dunque una miscellanea di valori etici trasmessi dalla società, tecnico-tattici trasmessi dagli allenatori e di professionalità da parte di tutti i giocatori.