Abbiamo intervistato per Ulla Madsen, Presidente della Federazione Europea di Soroptimist International in occasione della sua visita allo Shopbox di Cavezzo. Oltre a Madsen abbiamo raccolto le parole di Maria Grazia Torelli, attuale presidente del Consorzio dei negozianti replica horloges del Cavezzo 5.9.
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12 Comments
Perché il commento non compare, ma pubblicate la mia mail?
Gent.ma Sig.ra Severi,
ci scusiamo ma i messaggi non erano stati pubblicati per un errore del server che ora è stato risolto.
Cordiali saluti
Redazione
Il Mostardino.it
It’s terrible how after a catastrophe the truth is completely hidden. This awful MALL,
this disgusting blight, which has brought nothing but noise, stink, and rats to the only town square spared in 20 – 29 May 2012 has been erected by defying the law . Cavezzo has a Commercial Center on the street that leads to Modena. There are empty shops, warehouses, spaces everywhere around town that could have been occupied without imposing on the whole community this terrible eye sore of you Commercial Center which is abusive. If you wanted to do the right thing you could have all found spaces or accepted the wooden houses like other shopkeepers have done, or occupied those empty stores that are available everywhere because of the economic crisis.
My private e-mail shouldn’t appear.
È evidente che la signora Madsen non ha visto come sono le cose veramente… Non ha visto i ratti e i continui rumori e odori molesti e nn ha capito che meno della metà delle persone che c sono lì hanno davvero perso la loro attività mentre il resto ha speculato su una catastrofe per aprire un’attività con i soldi dei contribuenti. Senza dimenticare che molti commercianti hanno trovato luoghi dove stabilirsi. Hanno costruito un centro commerciale occupando l’unica piazza rimasta illesa dal terremoto senza nemmeno chiedere ai cittadini se erano d’accordo o meno.
Voglio lasciare un commento che ha il preciso scopo di essere irriverente, ineducato, cinico e semplicistico al pari dei commenti delle Sig.re Rita e Giulia.
Partendo dal presupposto che l’oggetto del contendere è un centro commerciale fatto di container marittimi riciclati (per altro l’unico in Italia, secondo solo a quello di Londra) e trascurando l’utilizzo inutile della lingua inglese (anche se comprendo la volontà di farsi capire dalla Sig.a Madsen) il mio commento potrebbe disquisire sul fatto che non è possibile che un edificio, bello o brutto, grande o piccolo, possa, da solo, emettere rumori, fare odori molesti e, tantomeno, “portare” ratti. Un edificio è, di per sè, inanimato. Dal cemento e dall’acciaio non nascono topi o ratti. Dal cemento e dall’acciaio non escono rumori tranne quando, come il 20 ed il 29 maggio 2012, la terra decide che è ora di scrollarsi di dosso un poco di polvere. In quei giorni, care Giulia e Rita, se anche voi eravate nelle vicinanze (cosa di cui dubito fortemente) vi sareste accorte che molti insetti ed animali sgradevoli uscirono dalle loro tane. Vi fu un’invasione di formiche, un’altra di forficula auricularia, i topi uscirono dalle cantine, dai solai e da ogni costruzione crollata. Da allora tutte queste creature sono in circolazione e si sono riprodotte. Se per caso non ve ne foste rese conto, soprattutto Rita che è sempre immersa a studiare il medioevo nelle terre veronesi, il paesaggio è cambiato, i tempi sono cambiati, le persone sono cambiate. Tutto grazie a qualche scossone della terra e non grazie al 5.9. Ora, a distanza di oltre 3 anni dagli eventi che hanno modificato in 30 secondi la vita di ogni cittadino cavezzese ( ad esclusione di coloro che 1-non hanno subito danni, 2-che vivono ancora nella propria abitazione, 3-che sono spesso lontani, ad esempio a Verona ) è stupido accanirsi su un oggetto che è, per sua natura, temporaneo. Le azioni portate avanti dalla Sig.a Rita e dal suo degno consorte in questi 3 anni spaziano dalle denunce in procura alla richiesta di verifica dell’ARPA, dalle segnalazioni all’INPS a quelle dell’ASL; ognuna delle quali ha contribuito a spendere soldi pubblici inutilmente. Il 5.9 non è abusivo: difficile pensare che una costruzione di queste dimensioni, realizzata di fronte agli uffici comunali, nella piazza frequentata da cittadini ed istituzioni, regolarmente collegata ai servizi urbani (un contratto per ogni attività e per ogni servizio) edificata in circa 4 mesi, possa definirsi abusiva.
E’ altrettanto falso che sia stata pagata con i soldi dei cittadini; ogni commerciante ha messo lavoro e denaro proprio ed ogni commerciante è stato sostenuto e/o aiutato da donazioni private (vedi Soroptimist, Phoenix, ecc.). E’ altresì falso che la maggior parte delle attività sia al 5.9 per speculazione; le nuove attività sono 4 su 17, la metà di 17 è 8,5, meno della metà diciamo 8. Secondo Giulia, quindi, le attività che hanno realmente perso il negozio e presenti al 5.9 sarebbero circa 8. In realtà ce ne sono 13. Giulia, torna a sQuola
Tornando a Rita; afferma che ci sono mille altri posti disponibili per i commercianti che sono al 5.9. Può darsi che ora sia così; NELL’OTTOBRE 2012, quando è iniziata la costruzione del 5.9, ed ancor prima, NEL GIUGNO 2012, quando è iniziato il progetto, non c’erano così tanti luoghi dove andare con la propria attività e, SOPRATTUTTO, la gente che ha vissuto il terremoto direttamente da dentro un’abitazione od un negozio, NON NE VOLEVA SAPERE DI ANDARE IN EDIFICI IN MURATURA. Razza d’inutili ciniche persone, VERGOGNATEVI.
Ma, forse, è perchè Rita ha il suo piccolo regno alle spalle del 5.9 che si lamenta. Non può più vedere la piazza. Eppure, Lei che vive lontano, stipendiata dalle casse universitarie (pubbliche), ricercatrice, attivamente occupata a disquisire sul medioevo, avrebbe dovuto preoccuparsi di acquisire documentazione, di fare ricerca, di capire e comprendere gli eventi prima di giudicare, prima di parlare e scrivere falsità. Anche Lei però, da lontano, ha fatto richiesta di verifica strutturale alla sua casetta nel 2012. Chissà perché!!
Ciò detto, nel tentativo di comprendere la posizione di Rita e Giulia, mi faccio una domanda: perché nonostante il 5.9 sia brutto, puzzolente, sporco, rumoroso, abusivo, fuorilegge, ecc.ecc, ci siano tanti cittadini cavezzesi che lo utilizzano?
Risposta: o non c’è alternativa o è brutto solo per voi. Dato che le alternative ci sono ( e man mano che il tempo passa le alternative aumentano) concluderei pensando che il problema è solo vostro. In democrazia, si sa, ormai è di dominio pubblico, ha ragione la maggioranza, non è più come nel medioevo dove il signore del feudo decideva e dettava legge.
Perciò, dato che nel recente 2015, in Italia, è in vigore la democrazia (dove la sovranità è esercitata dal popolo) e visto che:
– il 5.9 è stato costruito dopo aver avuto le dovute concessioni ed autorizzazioni
– è stato presentato (prima) un progetto con tanto di rendering 3D
– è stato edificato con il lavoro dei negozianti e dei volontari
– sono stati utilizzati denari privati
– la maggior parte delle attività è stata vittima di crolli o ha avuto il negozio inagibile
– il centro commerciale è temporaneo
– il centro commerciale, da solo, non puzza, sono le persone a farlo
– il centro commerciale non fa rumore, sono le persone a farlo
– il centro commerciale non porta topi, sono i topi che lo scelgono
– sicuramente qualche errore è stato fatto, d’altronde è un prototipo, il primo ed unico in Italia
– i cavezzesi, e non solo, ci vanno perché vi si trovano bene
– il centro è nato il prima possibile per essere un punto di riferimento durante la ricostruzione
– i progettisti, i costruttori, i commercianti e gli sponsor non hanno lucrato e non ci lucrano.
– tutte le verifiche fatte da ARPA, ASL, INPS, INAIL, analisi acustiche, ecc. ecc. hanno definito il centro idoneo
– tutto il possibile è stato fatto ( e si continua a fare ), per mantenere il centro pulito ed efficiente
dicevo, visto quanto sopra, smettetela di spendere denaro pubblico per altre attività persecutorie che altro non fanno se non ostacolare persone che hanno avuto la forza di mettersi in gioco con fatti e non con parole.
In ultimo, ricordandovi che esprimere in pubblico (o sul WEB) cose false si configura come calunnia e/o ingiuria (diretta e/o indiretta), se fossi in voi inizierei a riflettere sulle azioni intraprese.
Un cittadino modenese che vive e lavora a Cavezzo dal 1999 (fate voi i conti) ancora fuori casa, con l’attività inagibile, non presente al 5.9 ma profondo sostenitore delle persone attive, positive, innovative e di carattere.
Gentile Tiziano, senza entrare nel merito della vicenda in questione, ricordiamo che naturalmente questa bacheca è libera e coloro che lasciano commenti lo fanno a titolo personale assumendosene la responsabilità.
Cordiali saluti
Redazione
Il Mostardino.it
E’ assolutamente certo che la responsabilità di ciò che scrivo è esclusivamente mia come è altrettanto certo che la responsabilità delle altre parole è di chi le ha pronunciate. Solitamente non mi occupo delle vicende di questo tipo, soprattutto se non sono direttamente interessato. In questo caso però, dato che Cavezzo è veramente un piccolo paese, si conoscono tutti, tutti sanno chi fa cosa e chi dice cosa, conosco direttamente ogni persona che ha lavorato al 5.9, conosco la fatica e l’impegno profuso in questo progetto da ogni volontario e conosco soprattutto la motivazione e gli argomenti che hanno generato l’idea originale dato che sono stato parte del gruppo che lo ha pensato e proposto lavorando gratuitamente per eseguire i rendering 3D di presentazione del progetto nel lontano giugno 2012. Da allora ho seguito tutti i passi che i diretti interessati hanno fatto per poter riprendere la propria attività dentro ai container. Tutti coloro che hanno capito il senso del 5.9 non hanno fatto altro che applaudire la volontà dei negozianti coinvolti nel progetto. Solo pochissime persone (non servono le dita di due mani per contarle) si sono opposte, ed in particolare due persone hanno fatto l’impossibile per ostacolare il progetto, offendendo direttamente ed indirettamente il lavoro altrui. Il motivo per cui mi sono preso la briga di scrivere questo commento, ed i prossimi che scriverò, è che dal 29 maggio 2012 non ho più voglia di essere troppo buono. Perciò, è ora che tutti sappiano la verità sulla faccenda a dispetto di coloro che parlano, parlano, disturbano e non sanno nulla di ciò che raccontano.
Termino ringraziandovi dello spazio concesso, attendo con la pazienza di un samurai le ritorsioni che sicuramente arriveranno e concludo citando Shakespeare.
…”Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”.
Buona giornata.
Come mai si consente ad una persona che non ha evidentemente mai visto la documentazione del centro commerciale abusivo 5.9 di offendere e scrivere cose assolutamente false? Una persona così totalmente irrispettosa della verità che cita persino Shakespeare del tutto a sproposito e lungi dal corrispondere alla parola inglese del sommo bardo.
Gentile Rita, senza entrare nel merito della vicenda in questione, ricordiamo che naturalmente coloro che lasciano commenti in questa bacheca lo fanno a titolo assolutamente personale assumendosene ogni responsabilità.
Cordiali saluti
Redazione
Il Mostardino.it
Il lungo commento di Tiziano è offensivo nei miei riguardi, falso in ogni sua parte. Non sono una medievista e lavoro sodo da una vita. Il centro commerciale 5.9 del quale ho richiesto tutta la documentazione è abusivo, come mi ha spiegato bene il mio legale: non compare nessuna richiesta ufficiale per la costruzione; solo la delibera di occupazione temporanea di suolo pubblico. Le planimetrie e i progetti furono presentati solo a lavori ultimati.Ci fu un pour parler tra il sindaco e le persone interessate.
Le poche persone che hanno subito danni per la loro attività potevano aprire le botteghe in casette di legno o occupare le strutture già presenti nel territorio del paese. Quando il centro commerciale abusivo 5.9 fu ultimato apparvero cartelli con scritto “si Affitta” .Se Tiziano avesse letto qualcosa in proposito forse saprebbe che nessun centro commerciale può essere costruito vicino alle abitazioni civili . Ero a Cavezzo nell’unica casa familiare che possiedo, durante il terremoto e ho subito danni come tante altre persone. Tiziano è totalmente disinformato e dovrebbe anche evitare di citare Shakespeare a sproposito.
togliete e-mail
Salve Rita, a quale mail si riferisce?