Ieri sera, durante la festa Fiumi di birra & Km di salsiccia, è stata letto e distribuito un nuovo comunicato dei Guidati dal Lambrusco, organizzatori dell’evento. Ecco il testo integrale:
“Meglio la dignità della Serie A
Dopo lunga ed approfondita discussione i GDL hanno deciso che l’anno prossimo non seguiranno le partite del Carpi Calcio in “casa”, ma solo quelle in trasferta. Come si può immaginare è una decisione molto sofferta, perché significa perdersi la Serie A in casa dopo tanti anni in categorie inferiori, ma è stata presa a grande maggioranza degli oltre 50 presenti in assemblea.
Il nostro modo di seguire il calcio, fatto di appartenenza sia al gruppo che alla nostra città, ci impedisce di accettare che si possa giocare in un posto che non sarà mai casa nostra. Per noi lo sport non è solo la partita, è molto di più, è aggregazione, è socialità, è sentirsi parte di una comunità, allo stadio ed in città, questo non si riduce ai soli 90 minuti. Speriamo che chi dice che sono solo 15 minuti di auto e 18km capisca che siamo tifosi appassionati, non semplici spettatori, non ci interessa essere solo fruitori di uno “spettacolo sportivo”. Abbiamo già affrontato di recente un campionato intero a Reggio E., una finale di play-off ed una partita di inizio campionato, poi ripresa, fuori casa, pensiamo di aver già dato, quindi dopo quasi 30 anni l’anno prossimo, non avendo una casa propria, non ci sarà il nostro tifo e colore casalingo. Abbiamo condotto in questi mesi una campagna di sensibilizzazione che ha trovato tanta condivisione in città, ma che purtroppo non ha smosso gli attori principali del futuro del Carpi a Carpi, ossia Comune e Società, che hanno preferito elemosinare da altri, ma noi continueremo ad insistere solo per quello, ce lo impongono coerenza, orgoglio e la nostra visione dello sport. Il concetto espresso dall’Amministrazione Comunale che la società sportiva è cresciuta troppo in fretta è inaccettabile, anche perché la cronica mancanza/fatiscenza delle strutture sportive di livello della città è sotto gli occhi di tutti, come sono conosciute le società che hanno dovuto emigrare, chiediamo che venga fermato questo scempio, che non è certo solo sportivo. La soddisfazione per la promozione in Serie A è stata in parte offuscata dalla grande amarezza non solo per non potersela gustare a casa nostra, ma soprattutto perché l’esilio scelto dalla Società sarà almeno biennale e sul tavolo non c’è nessun tipo di progetto per il rientro in città, a prescindere dalla categoria; crediamo che questo sia ugualmente inaccettabile per la città ed i tifosi. Siamo però disposti a ridiscutere la nostra decisione qualora Comune e Società presentino un progetto serio e temporizzato per riportare il Carpi Calcio a casa sua, cogliendo magari l’occasione per sistemare almeno l’attuale CABASSI per ogni categoria che dovessimo disputare in futuro. Speriamo che la maggior parte dei tifosi e degli sportivi carpigiani la pensi come noi, anche perché non è giusto che i propri tifosi, sia quelli che ci sono sempre stati sia i nuovi, anziché essere valorizzati vengono sviliti a semplici “compratori di biglietto” di un altro stadio, al pari di chiunque altro voglia andarsi a vedere da spettatore la Serie A, ma vorremmo comunque chiedere anche a chi deciderà di andare di NON FARE L’ABBONAMENTO, dando così da carpigiano un segnale di insoddisfazione per la situazione, sperando che anche questo serva per tornare a casa il prima possibile… d’altronde l’abbonamento si fa per le partite in casa, e noi la casa non ce l’abbiamo!!!
Guidati dal Lambrusco
Ultras Carpi”
1 Comment
sono d’ accordo su tutto al cento per cento. grazie perché c avete messo la faccia.