Stasera, durante la trasmissione Epicentro Sportivo (in onda mercoledì e venerdì su Radio 5.9), ha parlato Ivo Pulga, allenatore ed ex centrocampista del Carpi in tre cicli (1980-1982, 1983-1984 e 1994-1999). A intervistarlo il conduttore della trasmissione, il nostro Enrico Bonzanini. Ecco alcune sue dichiarazioni.
Mister, cosa pensi dei primi innesti del Carpi e dell’operato di Sogliano, che ha preso l’eredità che fu di Giuntoli?
“Non conosco molto Wilczek, ma Brkic l’anno scorso ha fatto bene a Cagliari. Marrone era una promessa, ma purtroppo ha avuto qualche infortunio pesante. Credo che serve un altro centrocampista e un giocatore da doppia cifra, ma il Carpi si sta muovendo bene e non deve fare pazzie”.
Matos, Markovic, Lazzari e forse Panagiotis Konè stanno riportando nel club la figura un po’ dimenticata del trequartista.
“Sì, il Carpi da qualche anno ha fatto a meno del trequartista, basando il proprio gioco su una punta sola aiutata dagli inserimenti dei centrocampisti. Forse potrebbe cambiare qualcosa quest’anno. Tante squadre come Juventus, Napoli, Milan e Inter stanno riscoprendo questo ruolo che, a sostegno di due punte, è stato spesso sinonimo di spettacolo”.
Una trattativa interessante che ha ripreso vita è quella riguardante Alberto Gilardino. Quanto farebbe comodo l’attaccante di Biella?
“Gilardino ha fatto tanti anni ad alto livello e, nonostante i 33 anni, il tempo e la condizione fisica sono ancora dalla sua parte. È una pista fattibile, soprattutto perché per restare in Serie A serve almeno un attaccante esperto da almeno 14-15 gol a campionato. Lui è uno di questi”.
Quale atteggiamento serve al Carpi in Serie A?
“In Serie A devi giocarti bene le tue carte, ossia a viso aperto senza paura e senza aspettare l’avversario perché, a questi livelli, un modo per sbloccare le partite si trova sempre. Serve un gioco propositivo”.
In questa estate le milanesi e non solo stanno spendendo molto per tornare ad alti livelli. Che campionato sarà il prossimo?
“Le altre squadre devono fare grossi investimenti perché altrimenti non potranno contrastare la Juventus. Ci saranno sette-otto squadre che faranno un campionato a parte e cinque-sei che lotteranno per salvarsi. Qui metto anche il Bologna perché farà fatica se non prende giocatori di valore. I soldi ce li hanno, ma serve altro. Bologna, Carpi, Frosinone, Chievo ed Empoli sulla carta giocheranno per la salvezza”.
Dal 2012 al 2014 hai diretto il Cagliari con Diego Lopez. Attualmente come è la tua situazione lavorativa?
“Il campo mi manca, ma non ho avuto contatti. In Sardegna ho fatto bene in quei due anni, poi Cellino ha ceduto la Società e sono cambiati i programmi. Se non avrò offerte continuerò a dedicarmi alle Giovanili”.
Chi potrebbe essere la rivelazione del Carpi?
“Secondo me Romagnoli potrebbe fare un grande campionato, un po’ come fece Rugani con l’Empoli”.