Mister Fabrizio Castori, Antonio Di Gaudio e Matteo Fedele si sono presentati ieri sera nella zona mista dello Stadio Alberto Braglia di Modena per commentare la sconfitta del Carpi per 2-1 contro l’Inter (per leggere LIVE + riassunto, cliccare QUI).
. Fabrizio Castori, allenatore del Carpi.
Il risultato è bugiardo, però hai rivisto il tuo Carpi.
“Sì, la squadra è migliorata molto durante la settimana e oggi si è visto contro uno squadrone. Siamo sempre rimasti in partita sul piano del carattere, del gioco e della gestione emotiva dopo lo svantaggio perché non ci siamo disuniti come a Genova. Il pareggio ci stava“.
Ha deciso tutto un rigore nel finale. Uno simile si poteva dare al Carpi nel primo tempo.
“Potevano darcene uno a noi nel primo tempo, però ormai è finita così. Complessivamente sono fiducioso per il futuro perché ho rivisto il Carpi della scorsa stagione“.
Stavate sfiorando un’impresa con un pubblico biancorosso vestito di gala.
“Il pubblico è stato straordinario. Volevamo dedicare un bel risultato ai nostri tifosi, ma non ci siamo riusciti. Credo che lo faremo presto perché se giochiamo così possiamo farcela. Oggi (ieri, n.d.r.) abbiamo aperto la strada da seguire per salvarci“.
Wallace non ti ha dato la mano quando è uscito. Che è successo?
“Su Wallace passo oltre. Sono cose che possono succedere”
Intanto Di Gaudio dalla panchina è stato di nuovo incisivo.
“Di Gaudio invece è cresciuto molto, ha ottimi colpi ma è molto offensivo. Per una questione di equilibri non credo che ora abbia i novanta minuti nelle gambe, però il campionato è lungo e troverà spazio insieme ad altri giocatori“.
. Antonio Di Gaudio, centrocampista del Carpi.
Il risultato è negativo, ma il primo gol in Serie A è una grande soddisfazione.
“Sono felice per il primo gol in Serie A, ma purtroppo non è servito per portare a casa almeno un punto. Nel primo tempo credo che c’era un rigore su Matos, poi nel finale gli hanno dato uno all’Inter. Dopo il mio gol potevamo magari gestire meglio. Siamo consapevoli di essere un’ottima squadra, ma ora servono i punti per muovere la classifica“.
Il pareggio ci stava.
“Sì, se finiva 1-1 non rubavamo nulla. Abbiamo giocato una grandissima partita contro una delle squadre più forti d’Italia, dobbiamo ripartire da questo dato. Giocare in Serie A contro l’Inter era un sogno per me, per tutto l’ambiente e per la città di Carpi“.
Sei arrivato da Castelfranco in C2 nel 2010, hai vissuto tre promozioni eppure, forse per il minutaggio, qualcuno sosteneva che non eri da Serie A.
“Sono sempre disponibile per aiutare la squadra, poi cerco di mettere in difficoltà il mister nelle scelte. Per me la cosa più importante è sempre stata la squadra e l’ottenere i punti che ci servono, qualsiasi sia la categoria in cui ho giocato con questa maglia“.
. Matteo Fedele, centrocampista del Carpi.
Hai esordito da titolare in un match di alto livello e sei stato uno dei migliori nel Carpi.
“La mentalità era giusta, tutti abbiamo fatto bene, dimostrando che lottiamo fino all’ultimo. Alla fine ha deciso tutto un rigore che potevano dare anche a noi nel primo tempo per fallo su Matos“.
A centrocampo avete lottato alla pari contro i vari Guarin, Medel e Kondogbia. Questo è un ottimo segnale.
“L’Inter ha un forte centrocampo e dovevamo contrastarlo con fisicità e aggressività. Non abbiamo avuto paura dell’Inter. Possiamo giocare in Serie A, ora dobbiamo fare qualcosa in più per fare risultato“.
A fine primo tempo stavi per segnare l’ 1-1.
“Sono andato di fretta e poco coordinato sulla palla. La prossima volta la metto dentro (sorride, n.d.r.)“.