Gabriel Silva, difensore brasiliano del Carpi, si è presentato oggi nella Sala Stampa dello Stadio Cabassi per introdurre la prossima gara contro la Fiorentina (domenica 20, ore 18:00) e per tirare alcune somme dopo le prime tre giornate di Serie A.
A Palermo è arrivato un punto importante anche se la vittoria è sfuggita per poco. I due gol dei siciliani ti hanno visto “protagonista”, ma si vedono progressi in questo Carpi.
“In occasione del pareggio Trajkovski mi ha dato una gomitata. L’arbitro poteva fischiare fallo, ho pure perso un po’ di sangue. Sul primo gol ho cercato di chiudere su Rispoli che era dietro di me, ma la deviazione di Zaccardo mi ha colto in ritardo. C’è qualcosa da migliorare, ma dobbiamo continuare su questa strada perché stiamo lottando ogni partita come se fosse una finale. Vogliamo salvarci e arrivare ai quaranta punti in uno dei campionati più difficili degli ultimi anni“.
Su di te c’era un rigore nel primo tempo.
“Sì, ero pronto per calciare in porta dopo uno scambio con Gagliolo, ma Rispoli mi ha trattenuto e sono caduto. Purtroppo non ci hanno dato il rigore, però ora è inutile parlare di queste cose“.
Sei uno dei pochi che ha giocato da titolare fisso le prime tre partite. Come ti senti?
“Sto riprendendo la condizione giusta dopo un infortunio grave che nella scorsa stagione mi ha lasciato fuori per tre-quattro mesi. Per questo devo ringraziare i preparatori fisici che mi stanno aiutando per tornare ai miei livelli. Contro il Palermo avrei giocato anche eventuali tempi supplementari“.
Ti trovi meglio in una difesa a quattro o a cinque? E quanto conta Fedele nel tuo modo di giocare?
“Preferisco giocare in una difesa a quattro, ma anche a Udine ho giocato in una difesa a cinque. Non trovo tante differenze. Fedele è molto bravo nella marcatura e sa giocare il pallone, quindi mi libero di più in attacco. Parlo molto con lui durante la partita, stiamo creando una certa sintonia“.
Ora al Braglia arrivano due sfide consecutive contro due big come Fiorentina e Napoli e servirà anche un grande supporto dei tifosi come contro l’Inter.
“Sicuramente, il loro aiuto sarà importante. Dobbiamo correre per noi e per loro. Ora vengono due partite difficili contro grandi squadre, ma se continuiamo a giocare in questo modo possiamo ambire a qualcosa di più“.
Hai ricordi speciali contro queste due squadre, magari quando giocavi a Udine?
“Con l’Udinese ho esordito da titolare in Coppa Italia contro la Fiorentina (19 dicembre 2011, Ottavi di Finale, 1-0 per i toscani al Friuli, n.d.r.). In quella partita ho marcato Cuadrado e sono stato tra i migliori in campo. Spero di esserlo anche domenica“.
Quanto contano due veterani come Zaccardo, che era capitano, e Borriello che ha segnato subito?
“Tanto, sono due giocatori esperti e di carisma. Siamo una squadra giovane e ci servono persone come loro che sappiano unire e fare gruppo“.